Centrosinistra, prove di ritorno al futuro a Molfetta
MOLFETTA - Ritorno al futuro del 2013? Un percorso possibile, ma difficile. A sorpresa il centrosinistra, ancora traumatizzato per la fine anticipata della vicenda amministrativa conclusasi con lo choc delle dimissioni del sindaco Paola Natalicchio, ha deciso di prendere l’iniziativa di convocare tutte le forze politiche che hanno portato alla vittoria nelle elezioni comunali del 2013 e provare a metterle attorno ad un tavolo.
Il tavolo, come si dice oggi in politica, è nato, ma non tutti i partecipanti sono ancora in sintonia con gli altri.
In pratica il tentativo di riproporre la soluzione vincente del 2013, si scontra con i maldipancia del Pd provocati, oltre che dalle sue schegge impazzite (leggi Annalisa Altomare e Roberto La Grasta), anche dal presidente della Regione Michele Emiliano che vorrebbe mutuare la sua arca di Noè in tutti i Comuni. E così, come lui imbarca tutti, perfino i suoi avversari del fronte opposto come Francesco Schittulli, candidato del centrodestra alle regionali, anche a Molfetta si vorrebbero imbarcare gli ex colonnelli (si fa per dire, in realtà erano modesti caporali a gettone) del sen. Antonio Azzollini, i vari Tammacco, Caputo e qualche giovane di belle speranze, ma di idee ancora un po’ confuse.
A questa soluzione spuria, che “Quindici” ha battezzato come “il ciambotto”, si oppone tutto il restante fronte del centrosinistra. Insomma, sia Dep, Democrazia è partecipazione (ex Guglielmo Minervini), sia Sinistra italiana (Paola Natalicchio e amici), sia Rifondazione comunista che Linea Diritta (Bepi Maralfa) con l’aggiunta di Leonardo Siragusa sono per un accordo col Pd senza “inquinamenti”. Nicola Piergiovanni divenuto organico al Pd, dovrà seguire quello che il suo partito deciderà e quindi non ha più voce autonoma in capitolo. Poi in Sinistra italiana ci sono gli irriducibili, quelli che “mai più col Pd”, e la situazione si complica.
Stesso discorso per Tommaso Minervini che già in passato aveva praticato la politica dell’arca di Noè che gli aveva permesso di diventare sindaco di centrodestra con Azzollini e oggi cerca alleati sempre in quell’area. Potrebbe essere il candidato sindaco delle liste civiche tammacchiane, staccandosi dal tavolo del centrosinistra, ma....
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Autore: Felice de Sanctis