Che degrado, che abbandono a Palazzo Tattoli nella città vecchia
Caro Direttore, mi chiamo Anna Bellifemine, sono un'insegnante e vivo a Bergamo da circa vent'anni. Vi scrivo per porre all'attenzione del vostro giornale la situazione di Palazzo Tattoli ubicato in via Piazza nel Centro storico di Molfetta. Ebbene io da poco sono proprietaria di un piccolo appartamento situato in Via Morte proprio di fronte al suddetto palazzo Tattoli. Con i miei risparmi e quelli di mio padre, e anche con tante difficoltà, stiamo ristrutturando la casa che io e mio marito potremo utilizzare per le vacanze. Dalle finestre del mio appartamento purtroppo assisto ad uno spettacolo poco degno di un paese civile. Lo stato di degrado e di abbandono, in cui versa l'intero stabile di Palazzo Tattoli, mi colpisce profondamente ogni qualvolta mi reco a Molfetta per seguire i lavori di rifacimento della mia casa. All'interno il palazzo presenta erbacce di ogni tipo (a cui peraltro sono allergica!!!), immondizia di vario genere e, sembra, anche numerosi ratti che spesso indisturbati passeggiano lungo le travi che sono addossate al mio palazzo proprio davanti ai balconi. Vi sarei grata se poneste, tale problema, all'attenzione dell'opinione pubblica e soprattutto all'attenzione dell'amministrazione comunale, affinché possa essere completato il grande lavoro di risanamento che è stato portato avanti in questi ultimi anni nel nostro “caro” Centro Storico. E' probabile che il Comune non abbia i fondi per costruire la scuola elementare, così come era stato progettato, però è anche vero che potrebbe nel frattempo attuare un programma di risanamento e bonifica al fine di garantire igiene e pulizia nel quartiere. Ciò contribuirebbe a rendere la “mia Molfetta” un po' più bella e piena di decoro. Spero proprio che vogliate prendere qualche spunto di riflessione dalla mia lettera e nell'attesa Vi invio i miei complimenti per il lavoro che svolgete in maniera degna. Anna Bellifemine – Bergamo Nessun commento. Sottoscrivo in pieno e pubblico le sue foto che valgono più di cento parole.