Corrado la Grasta (Teatro dei Cipis) nei panni dello scultore Giulio Cozzoli di Molfetta
MOLFETTA - Dopo il grande successo di pubblico riscontrato nelle serate di sabato 19 e domenica 20 marzo, l’evento “Cozzoli si racconta al Museo diocesano”, che ha visto la collaborazione tra il Teatro dei Cipis e la Soc. Coop. FeArT, sarà replicato giovedì 24 marzo.
Nella sala che custodisce le antiche statue processionali del Sabato Santo, di proprietà dell’Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero, l’attore Corrado la Grasta darà voce allo scultore molfettese Giulio Cozzoli. Una preziosa occasione per riscoprire gli antichi ed i nuovi simulacri processionali ed un’artista ancora poco noto sul territorio locale.
Grazie alla collaborazione tra le due realtà è stato possibile recuperare i contenuti di una preziosa pubblicazione sull’argomento, Le statue del Sabato Santo nel racconto di Giulio Cozzoli, edita da don Giovanni Capursi, all’indomani della morte dello scultore molfettese. Un racconto che svela aneddoti e curiosità, forse note agli amanti dei riti della Settimana Santa ma sconosciute ai più. Ma soprattutto un’occasione per porre attenzione all’uomo che sostanzia il personaggio noto. Una ricerca che indaga l’animo, i turbamenti e le aspettative, le delusioni ed i successi, frutto di uno studio che si inserisce nel solco dell’esposizione temporanea “L’Uomo che ride. Ilozzoc Oiluig, ovvero Giulio Cozzoli antimodernista” allestita a cura del prof. Gaetano Mongelli dal 21 novembre 2015 al 31 gennaio 2016 ed ancora visibile per un giorno.
Le visite esclusive sono solo su prenotazione e per gruppi di massimo 15 partecipanti. I turni previsti alle ore 20, 21 e 22, consentono di partecipare alla performance presso la sala espositiva delle antiche statue processionali e, successivamente, di poter visitare tutte le collezioni museali.
Info e prenotazioni al 348.41.13.699 – info@museodiocesanomolfetta.it – presso la reception del Museo in via Entica della chiesa.