Recupero Password
Cittadinanzattiva: la lotta senza quartiere contro i farmaci a basso costo e le case farmaceutiche
15 marzo 2014

Continua senza esclusione di colpi la lotta delle grandi case farmaceutiche contro i farmaci low cost. Il caso dei due colossi del farmaco, Roche e Novartis, non è isolato, è solo più odioso degli altri. Questi due colossi, non solo si sono accordati a non farsi concorrenza, su due farmaci, l'Avastin e il Lucentin, molto efficaci nella cura della maculopatia (malattia che porta alla cecità), ma hanno continuamente cercato di denigrare l'Avastin prodotto dalla Roche, “come non efficace”, esaltandone invece le qualità del Lucentin, prodotto dalla Novartis, “come farmaco capace di dare la luce”.

Ripugnante e di basso profilo, perché i due farmaci erano equivalenti nella cura e nella efficacia, dimostrata da più Istituti non “compromessi”. La differenza era solo nel prezzo. L'Avastin della Roche costava poche decine di euro, il Lucentin della Novartis, costava 900 euro (pare sia stato venduto anche a 1700 euro)! Il problema non è solo di intesa o di cartello, ma di grossi interessi economici e societari fra le due case. Per questi interessi, la Roche preferisce che si vendesse il farmaco della “concorrente” molto costoso, perché i ritorni erano decisamente più consistenti. Tutto questo a danno del Servizio Sanitario Nazionale, dei poveri contribuenti, ma anche dei malati. Non è assente in questi passaggi, il lavoro delle lobby, stampa specializzata, commissioni parlamentari ed alcuni organi deviati della sanità (Poggiolini insegna).
Anche la multa comminata alle due case farmaceutiche, di180 milioni, è poca cosa, per queste grandi case. Servono norme precise ed efficaci, con severi controlli, come in altri paesi. Sicuramente alle case farmaceutiche spaventa più le indagini condotte dalla magistratura di Torino e di Roma e dal Consiglio di Stato. La lotta ai farmaci “poveri” da parte delle grandi case, non ha frontiere. Tempo addietro, nel Nord Europa, (ovviamente su segnalazione delle grandi “case”) hanno sequestrato un carico di farmaci a basso costo proveniente dall'India e destinato ai poveri del Sud America e dell'Africa occidentale.
La motivazione: violazione dei diritti intellettuali, contraffazione, violazioni delle norme sui brevetti. Questi farmaci, tutti salva vita, erano solo in transito! Dalla stessa area partono armi di ogni specie e per ogni destinazione. Nessun sequestro. Così va il mondo! A Nuova Delhi si stanno celebrando numerosi processi, intentati dalle grandi “case” contro i produttori indiani di farmaci low cost. L'India è la farmacia dei paesi poveri. Solo con i farmaci prodotti in quel paese, si possono curare i malati di tutte le aree depresse; oltre il 90% di tutti i malati affetti di AIDS si curano con i farmaci indiani! Il costo dei farmaci per un europeo colpito da AIDS è di 10.000 dollari all'anno! Il costo per un povero del terzo mondo, curato con i farmaci indiani è di solo 120 dollari all'anno! Se qualche processo, dovesse chiudesi a favore delle Big Pharm, potrebbe condizionare la produzione di alcuni farmaci, indispensabili per il terzo mondo. Un vero disastro! Alle case farmaceutiche presenti a Nuove Delhi, riconosciamo il diritto a difendere i loro legittimi interessi, ma non possiamo dimenticare che la controparte è rappresentata da tutti i poveri del mondo, che hanno diritto alla salute! Sono le grandi Organizzazioni Mondiali che devono scendere in campo in difesa dei farmaci poveri. Tutte le leggi che regolano il commercio mondiale, possono essere modificate in favore del diritto alla salute e alla vita dei diseredati.
La Wto non può continuare a strozzare i poveri! L'Italia dovrebbe finalmente pensare seriamente a produrre alcuni farmaci in strutture pubbliche, come quella militare di Firenze.

Vitangelo Solimini
Coordinatore di Cittadinanzattiva

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet