Commercio: la Confesercenti critica l'amministrazione comunale sulle aperture festive
MOLFETTA – 8.2.2006
Non si placano le proteste dei commercianti contro l'ordinanza recentemente emanata dal Sindaco di Molfetta con cui viene modificato il calendario di aperture festive concordato con i sindacati di categoria nel dicembre scorso. E così, per iniziativa dell'amministrazione, viene portato da 9 a 29 il numero di giorni festivi in cui, per tutto il 2006, gli esercenti commerciali saranno autorizzati ad aprire i battenti. Contro questa decisione ha assunto una dura posizione il Presidente della Confesercenti-Puglia, Ottavio Severo, che definisce “arbitrario” il provvedimento emanato dal Sindaco, “che non tiene conto – si legge ancora nella nota diffusa dalla Confesercenti – sia dell'accordo siglato con le organizzazioni di categoria regionali, riferito alla Città d'arte, e sia di quello con le rappresentanze locali che fissava le deroghe in nove domeniche”.
Occorre infatti dire che, nell'ambito del procedimento amministrativo per il riconoscimento a Molfetta dello status di “città d'arte”, le organizzazioni regionali di categoria ed i sindacati dei lavoratori avevano dato parere favorevole a modificare il calendario di aperture festive per il 2006, portando a 29 il numero di deroghe all'obbligo di chiusura domenicale, nell'ambito, però, di un più organico ed articolato progetto finalizzato alla valorizzazione di tutto il settore commerciale della nostra città. Questa disponibilità, tuttavia, era subordinata alla conclusione dell'iter amministrativo avviato dalla Regione Puglia per il riconoscimento di Molfetta come “città d'arte”. Invece il Comune, nelle more del procedimento presso la Regione ed “utilizzando impropriamente – come si legge nel comunicato del Presidente della Confesercenti – l'accordo tra le parti sociali”, ha emanato l'ordinanza di modifica del calendario, suscitando la dura reazione dei commercianti.
“La Confesercenti – prosegue Ottavio Severo – esprime ferma protesta contro questa ordinanza sindacale e, dopo aver aveva già diffidato l'Amministrazione di Molfetta ad assumere provvedimenti non coerenti agli accordi, chiede il ritiro del provvedimento ed un incontro urgente con il Sindaco per scongiurare eventuali iniziative sia sul piano sindacale che legale ed amministrativo”.
Giu. Cal.