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Consiglio comunale, la maggioranza contro la chiusura del Tribunale di Molfetta
26 gennaio 2012

MOLFETTA - Salvare il Tribunale di Molfetta da una ventilata chiusura, il tema dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza e discusso in Consiglio comunale. Tutto nasce dall’annunciata modifica governativa delle circoscrizioni giudiziarie che prevede la soppressione dell’Ufficio Giudiziario di Molfetta. Le voci su questa possibile soppressione circolavano per i corridoi dei tribunali minori (come quello di Molfetta) già dalla seconda metà di agosto 2011 con l’entrata in vigore del Decreto Legge n.138 che mirava a riorganizzare la distribuzione degli uffici giudiziari «al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza». Per raggiungere tale obbiettivo, è possibile «procedere alla soppressione o alla riduzione delle sezioni distaccate di tribunale, anche mediante accorpamento ai tribunali limitrofi».
Assumendo quanto proposto dall’Associazione Avvocati Molfetta nell’assemblea generale dello scorso dicembre, il Consiglio Comunale, criticando la decisione del governo Monti di accorpare gli uffici giudiziari tra cui Molfetta e altre 7 città in un’unica sede a Trani, ha approvato all’unanimità il punto all’ordine del giorno presentato dal consigliere di maggioranza Pietro Mastropasqua (Pdl). «Stiamo parlando di uffici efficienti che occupano immobili comunali - ha spiegato il consigliere -. Il Popolo della Libertà di Molfetta esprime fermo dissenso contestando sia la proposta di soppressione che quella di accorpamento del Tribunale di Molfetta e del Giudice di Pace».
«Invito il Ministro della Giustizia e gli organi ministeriali competenti, prima di adottare dei provvedimenti che interessino l’Ufficio Giudiziario di Molfetta, ad attivare innanzitutto una fase di consultazione con le Autorità civili, giudiziarie, distrettuali e circoscrizionali», la proposta di Mastropasqua. Lo stesso sindaco Antonio Azzollini, con l’opposizione, si è dichiarato favorevole alla sottoscrizione dell’ordine del giorno perché il Tribunale di Molfetta è un presidio indispensabile per l’amministrazione della giustizia locale. Lo stesso non comporta costi esorbitanti, o inutili, per lo Stato, tenendo presente che la struttura ospitante appartiene al Comune di Molfetta.
Del resto, l’accorpamento delle sedi giudiziarie potrebbe comportare un vero è proprio collasso. Concentrare in un’unica sede tutte le attività giudiziarie potrebbe diventare un vero è proprio rischio. Già nel dicembre scorso l’Associazione Avvocati Molfettesi aveva precisato che la struttura giudiziaria del Tribunale - Sezione staccata di Molfetta è sicuramente tra quelle che meglio funzionano e operano sul territorio al servizio della collettività.
Inoltre, il Tribunale di Trani così come il Tribunale di Bari allo stato attuale risultano assolutamente inadeguati a far fronte alle richieste di Giustizia, quindi non potrebbero assorbire gli ulteriori carichi di lavoro della sezione distaccata di Molfetta. «Attualmente Molfetta, si è rivelata una realtà economica e commerciale in crescita, in cui, purtroppo, non mancano fenomeni di criminalità - ha continuato mastro pasqua -. Continuare ad avere una sede giudiziaria in loco rappresenterebbe un importante segnale di legalità».
Nell’intervista rilasciata a Quindici, già in edicola, l’avv. Francesco Logrieco, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trani, e l’avv. Annamaria Caputo, presidente dell’Associazione Avvocati di Molfetta, hanno ribadito l’importanza del sostegno del Comune di Molfetta e di tutta la città nella battaglia per evitare la soppressione del Tribunale. Insomma, il Consiglio comunale vorrebbe un tempestivo intervento del Governo per scongiurare la chiusura del Tribunale a Molfetta.

© Riproduzione riservata
 

 

 
Autore: Andrea Saverio Teofrasto
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