Concerto della Dvorak per la Onlus “Don Tonino Bello”
Questo è l’obiettivo che in oltre trent’anni di attività l’Associazione Culturale Musicale ‘Antonin Dvorak’ si è prefi ssata: combattere l’analfabetismo musicale, ormai così diffuso nella popolazione italiana. Con queste appassionate parole Don Salvatore Pappagallo, presidente dell’Associazione Musicale “Antonin Dvorak” ha salutato i numerosi convenuti presso la Basilica Madonna dei Martiri in occasione del concerto “Compagno di viaggio...”. La manifestazione è stata fortemente voluta dalla Dvorak, col sostegno del Comune di Molfetta e della Fondazione “Vincenzo Maria Valente”, per salutare l’inaugurazione dell’associazione Onlus “Don Tonino Bello”. Essa si ripropone di promuovere la cultura musicale nel tessuto cittadino e, nel prossimo anno, istituirà, con la collaborazione della “Dvorak”, un Liceo Musicale paritario, al fi ne di garantire “validità giuridica” a un malioso settore di studi. Non mancherà l’opportunità di fare accedere i propri fi gli a tale istituto anche alle famiglie meno abbienti, grazie ai numerosi contributi previsti da parte di enti pubblici e privati. L’Associazione Dvorak ha fatto dono ai presenti alla manifestazione del volume Trent’anni di note 1977-2007 (La Nuova Mezzina) e di una registrazione di Canti Polifonici e Popolari italiani a cura della Fondazione “Vincenzo Maria Valente”. La serata è stata introdotta da Gianni Antonio Palumbo, che ha illustrato il programma musicale e si è soffermato a scandagliare la presenza del tema del viaggio nella produzione di Don Tonino. Direttrice artistica della manifestazione Laura Scardigno, Vicepresidente della “Dvorak”. Il concerto si è svolto lungo due direttrici: l’esecuzione di eleganti e suggestive melodie di maestri locali (don Salvatore Pappagallo, Salvatore Campanale) accanto a brani di compositori come Sakamoto, Bacalov e Morricone; la lettura, a intervallare i momenti musicali, di testi di don Tonino Bello sul tema del viaggio. Quest’ultima è avvenuta a cura dell’attore Francesco Tammacco, espressivo e sobrio nell’interpretazione. La sezione musicale ha visto, invece, all’opera l’Orchestra e il Coro “Don Tonino Bello”, sotto la magistrale direzione di Campanale, dal settembre 2005 Direttore musicale del nuovo Santuario dedicato a San Pio a S. Giovanni Rotondo. Come già sottolineato, Campanale ha offerto un bellissimo saggio anche delle sue qualità di compositore, con un superbo Tota Pulchra a 4 voci, momento di grande suggestione nell’arco della serata. Di notevole effi cacia anche Al Signore della Storia di Don Salvatore Pappagallo su testo di Don Tonino Bello, impreziosito dalla bravura del coro e soprattutto dalla voce limpida e precisa del solista Lorenzo Salvatori. Meritevole di menzione anche l’altra voce solista, Francesca De Bari, protagonista di un originale adattamento corale (curato da don Salvatore, con l’orchestrazione di Campanale) del celebre Dammi, Signore un’ala di riserva di Felice Spaccavento. La serata si è snodata tra i raffi nati arabeschi musicali di Sakamoto e la grazia melanconica del Postino di Bacalov, con un momento di particolare commozione, quando, durante la proiezione di un fi lmato, è risuonata nella basilica la voce del compianto Mons. Bello, già gravemente malato eppure sereno, luminoso nel suo amore per il prossimo. Probabilmente questo concerto sarebbe stato profondamente apprezzato anche da lui, che a don Salvatore aveva scritto che “si evangelizza anche col pentagramma. Specialmente se, chi lo adopera, oltre all’arte, ci mette la fede”.