Colto e mangiato. Entra nel vivo il progetto per la realizzazione dell’orto sociale a Molfetta
MOLFETTA - Presentato il progetto “Colto e mangiato” proposto al Comune dall’Associazione Auser Onlus di Molfetta, che vedrà la realizzazione e la gestione di un orto sociale da parte di anziani, con il coinvolgimento di studenti del territorio, volontari del Corpo Europeo di Solidarietà, giovani che desiderano approcciarsi alle tecniche orticole ed agronomiche, ma anche giovani che fanno riferimento alle associazioni Oasi 2, Appoggiatiame, Apertamente.
Il progetto rientra nelle attività dall’Ufficio Città Sane. Contestualmente alla presentazione del progetto sono stati anche assegnati piccoli lotti del terreno della sede comunale di Lama Scotella.
«È partita un’altra esperienza pionieristica del Comune di Molfetta – sottolinea l’assessore all’ambiente, Ottavio Balducci, anche vice presidente nazionale della rete Città sane Oms - sono stati delimitati e assegnati mini-lotti del terreno da adibire ad orti urbani. Gli assegnatari impareranno a costruire un orto e si spera che possano diventare loro stessi tutor per altri cittadini che vorranno fare questa esperienza in altri terreni comunali. In un momento di grandi divisioni e disgregazione sociale è in occasione per incentivare i rapporti intergenerazionali e di inclusione sociale. Ringrazio per questo – conclude - Auser, InCom, Oasi 2, Appoggiatiame, Apertamente e i cittadini che si stanno approcciando a questa bella esperienza».
L'obiettivo del progetto, della durata di un anno, è quello di promuovere momenti di aggregazione all’aperto in piena sicurezza, attraverso scambi intergenerazionali tra giovani ed anziani, aperti al confronto, all’incontro e al dialogo al fine di trasferire le esperienze degli anziani e migliorare la qualità della vita di entrambe le generazioni, soprattutto in questo particolare periodo storico.
«Come ho avuto modo di dire in altre circostanze si tratta di una iniziativa dall’alto valore sociale che – sottolinea il sindaco, Tommaso Minervini - instaura un dialogo tra generazioni diverse attraverso le tecniche agricole ma è anche una operazione di recupero della memoria e delle origini, un modo per tramandare saperi antichi».
Sono previsti incontri settimanali e bisettimanali su campo, a seconda delle temperature, e percorsi di apprendimento delle basi agronomiche, che si svolgeranno, almeno in questo primo periodo per motivi legati alla pandemia, in modalità on-line, attraverso video tutorial a cura dell’esperta agronoma Dott.ssa Francesca Petruzzella. Il prossimo appuntamento è previsto giovedì 21 gennaio prossimo.