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Coach Azzollini: sarò un traghettatore il mio compito è portare la mia squadra alla salvezza
15 marzo 2010

Nuovi colpi di scena in casa Virtus Basket Molfetta in quest’annata tutt’altro che tranquilla e dalle mille difficoltà. Dopo l’ennesima sconfitta casalinga con Ferentino, la società ha sciolto consensualmente il contratto con coach Roberto Russo. Per nulla positivo il suo palmares sulla panchina della Virtus una vittoria e nove sconfitte e tanti rimpianti per i punti persi nelle battute conclusive. Il coach ha dovuto affrontare situazioni non sue, che avevano ben poco, a suo dire, con la gestione sportiva. Il timone è stato affidato al primo coach molfettese che sia mai seduto sulla panchina della Virtus: Ilarione Azzollini, 43 anni, da sei stagioni coach in seconda prima di Carolillo e poi anche di Russo. Uomo d’esperienza che vive la Virtus per amore e passione per questa società che gli ha regalato notevoli soddisfazioni e per la quale ha messo sempre a disposizione la sua professionalità. Sarà il traghettatore di questa squadra nella lotta per la salvezza nelle prossime tre gare. Il debutto ha offerto una partita entusiasmante e un successo che mancava da troppo tempo. Il PalaPoli torna a gioire e le prossime ultime tre partite della stagione regolare ne saranno la conferma. Abbiamo chiesto un breve commento a questa sua nuova esperienza a coach Azzollini. Quanto merito c’è nella vittoria con Palestrina nel nuovo duo molfettese in panchina Azzollini-Gesmundo? “Nessuno. Il merito è tutto dei ragazzi che hanno avuto la voglia e la grinta giusta per reagire, noi abbiamo solo dato qualche suggerimento per cercare di far giocare al meglio questa squadra. Abbiamo cambiato alcuni giochi dando intensità difensiva, rilevanti sono i soli quattro punti subiti nel terzo periodo e tanta motivazione”. Come confermare questi progressi? “Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto questa settimana. I ragazzi sono tranquilli e hanno tirato fuori la grinta e il cuore. L’ultimo mese è solo guerra sportiva in campo ogni gara è decisiva. Dobbiamo dare tutto”. Ritiene che in quest’ultimo mese sono mancati alcuni giocatori dai quali ci si aspettava di più? “Il gruppo è in crescita abbiamo avuto momenti in cui la condizione non era delle migliori, ma siamo in crescita. Io vedo e lavoro per il gruppo”. Il coach ci permetta, comunque a parte la vittoria con Palestrina, alla Virtus è mancato soprattutto il miglior Zambrini che col taglio dei capelli dopo l’infortunio sembra aver subito la sindrome di Sansone, con la crescita è in ripresa. Si spera che questa vittoria sia il trampolino di lancio verso la corsa salvezza, obiettivo da raggiungere con il cuore e la grinta marchio di fabbrica per chi ama davvero la Virtus Molfetta.

Autore: Leonardo de Sanctis
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