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Convegno sulla battaglia di Culqualber a Molfetta con gli “Eredi della storia” e le associazioni combattentistiche Sabato 7 ottobre convegno dedicato all’Arma dei Carabinieri alle ore 18 nella Sala “Finocchiaro” nella Fabbrica San Domenico
25 settembre 2017

MOLFETTA - La battaglia di Culqualber è stata combattuta in Abissinia (l'attuale Etiopia) dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra Italiani e Britannici nel corso della II a Guerra Mondiale.

In quella battaglia il 1º Gruppo Carabinieri Mobilitato in A.O. si immolò quasi al completo con tale valore che ai pochi sopravvissuti venne tributato dagli avversari l'onore delle armi e alla Bandiera dell’Arma venne conferita la 2° Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Oltre a numerose menzioni e decorazioni individuali nel 1949, la ricorrenza della Patrona dell'Arma dei Carabinieri, Virgo Fidelis, è stata fissata dal Papa Pio XII per il 21 novembre, giorno in cui cade la Presentazione della Beata Vergine Maria e la ricorrenza della battaglia di Culqualber.

            Ebbene, la Ass. Culturale “Eredi della Storia” e le locali associazioni combattentistiche e d’Arma, hanno organizzato per sabato 7 ottobre un convegno sul tema, dedicato all’Arma dei Carabinieri, che si terrà alle ore 18 nella Sala “Finocchiaro” nella Fabbrica San Domenico. Pertanto alla presenza di  alte cariche civili e militari, la manifestazione avrà inizio con l’inaugurazione di una mostra nel chiostro della Fabbrica di San Domenico, alla presenza di   Paolo Vandini Thaon di Revel,  9° Marchese discendente diretto di Giuseppe Alessandro Thaon di Revel di Sant’ Andrea (Nizza, 1756 - Torino, 1820) che fu il primo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri 203 anni fa.

              A difesa della Sella Culqualber vi era il 1° Gr. CC Mobilitato formato da militi nazionali e zaptiè, cui era affidato il controllo della rotabile per Gondar, capoluogo dell’ultima regione dell’ Amhara ancora in mano agli Italiani. Contro questo presidio la lotta fu lunga e durissima. Soltanto il 21 novembre, dopo un’incursione aerea, cui presero parte una sessantina fra caccia e bombardieri e dopo innumerevoli assalti all’arma bianca, gli italiani furono travolti e costretti alla resa.

             La caduta di Culqualber aprì la strada per Gondar. La mattina del 27 novembre 1941 alle ore 18, cadute le ultime resistenze, i carri armati del gen. James penetrarono in città dove venne ammainato l’ultimo tricolore che ancora sventolava in terra d’Abissinia.

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