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Consigliando, consigliando
15 dicembre 2003

I consigli convocati alle nove del mattino comportano ingenti rischi: quello, per esempio, che qualche consigliere si svegli tardi e giunga alle undici in aula (nella foto, l'aula del consiglio comunale); oppure quell'altro di vedere, intorno alle tredici, più d'uno dei rappresentanti contorcersi per la fame, parlare tra sé e sé per l'appetito, fino a che il provvidenziale Panunzio non si faccia portatore (ore 13,35) delle esigenze dell'intera collettività: “Rinviamo vista l'ora canonica”. Richiesta accolta, sospiri di sollievo tra i banchi. Il sindaco stavolta c'è. Prima ondeggia tra un'ala e l'altra, poi siede al fianco di Angione per lungo tempo: nostalgia dei trascorsi recenti? L'assente intransigente presidente Amato l'avrebbe richiamato all'ordine? Sallustio come al solito matta gli amministratori: “E' ormai un malvezzo diffuso quello di non presentare le variazioni di bilancio in consiglio comunale se non per ratificarle: è la seduta pubblica di impiccio alla Giunta? E' l'organo assembleare solo un notaio?”. Ancora: “I 45mila euro per la cultura servono esclusivamente a coprire spese già effettuate. Ed i 55mila euro in più per le iniziative sportive appaiono eccessivi”. Altre chicche: “I cassonetti saranno svuotati ogni due, anziché ogni tre volte a settimana”. Sull'argomento nosocomio e strutture annesse gli animi si surriscaldano. Seimila euro al mese per la manutenzione da parte della ASL dell'inutilizzato Preventorio sono troppi per troppi. Manca la psicologa per la terapia di gruppo, non rimpiazzata dopo il suo trasferimento a Barletta. La Sasso richiama l'attenzione sul fatto che al Pronto Soccorso ci sia un minestrone di medici attinti in base alla disponibilità di altri reparti e un dottore (Fiorentini) paventa i pericoli: “Se il poli-traumatizzato trova il pediatra al Pronto Soccorso sono guai: è una roulette russa”. Un esperto del ramo come Petruzzella sentenzia: “Dall'ospedale non è mai andato via nessuno”. Forse qualche paziente di troppo, consigliere? Il pargolo che siede tra i banchi del pubblico sembra prestare più attenzione dei due Spadavecchia al dibattito: che ne dice il primo cittadino di regalare, in occasione del Natale, un bel corso in amministrazione pubblica ai suoi sostenitori distratti (e son tanti)? In linguaggio calcistico diremmo che sono “avulsi dalla manovra”. E poi c'è il dramma tutto personale di Corrado Minervini, costretto a parlare senza che qualcuno ascolti; a sforzarsi di costruire su un terreno fangoso; a rivolgersi a colleghi sordi e svagati; a sorbirsi frescacce d'ogni sorta. Lui dice: “Repetita iuvant”, Giancola chiede lumi: “La Juventus?”. Beota. Il Comune ha patrocinato per il periodo natalizio un nuovo concorso: “Vota la suoneria più bella del consiglio comunale”. Tante le proposte in gara: sarà dura battaglia. Eugenio Tatulli
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