Recupero Password
Comune di Molfetta: presentati i lavori al basolato nel Centro Storico Una cifra totale di quasi tre milioni di euro per interventi che interesseranno anche piazza Minuto Pesce e Piazza Gramsci
21 marzo 2009

MOLFETTA - Sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza in Sala Giunta del Comune di Molfetta (l'incontro con la stampa era inizialmente previsto in Via Piazza presso l'Arco della Terra, poi spostato per intemperanze climatiche) i lavori di rifacimento del basolato all'interno del centro storico. Gli interventi di riqualificazione, resi possibili da un finanziamento Cipe di 2 milioni e mezzo di euro, oltre ad una cifra di 300mila euro stanziata dal Comune, interesseranno anche le piazze Gramsci e Minuto Pesce. Nei piani del Comune, l'interramento o comunque il regime a scomparsa di cavi, tubature e centralini elettriche, oltre al ripianamento dei dislivelli creatisi nel tempo tra le basole di pavimentazione, riutilizzando le stesse basole, lavorando, si spiega nella nota stampa messa a punto dal Comune, le due facce di ogni basola, oltre ai bordi che entreranno in contatto, con riempimento dei vuoti tra una basola e l'altra con malta liquida e sabbia: ad occuparsi dei lavori, ufficiosamente iniziati già lunedì scorso, a partire da Via Sant'Orsola, la strada probabilmente più periferica del Centro Storico, e che dureranno esattamente due anni, la ditta Alternativa Coop di Miglionico (Matera), che si è aggiudicata la gara d'appalto lanciata dalla Sovrintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Bari. “E' una ulteriore, significativa tappa nella grande opera di risanamento e rilancio del nostro Centro Storico”, afferma il sindaco Antonio Azzollini, “la prossima speriamo possa essere quella relativa a Palazzo Dogana. C'è anche Palazzo Tattoli, che desidera una idea di ristrutturazione, per poter essere restituito alla fruibilità dei cittadini”. Con una punta d'orgoglio, Azzollini fa anche notare come “Molfetta, anche se i latini avevano ragione a sostenere la massima nemo propheta in patria, dato che i giornali locali non se ne accorgono, sia un caso nazionale, con lodi da più parti per il buon funzionamento”. Degli aspetti tecnici che interessano i lavori del prossimo biennio si è occupato l'assessore al Marketing Territoriale, Giacomo Spadavecchia: “per il recupero della città vecchia, la prima tappa doveva essere quella di ristabilire il basolato e i cavi aerei. Abbiamo iniziato da via Piazza per l'immediata urgenza di mettere in sicurezza la zona, ma la vera opera inizia da Via Sant'Orsola. Il passo successivo è quello di rendere a breve, con una delibera della Giunta, Molfetta Vecchia interamente zona pedonale, chiaramente con i permessi di transito per i residenti. Questo darà più possibilità di insediarsi alle attività commerciali”. La riqualificazione interesserà anche spazi commerciali, come Piazza Minuto Pesce (il cosiddetto “Mercato Ittico”) e piazza Gramsci: “per Piazza Minuto Pesce stiamo pensando a renderla una sorta di boutique del pesce, una chicca per Molfetta, dove si affianchi all'aspetto commerciale quello del pescato locale, piuttosto che il bazar che c'è tuttora”. Da Piazza Minuto Pesce a Piazza del Pesce Minuto, insomma. “Per piazza Gramsci”, prosegue l'assessore, “vorremmo affiancare all'area mercatale con le classiche attività nuovi negozi, ad esempio edicole piuttosto che fiorai, per offrire a chi si ferma la possibilità della spesa completa”. Per le pavimentazioni delle due piazze bisognerà attendere invece i 60 giorni lavorativi, a partire dall'inizio dei lavori: “la speranza è di farcela durante il fermo biologico, anche se sarà dura, visto che siamo quasi a fine marzo”. L'assessore Spadavecchia tende a tornare più volte sull'argomento relativo ai materiali utilizzati, non risparmiando una frecciata alle amministrazioni passate: “per via Piazza abbiamo riutilizzato la nostra pietra, che a me piace molto. Con l'effetto della esposizione alla luce del sole, è capace di far diventare bianco tutto il Centro Storico. Quindi puntiamo al riutilizzo delle nostre chianche (anche se la nota stampa parla di nuovo materiale proveniente anche da Minervino Murge e addirittura da cave siciliane, ndr), a differenza di quanto si sia fatto in passato, quando pietre che rappresentavano il nostro passato sono state utilizzate per le fondamenta dei nuovi comparti”.
Autore: Vincenzo Azzollini
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
QUALCHE CENNO STORICO... NERONE CALUDIO CESARE AUGUSTO GERMANICO (latino: Nero Claudius Caesar Augustus Germanicus; Anzio, 15 dicembre 37 – Roma, 9 giugno 68) è stato un imperatore romano. Nato con il nome di Lucio Domizio Enobarbo, fu il quinto ed ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia succedendo a suo zio Claudio nell'anno 54 e governò per quattordici anni fino al suicidio all'età di trent'anni. -L'immagine di Nerone ci è stata tramandata dai resoconti degli storici in modo del tutto negativo: il suo principato prevalsero intrighi e omicidi sia nella corte imperiale che nella società civile. IL DIRITTO romano FU SEMPRE PIU' TRALASCIATO A FAVORE DI UN DISPOTISMO TIRANNICO CHE NASCEVA ANCHE DALLA CONCEZIONE CHE EGLI AVEVA SUL SUO RUOLO DI PRINCIPE QUASI DIVINO. In tal senso egli si impegnò in una politica di netta opposizione alla classe senatoriale, unica parte della società che poteva arginare il suo potere assoluto, in modo simile a quanto fece l'imperatore Caligola, suo zio; la sua tendenza teocratica, sull'esempio delle monarchie orientali, fu del resto sempre invisa alla maggioranza degli storici antichi, di rango aristocratico e di stampo filorepubblicano. L'immagine negativa di Nerone è stata tramandata anche dagli storici cristiani in quanto egli è stato l'autore della prima persecuzione contro i cristiani. Durante queste prime persecuzioni furono martirizzati moltissimi cristiani e i vertici della Chiesa Romana cioé San Pietro e San Paolo. Queste furono solo le prime atrocità commesse verso i fedeli della nuova religione e che proseguirono anche dopo l'incendio dell'anno 64, e che fuono riprese con virulenza da altri imperatori altrettanto sanguinari. Si è ritenuto, addirittura, che Nerone fosse l'anticristo poiché la somma del valore numerico delle lettere che compongono le parole "Cesare Nerone" in lingua ebraica è 666, il numero della Bestia di Satana.
Se la memoria non m'inganna, la Villa comunale fu "cantierata" dal mai rimpianto T. Minervini, se non prima. Piazza Immacolata, si perde nella ..."notte dei tempi". Il capolavoro di piazza P. di Napoli (amministrazione T. Minervini, se non prima), ma è meglio non parlarne. L'edilizia molfettese: buona quella. Mi piacerebbe sentire a chi ha realmente portato benefici, se non ai soliti noti (e poi, per ammissione del S.S.P., sembra che stia creando dei problemi di sicurezza!!!). I vari Centri commerciali: grandi cose, non certo PROMOSSE dal nostro Primo cittadino (lui si è "limitato" ad inaugurarle; alcune risalgono addirittura a G. Minervini!). A fronte di tutto questo faraonismo di carta pesta, viviamo nella "Principessa del Sud". Caro sig. de Pinto, non mi passa neppure per la testa di convincerti, non ci riuscirei mai e non ne ho voglia. Per favore, visto che sembra tu conosca delle varità che alcuni di noi non scorgiamo, che cosa mi puoi dire dello stato delle strade di Molfetta. Perdonami, ma è un mio chiodo fisso, perchè la situazione mi fa evocare sempre un'immagine grottesca: (l'ho già descritta in altre occasioni, quando si parlava di .."rifare il trucco alla Città"...): Rifare il trucco, con cosmetici scadenti ad una vecchia megera! Molfetta, almeno quella che vorrei, non è questa vecchia megera! Ah, per inciso, non so se ricordi, visto che poi la butti sempre in politica, percentuali di consenso e comunisti vari, gli anni trenta del secolo scorso, quando il Regime faceva le famose parate di terra, di mare e di cielo, oppure quando fu promossa la riforma che assegnava le terre murgiane ai contadini. Non noti proprio alcuna similitudine?




Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet