Comune di Molfetta: presentati i lavori al basolato nel Centro Storico
Una cifra totale di quasi tre milioni di euro per interventi che interesseranno anche piazza Minuto Pesce e Piazza Gramsci
MOLFETTA - Sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza in Sala Giunta del Comune di Molfetta (l'incontro con la stampa era inizialmente previsto in Via Piazza presso l'Arco della Terra, poi spostato per intemperanze climatiche) i lavori di rifacimento del basolato all'interno del centro storico. Gli interventi di riqualificazione, resi possibili da un finanziamento Cipe di 2 milioni e mezzo di euro, oltre ad una cifra di 300mila euro stanziata dal Comune, interesseranno anche le piazze Gramsci e Minuto Pesce.
Nei piani del Comune, l'interramento o comunque il regime a scomparsa di cavi, tubature e centralini elettriche, oltre al ripianamento dei dislivelli creatisi nel tempo tra le basole di pavimentazione, riutilizzando le stesse basole, lavorando, si spiega nella nota stampa messa a punto dal Comune, le due facce di ogni basola, oltre ai bordi che entreranno in contatto, con riempimento dei vuoti tra una basola e l'altra con malta liquida e sabbia: ad occuparsi dei lavori, ufficiosamente iniziati già lunedì scorso, a partire da Via Sant'Orsola, la strada probabilmente più periferica del Centro Storico, e che dureranno esattamente due anni, la ditta Alternativa Coop di Miglionico (Matera), che si è aggiudicata la gara d'appalto lanciata dalla Sovrintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Bari.
“E' una ulteriore, significativa tappa nella grande opera di risanamento e rilancio del nostro Centro Storico”, afferma il sindaco Antonio Azzollini, “la prossima speriamo possa essere quella relativa a Palazzo Dogana. C'è anche Palazzo Tattoli, che desidera una idea di ristrutturazione, per poter essere restituito alla fruibilità dei cittadini”. Con una punta d'orgoglio, Azzollini fa anche notare come “Molfetta, anche se i latini avevano ragione a sostenere la massima nemo propheta in patria, dato che i giornali locali non se ne accorgono, sia un caso nazionale, con lodi da più parti per il buon funzionamento”.
Degli aspetti tecnici che interessano i lavori del prossimo biennio si è occupato l'assessore al Marketing Territoriale, Giacomo Spadavecchia: “per il recupero della città vecchia, la prima tappa doveva essere quella di ristabilire il basolato e i cavi aerei. Abbiamo iniziato da via Piazza per l'immediata urgenza di mettere in sicurezza la zona, ma la vera opera inizia da Via Sant'Orsola. Il passo successivo è quello di rendere a breve, con una delibera della Giunta, Molfetta Vecchia interamente zona pedonale, chiaramente con i permessi di transito per i residenti. Questo darà più possibilità di insediarsi alle attività commerciali”.
La riqualificazione interesserà anche spazi commerciali, come Piazza Minuto Pesce (il cosiddetto “Mercato Ittico”) e piazza Gramsci: “per Piazza Minuto Pesce stiamo pensando a renderla una sorta di boutique del pesce, una chicca per Molfetta, dove si affianchi all'aspetto commerciale quello del pescato locale, piuttosto che il bazar che c'è tuttora”. Da Piazza Minuto Pesce a Piazza del Pesce Minuto, insomma. “Per piazza Gramsci”, prosegue l'assessore, “vorremmo affiancare all'area mercatale con le classiche attività nuovi negozi, ad esempio edicole piuttosto che fiorai, per offrire a chi si ferma la possibilità della spesa completa”. Per le pavimentazioni delle due piazze bisognerà attendere invece i 60 giorni lavorativi, a partire dall'inizio dei lavori: “la speranza è di farcela durante il fermo biologico, anche se sarà dura, visto che siamo quasi a fine marzo”.
L'assessore Spadavecchia tende a tornare più volte sull'argomento relativo ai materiali utilizzati, non risparmiando una frecciata alle amministrazioni passate: “per via Piazza abbiamo riutilizzato la nostra pietra, che a me piace molto. Con l'effetto della esposizione alla luce del sole, è capace di far diventare bianco tutto il Centro Storico. Quindi puntiamo al riutilizzo delle nostre chianche (anche se la nota stampa parla di nuovo materiale proveniente anche da Minervino Murge e addirittura da cave siciliane, ndr), a differenza di quanto si sia fatto in passato, quando pietre che rappresentavano il nostro passato sono state utilizzate per le fondamenta dei nuovi comparti”.
Autore: Vincenzo Azzollini