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Consiglio comunale di Molfetta il 6 settembre, conta di maggioranza. Minuto assessore, anche provvedimenti anomali di urbanistica
31 agosto 2012

MOLFETTA - È stato convocato per il 6 settembre il Consiglio comunale di Molfetta alle ore 17,30 nella Sala Carnicella di palazzo Giovene. Oltre, al rinnovo dei contratti dirigenziali (argomento che sarà trattato su richiesta dell’opposizione), altri 6 sono i punti all’ordine del giorno.
In primis, l’ingresso in maggioranza di Carmela Minuto, ex opposizione, ora assessore (non si sa ancora di quale assessorato), con cui il sindaco Antonio Azzollini ha tappato il buco lasciato vuoto da Giacomo Spadavecchia, dimessosi nel luglio 2011. Secondo indiscrezioni, un suo uomo potrebbe ricoprire l’assessorato lasciato dall’ormai ex maggioranza Pietro Uva.
Il posto della Minuto sarà surrogato da Francesco Mangiarano (aveva già colmato il vuoto lasciato dal consigliere Pino Amato, poi rientrato) che, pur eletto dai cittadini nell’Udc con la Minuto, è subito passato tra le file della maggioranza, votando a favore tutti i provvedimenti dell’amministrazione Azzollini. Insomma, il voto della Minuto in consiglio sarà sostituito con quello di Mangiarano.
Oltre alla sostituzione di un componente nella Commissione consiliare «Politiche sociali, solidarietà, volontariato e politiche giovanili», l’avviso di convocazione annuncia una comunicazione del sindaco in base all’art.37 dello Statuto comunale: è probabile che Azzollini annunci ufficialmente le dimissioni di Uva, ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica, e sciolga anche la riserva sul nuovo vicesindaco.
Oltre a interrogazioni e interpellanze, tra gli argomenti di urbanistica l’approvazione definitiva della variante al piano particolareggiato del centro antico (revisione della classe di intervento applicabile alle unità comprese tra i civici 33-39 di via Morte) e un particolare provvedimento (impropriamente) correlato alla Legge Regionale n.14/09, quella del Piano Casa.
La delibera di riferimento appare di dubbia legittimità, soprattutto perché coinvolge alcuni articoli delle NTA del Prgc. L’approvazione del provvedimento ricade in toto sul Consiglio comunale (in particolare, sulla maggioranza) che, perciò, dovrà assumersi la responsabilità di ratificare una scelta del tutto discutibile e anomala. Sarà interessante a questo punto ascoltare la discussione che si terrà all’interno del consiglio.
Allo stesso tempo, già da un mese è partita la conta dei consiglieri di maggioranza presenti, soprattutto dopo l’accoglimento formale delle dimissioni di Pietro Uva da parte del sindaco. Dovrebbero mancare Mauro Spaccavento e Giovannangelo de Gennaro, consiglieri di Molfetta in Azione (gruppo consiliare che fa riferimento proprio ad Uva), al contrario di Lillino Giancola, che non avrebbe condiviso le scelte politiche degli altri componenti del gruppo. Spaccavento e de Gennaro potrebbero, però, essere presenti e vagliare i vari provvedimenti. Insomma, una situazione politica magmatica, anche perché tra gli “scontenti” della maggioranza ci sarebbe anche Lele Sgherza (Mpa).
 
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