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Contenzioso Mazzitelli, gli avvocati replicano: nessuna pretesa solo legittimi onorari per il valore della causa  Inchiesta - Continua il rapporto "a puntate" delle intrivcate vicende della struttura per lo smaltimento dei rifiuti
15 gennaio 2007

postaggio va considerato anche un aspetto non secondario relativo alla nomina dei difensori del Comune e alla successiva rinuncia degli stessi, dopo un diverbio con lo stesso primo cittadino. Ad accennare alla questione è stato proprio il sindaco Antonio Azzollini nel corso del comizio di presentazione alla città dell'attività dei suoi primi 100 giorni. In quell'occasione il sindaco parlando della sua lotta agli sprechi, fece riferimento alle parcelle miliardarie di alcuni avvocati per la vicenda Mazzitelli, e disse che aveva cacciato i professionisti dal suo studio e che non avrebbe pagato una lira. Oggi gli avvocati ricostruiscono la vicenda motivando le loro richieste economiche, legittime alla luce di alcune considerazioni. Ecco la loro ricostruzione dei fatti: “Nel 2005, al Comune di Molfetta, veniva notificato un atto di accesso a giudizio arbitrale, da parte della S.p.A. Ing. Orfeo Mazzitelli, con il quale si chiedeva un risarcimento di circa E. 35.000.000,00. Di fronte ad una siffatta smisurata richiesta di risarcimento, il Comune di Molfetta, si costituiva in giudizio, spiegando una domanda riconvenzionale per un importo di circa E. 44.000.000,00. Il calcolo della parcella trova il proprio fondamento sul valore della causa che è molto elevato ma sarebbe stato elevato anche se noi non avessimo spiegato la domanda riconvenzionale. Al momento del conferimento dell'incarico da parte dell'allora sindaco Tommaso Minervini ci fu l'obbligo, sottoscritto dai difensori, di attenersi ai minimi tariffari nella redazione della parcella, e così è stato. Anche se la causa non è terminata, alcuna responsabilità può essere addebitata agli avvocati, atteso che la fantomatica transazione è una iniziativa del nuovo Sindaco che, dal momento del suo insediamento, ha pensato a questa brillante svolta nella vicenda Mazzitelli. Tra l'altro in caso di rinuncia al mandato, il cliente (nella specie, il Comune) deve rimborsare i diritti e gli onorari (per i quali ci siamo obbligati al rispetto dei minimi) maturati sino a quel momento. Se non abbiamo terminato le cause la colpa è solo ed esclusivamente del Sindaco. Inoltre, dopo la sua elezione, nel corso del primo incontro con il nuovo Sindaco, abbiamo dichiarato di rimettere il mandato nelle sue mai, ottenendo, invece, una conferma della sua fiducia. Va aggiunto che, le suddette parcelle fanno riferimento al giudizio arbitrale promosso dalla Mazzitelli nei confronti del Comune di Molfetta, pretese che noi abbiamo ampiamente contestato, rivendicando invece il risarcimento dei danni in favore dell'Ente, per la illegittima ed illecita gestione dell'impianto da parte della società concessionaria. Il signor Sindaco nel caso raggiungesse una transazione con Mazzitelli, ignorerebbe tutte le gravi censure sulla gestione, contestate (e documentate) dal Pubblico Ministero Dott. Savasta, che hanno portato al sequestro dell'impianto che è ancora in atto sin dal 30.10.2003! Il Sindaco ignora, infatti, che alla società sono state revocate le autorizzazioni da parte della Provincia di Bari e che ben difficilmente potrà riottenerle, anche alla luce del processo penale in corso che – probabilmente – si concluderà con una nuova e più grave condanna! Ancor più clamoroso, e grave, è poi che il Comune di Molfetta stia continuando a disertare la causa penale in corso presso il Tribunale di Molfetta, di fatto rinunziando a priori a provare i danni subiti dall'Ente a causa del comportamento della ditta Mazzitelli! Il signor Sindaco, in data 17.07.2006, ci ha cacciati dalla sua stanza; anzi, ciò è avvenuto alla presenza di testimoni, con urla e offese di vario genere, e per poco non ci ha preso a calci Tale rozza aggressione, infatti, è stata da noi contestata all'ineffabile protagonista, contestualmente alla rinunzia a tutti i mandati difensivi. Il signor Sindaco, dopo quella ignobile e gratuita aggressione, ci ha addirittura fatto convocare (attraverso il Capo di Gabinetto, Rag. Uva) d'imperio a Roma, per continuare a rappresentare il Comune di Molfetta nel giudizio arbitrale proposto dalla Mazzitelli, all'udienza del 20 luglio u.s.. Ma la cosa più assurda del comportamento del Sindaco è che, nonostante avessimo posto il nostro mandato nelle sue mani all'indomani del suo insediamento, egli ha sempre sottoscritto e apprezzato il nostro operato, addirittura sino al venerdì precedente (14.07.2006) la cacciata, invitandoci addirittura a visitare il Senato, e nulla lasciava presagire l'aggressione del lunedì successivo”. Vedremo come andrà a finire quest'annosa e controversa vicenda, che rappresenta comunque una brutta pagina della storia politico-amministrativa locale.
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