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Consumatori: giù le mani dal prontuario farmaceutico
12 luglio 2003

BARI – 11.7.2003 Alcune associazioni di consumatori (Confconsumatori-Movimento Consumatori-Movimento difesa del Cittadino) prendono posizione sull'ipotesi del declassamento dei farmaci. “Ci auguriamo che sia una ipotesi solo paventata quella del possibile declassamento dalla fascia A alla fascia C di nuovi farmaci – dice il movimento -. Quando ancora ci stiamo battendo perché le Regioni reincludano nella prescrivibiltà i farmaci antistaminici, a beneficio dei 5.000.000 di allergici che attualmente sono costretti a pagarsi di tasca propria i farmaci .. oggi l'annuncio di nuove amare sorprese. Uno studio dell'Osservatorio Farmaci e Salute del Movimento Consumatori ha da poco dimostrato che il declassamento dei farmaci alla fascia C porta ovviamente ad una impennata dei prezzi dei farmaci e, di conseguenza, del costo per la salute dell' utente. Ancora una volta il provvedimento danneggerebbe pesantemente i consumatori. Per Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori, “l'allineamento della durata dei brevetti a quelli europei, ampliando il mercato dei generici, determinerebbe un risparmio di ben 1.800 milioni di euro. Ciò può dare una risposta alla esigenza di risparmio che potrebbe evitare modifiche al prontuario ricadenti sulle tasche degli assistiti. Continuiamo a non comprendere perché mai non si persegua questa strada così apparentemente ovvia. Rifacendoci inoltre al recente studio di Federgenerici, continua Miozzi, che ha mostrato come grazie ai certificati complementari i prezzi dei medicinali più "datati" siano in Italia mediamente più alti del 70% rispetto agli analoghi prodotti venduti nei principali Paesi europei ci chiediamo perchè continuare a penalizzare i pazienti". "Troviamo che è insopportabile un ulteriore rimidensionamento della fascia A - sostiene il presidente di Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo - ci auspichiamo che queste voci siano infondate". Al coro di proteste si aggiunge Confconsumatori: "E' necessario invece continuare ad agire in modo che i fatti scandalosi di questi giorni non si ripetano - insiste Lorenzo Miozzi - individuando soluzioni che tutelino la salute dei cittadini e inibendo le distorsioni dell'attuale mercato dei farmaci Certamente la strada più facile e veloce è il prelievo diretto dalle tasche dei cittadini , ma a questo va il fermo No di Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadini e Confconsumatori . E' inoltre un controsenso, per un governo che aveva promesso meno tasse per tutti, attuare la politica de “Le stesse tasse per tutti, con meno servizi”. A questo punto inviteremo i cittadini a mettere in atto una clamorosa forma di protesta che consisterà nella richiesta di “prescrizione continua” dei prodotti a rischio di delisting”.
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