Recupero Password
Come previsto, anche l'aula del Senato salva Azzollini e conferma il “no” all'uso delle intercettazioni per lo scandalo del porto di Molfetta Il "no" arrivato poco prima dell'avvio della sessione di bilancio al Senato
04 dicembre 2014

MOLFETTA – Come era prevedibile e ampiamente previsto anche da “Quindici” l’aula del Senato con 160 sì e 36 no,  ha confermato la decisione della Commissione per le autorizzazioni, impedendo l’uso delle intercettazioni del sen. Antonio Azzollini (Ncd) richiesta dalla Procura della Repubblica di Trani nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo del porto e della presunta truffa da 150 milioni di euro, inchiesta nella quale l’ex sindaco di Molfetta è indagato.

“Cane non mangia cane” e così, ancora una volta il Senato lo ha salvato da possibili guai giudiziari. E ancora una volta il presidente della commissione Bilancio del Senato ha intascato una vittoria, facendosi scudo della sua funzione di parlamentare che non ha mai voluto lasciare anche quando era in conflitto con quella di sindaco. E così, con una grande faccia di bronzo, dopo aver affermato che si sarebbe messo a disposizione della magistratura e non avrebbe intralciato le indagini, Azzollini ha preferito la strada più comoda, per sfuggire dalle sue eventuali responsabilità.

Protesta il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: «Il Senato con il voto di Pd, Lega Nord, Forza Italia, Ncd vota no all’uso delle intercettazioni telefoniche nel procedimento penale che vede coinvolto il senatore Azzolini (Ncd)». Enrico Cappelletti, capogruppo M5S in Commissione Giustizia di Palazzo Madama, è chiaro - «Azzolini è indagato per truffa allo Stato, associazione a delinquere, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali nell’inchiesta che lo vede coinvolto nello scandalo sul porto di Molfetta».
«Renzi e Salvini vanno in tv a parlare di lotta alla corruzione e legalità. Tutte balle. Nei fatti in Parlamento Pd e Lega vanno a braccetto per non permettere un completo svolgimento delle indagini alla magistratura, negando l’utilizzo di intercettazioni telefoniche su un senatore indagato per gravissimi reati. Solo Movimento 5 Stelle e Sel hanno votato favorevolmente all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche».

Inutile anche il viaggio a Roma del segretario del Pd, Giulio Calvani e di altri esponenti e consiglieri comunali del suo partito per chiedere che il percorso della magistratura non venisse ostacolato.

Una curiosità: il "no" alle intercettazioni è arrivato poco prima dell'avvio della sessione di bilancio al Senato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Per la cronaca giornalistica, Quindici trascriva ciò che si può leggere su questa votazione del senato (perchè tutto é offuscato), che si può estrapolare dal sito senato.it: "Il relatore, sen. Moscardelli (PD), ha spiegato che l'indicazione indifferenziata dei titoli di reato crea un ragionevole dubbio in ordine alla data di inizio delle indagini, elemento significativo per la valutazione dell'occasionalità o meno delle intercettazioni su utenze di terzi. Il sen. Cappelletti (M5S) ha annunciato voto contrario alla proposta della Giunta. Prendendo spunto dall'indagine sulla cupola romana degli appalti pubblici, ha accusato il Governo di avere bloccato il pacchetto anticorruzione e la riforma della prescrizione. Anche la sen. De Petris (SEL) ha annunciato voto contrario, rilevando che nei confronti del sen. Milo sono stati adottati parametri di giudizio differenti. I sen. Cucca (PD), Buemi (Aut-PSI) e Erika Stefani (LN) hanno annunciato invece voto favorevole, osservando che anche l'attività inquirente deve rispettare la legge." A me cittadino molfettese interessa sapere chi ha votato a favor e chi contro! Non sono le sigle di aprtito che fanno testo, perchè da quello che ormai evidente Emiliano che fa accordi sottobanco con l'udc, a Roma un ex terrorista che fa ciccia e controccia con pd e pdl, é importante l'onesta della persona! Chi é dietro e suoi rapporti. Dunque il PD poteva chiedere anche un rinvio del voto per "capire" le modalità di richiesta delle intercettazioni. inoltre vogliamo sapere da cittadini, come ha funzionato il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e come sono stati "strutturati" con l'ultimo provvedimento della attuale Giunta comunale. Come dice il relatore Moscardelli del PD, a me viene un ragionevole dubbio che ci sia anche stavolta qualche inciucio....





Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet