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Cose di casa nostra
15 maggio 2006

Scrivo queste note in data 23 aprile 2006. Non conosco pertanto quale coalizione di partiti e movimenti andrà al governo della città dopo il 28 e 29 maggio. Alla prossima amministrazione comunale vorrei indicare un problema che, insieme ad altri impellenti della nostra comunità cittadina, non può essere eluso ancora una volta. Parcheggi impossibili Per le strade della nostra Molfetta parcheggiare è difficilissimo. Le multe, legalmente giustificabili, piovono e spesso vanno a sottrarre punti alla patente, come se la stragrande maggioranza dei cittadini non fosse sensibile al rispetto del codice stradale, specie ad una certa età. Fermo restando che da parte di ogni cittadino è necessario imporsi di usare l'auto solo quando è indispensabile, che fa bene camminare et cetera … (anche se strade e marciapiedi sono martoriate di buche, dislivelli e chianche sconnesse) … più volte ho ritenuto giusto che grossissime multe andrebbero assegnate alle amministrazioni comunali che hanno governato la città almeno negli ultimi vent'anni, poiché, tranne la segnaletica nelle strade e piazze, rivelatasi del tutto insufficiente, non è stata mai pensata né intrapresa quella che oserei definire la “politica dei parcheggi”. È bene che la legge intervenga oltre che in senso punitivo anche in senso preventivo. Esempio: è stata ristrutturata piazza Paradiso; bellissimi gli ulivi simbolo della nostra Puglia e omaggio alla civiltà contadina. Non si poteva progettare sotto di essa un grande garage sotterraneo? A diversi piani? Quelle “cisterne” che, si dice, trovansi sotto il livello stradale, sono protette da vincolo della Sovrintendenza alle storiche testimonianze architettoniche? Occorrerebbero palazzi-garage (vedi Lyon, in Francia) a ponente, a levante e verso il centro della città in modo da decongestionare le strade e le piazze della medesima. Si potrebbe anche pensare a invogliare i proprietari di garage privati, alquanto vuoti durante le ore di luce, a permettere, per modica spesa, che quegli spazi siano usati per parcheggiare ad ore (in Bari è stato fatto). Ormai la città si è allargata urbanisticamente in maniera sconcia e per venire al “centro” dai diversi quartieri nuovi è indispensabile usare l'auto che andrebbe parcheggiata in punti “strategici” per poi proseguire a piedi. Piazza Gramsci, esempio di bruttura urbanistica Un'altra piazza che va additata come un esempio ancor più negativo di sistemazione urbanistica è piazza Gramsci. Essa è un'autentica schifezza sia per il modo in cui è stata strutturata sia per il modo in cui viene gestita, sia per il materiale scadentissimo usato per la pavimentazione che a distanza di pochi anni dalla messa in opera è tutta rovinata tanto da offrire l'impressione di camminare su una superficie di “valore archeologico” come se fosse stata costruita millenni fa. I box per la vendita di frutta, verdura, pesce, salumeria … sono di diverse dimensioni e materiali; ultimamente è stato aggiunto uno più grande degli altri (per macelleria): esso troneggia come un partenone di infimo e ridicolo ordine. È possibile che l'Ufficio tecnico del Comune dia licenza per impostare una piazza tanto arruffata e brutta? Dal balcone la osservo… è una visuale che disturba anche per il disordine in cui viene tenuta. Insomma piazza Gramsci risulta sgradevole e sporca ed è la prova evidente di quanto gli amministratori non abbiano a cura, con giudizio e competenza, il danaro della collettività. Le vasche in cemento, lungo e all'interno della cancellata perimetrale, le quali al tempo dell'inaugurazione contenevano piante rampicanti, sono ormai vuote tranne per il 5%. Solo un commerciante di frutta e verdure ci tiene ad innaffiare quelle adiacenti al proprio esercizio ed ha reso possibile così la crescita di un po' di verde che distrae e consola. Alcuni esercenti possono pretendere che spetta al giardiniere comunale curare con acqua e quant'altro il verde comune. Mah! Non si poteva creare un parcheggio pubblico scavando e creando diversi piani al di sotto del livello stradale, quindi progettare la piazza in modo che, lungo il muro perimetrale del pensionato Don Grittani e quello della proprietà Telecom, fossero costruiti in muratura i vari gabbiotti (della medesima dimensione cubica) mentre verso il centro e lungo il marciapiede che fiancheggiano viale Gramsci e via Gen. Amato fossero ubicate aiuole con alberi e fiori? Previa la presenza assidua di un vigile per punire o prevenire vandalismi. Per persuadere alla civica convivenza occorre tempo e molta decisionalità finalizzata. Quando la funzionalità di una struttura architettonica, privata o pubblica, non viene coniugata con l'estetica (la quale non è un lusso, un superfluo, ma una logica necessità per menti educate, istruite, severamente convinte a salvaguardare il bello e l'utile) c'è qualcosa di marcio… in Danimarca. Edilizia, quante "varianti" discutibili Guardo il prospetto di un palazzo per civili abitazioni disegnato sul cartellone esposto dinanzi al cantiere. Poche imprese private lo fanno. Osservo e faccio la conta: sul progetto sono raffigurati quattro piani… in effetti sono stati edificati sei piani. Ma la signora non se ne intende: c'è stata una variante al piano di costruzione, legalmente registrata! E sottobanco quali e quanti appartamenti sono stati donati (e legalmente venduti) per agevolare la moltiplicazione dei vani? Mi si direbbe ancora: ma l'hanno fatto tanti e sempre… altrimenti non si costruirebbe più. Mah! Contro il caro petrolio, pannelli solari sugli edifici A proposito di regole e costruzioni edili: perché non varare una legge (comincino i Comuni) che obblighi l'installazione di pannelli solari su ogni palazzo? Soluzione che andrebbe ad arginare decisamente il “caro petrolio” e tutte le immonde conseguenze compresa l'imposizione bellica di regimi “democratici”. Siamo “u paise do sole” o no? In Germania, il cui cielo è spesso coperto da nuvole, i pannelli solari che producono energia elettrica e risolvono il problema del riscaldamento è una prassi codificata. Altro piccolo “dilemma”: gli escrementi dei cani È stato mai punito chi porta a spasso il proprio cane e non raccoglie i prodotti con la palettina e connessa busta?Qualsiasi amministrazione teme di suscitare le ire dei votanti? Secondo una credenza popolare, pestare un prodotto del genere porta fortuna. E non può portare anche malattie?: pensiamo a mosche o moscerini che si dilettano a sostare sulle cacchine di vario colore e solidità … poi svolazzando sfiorano le manine o le labbra dei nostri bambini! … Radiazioni pericolose? Quest'ultima indicazione parte da un collasso totale di ironia: a proposito del menzionato edificio della Telecom in viale Gramsci. Nel suo recinto s'erge una torre di metallo, sulla cima della quale splende una lucetta rossa. Quali radiazioni pericolose la detta torre emana? Sul palazzo in cui abito sei inquilini siamo già ammalati di cancro. Tre sono già morti. Sono esse l'unica causa di certi mali? Sono la concausa? Nel dubbio, non dovrebbero essere ammessi certi “aggeggi” nell'abitato. Ma la Telecom è un gigante!!! Non sarebbe questione di estetica ma di... "omicidio colposo".
Autore: Gianna Sallustio
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