MOLFETTA - «
Gli anni ’70 sono stati un passaggio importante per la storia italiana, i cittadini scendevano in piazza, difendevano i diritti, ma in cambio ci sono state molte repressioni». Così l’attore molfettese
Giulio Bufo (foto) ha spiegato a
Quindici l’evento «
MaC’è Teatro - Chaos 70» e la mostra «
Una guerra civile dimenticata» da lui stesso realizzata alle Macerie Baracche Ribelli (zona industriale, via dei Lavoratori).
Per Bufo, quel periodo storico per le 400 vittime può essere definito come «guerra civile». Ecco perché conoscere quegli anni e la strategia della tensione attuata può consentire di comprendere l’attualità. «Dopo gli anni ’70, in Italia, l’avvento del craxismo e del berlusconismo ha portato la gente ad allontanarsi sempre di più dal sentirsi partecipe della vita politica fino all’antipolitica di oggi», ha spiegato Bufo, secondo cui, oltre alle negatività di quel periodo, le leggi sull’aborto e sul divorzio, la Legge Basaglia (chiusura degli ospedali psichiatrici) e lo Statuto dei lavoratori rappresentano delle importanti positività storiche.
La mostra, perciò, si articola in più sezioni. In primis, il “dietro le quinte”, con un excursus sulla «Operazione Chaos» e sulla strategia della tensione, cui seguono le organizzazioni dell’epoca (P2, Rosa dei venti, Nuclei Armati Rivoluzionari, Lotta continua, Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica, presente anche a Molfetta, le Brigate Rosse, i Gruppi di Azione Partigiana, ecc.). Bufo ha anche elencato le vittime degli anni ’70, suddivise in comunisti, fascisti, morti civili (giornalisti, gente comune, lavoratori, letterati), politici (come Aldo Moro) e dipendenti dello Stato (carabinieri, guardie giurate, Vigili Irbani, ecc.), tra cui il giudice molfettese Girolamo Minervini, morto nel 1980 a Roma mentre conduce delle indagini sulle BR.
Infine, le radio libere (come Radio Gamma a Molfetta), la stampa alternativa, la musica, il teatro dell’epoca e gli avvenimenti cruciali, come la marcia dei 40mila e la politica del generale dalla Chiesa). Nella web tv di
Quindici l’intervista video completa a Giulio Bufo.
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