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Confermate le previsioni di “Quindici”: il candidato sindaco sconfitto Ninnì Camporeale si dimette dal consiglio comunale. Le vere motivazioni del gesto
12 maggio 2015

MOLFETTA – Come “Quindici” aveva ampiamente previsto e preannunciato già dal primo maggio, sono arrivate le dimissioni da consigliere comunale dello sconfitto candidato sindaco di centrodestra Ninnì Camporeale (foto), l’eterno secondo (sperava nell’elezione per riscattarsi politicamente) eletto nel Pdl e passato poi nelle fila di Forza Italia, abbandonando il sen. Antonio Azzollini confluito nel Nuovo centrodestra di Alfano.

«In questo momento ho rassegnato le dimissioni da consigliere comunale – scrive Camporeale su Facebook -. È una decisione sofferta ma che da tempo covava una volta preso atto che nel Consiglio Comunale si è giunti in modo chiaro al de profundis della politica.

Già la politica è assente da mesi in un'assise in cui il sindaco offende l'opposizione in modo diretto, il presidente anziché essere il primus inter pares è il primo ultrà ad offendere, un consiglio che ha conclamato una crisi irreversibile di questa pseudo amministrazione riunendosi due volte in sei mesi su argomenti futili e che mostra il fiato corto per il prosieguo.
Non una parola sulle imprese, su chi esercita attività economiche, su chi si sacrifica per cercare di migliorare questa nostra città.
Non voglio essere complice di un consiglio che è causa dello sfacelo economico di Molfetta.
Da parte mia continuerò la mia battaglia politica in prima linea a fianco dei molfettesi senza lesinare energie e certamente nel momento in cui il cambiamento invocato a gran voce da tutti si concretizzerà io ci sarò. Grazie a tutti. Ninni».

Al di là delle penose motivazioni ad effetto che l’ex candidato sindaco adduce a giustificazione per il suo gesto, il vero motivo – come abbiamo già scritto - rientra sempre in quel pasticcio politico messo in atto da Saverio Tammacco con l’appoggio al candidato presidente del centrosinistra alle regionali Michele Emiliano.
A subentrargli in consiglio sarà infatti Enzo Spadavecchia, già assessore della giunta Azzollini e permetterà all'opposizione di guadagnare l'apporto di un lista che nel 2013 fu esclusa malgrado il buon risultato ottenuto dalla ripartizione dei seggi e di allargare così il proprio perimetro politico e a Tammacco di incassare un endorsement molto pesante: quello per l'appunto di Spadavecchia e dell'area politica che gli gravita attorno, forte di un migliaio di voti. Ora anche Spadavecchia dovrà abbandonare Azzollini e il Movimento politico di Schittulli col quale si era candidato nel 2013 per unirsi alla pattuglia dei tammacchiani. Altro che cambi di casacca!
L’uscita di Camporeale dal Consiglio comunale, comunque, risparmierà ai cittadini le penose uscite livorose e ostruzionistiche del personaggio, che non trovava ancora pace, dopo l’imprevista sconfitta ad opera dell’attuale sindaco di centrosinistra Paola Natalicchio.
Inoltre l’abbandono di Camporeale potrebbe essere strategico ad un’alleanza con il Pd di Piero De Nicolo per arrivare ad un ribaltamento della maggioranza in consiglio comunale, facendo cadere il sindaco e puntando a nuove elezioni, magari con una giunta fritto misto come l’attuale alleanza che sostiene Emiliano.

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