Centrodestra: questa sera “ultimo appello per Tommaso Minervini”
MOLFETTA – 10.2.2006
Questa volta sono (quasi) tutti pronti a giurare che l'incontro convocato per oggi pomeriggio tra il sindaco ed una delegazione della maggioranza di centrodestra che sostiene la sua amministrazione, sia davvero “decisivo”, anzi “l'ultimo appello per Tommaso Minervini” come dice un autorevole dirigente della Casa delle Libertà.
Il punto è che non è la prima volta che un appuntamento ritenuto “decisivo” si tramuti poi in un “colloquio interlocutorio”, con annesso rinvio ad altra data. Ed infatti a guardar bene c'è già qualcuno che, malizioso, si dice certo che stasera la riunione terminerà con l'ennesimo rinvio a lunedì prossimo. Come noto, infatti, i partiti di centrodestra hanno stilato un documento, sottoscritto da tutti i segretari politici, con cui dichiarano di recepire in toto (a parole…) le indicazioni del primo cittadino enunciate nell'incontro pubblico del 19 gennaio scorso (entrato negli annali della cronaca come il bizzarro “conclave del centrodestra”) e si impegnano a rilanciare il tanto evocato “progetto civico”, sebbene “ancora non ci è chiaro di cosa si stia parlando” come afferma in uno slancio di sincerità assolutamente apprezzabile un consigliere comunale di maggioranza.
Ebbene, “questo documento – ci viene detto con un sorriso molto eloquente – dovrà essere letto e studiato da Tommaso Minervini in modo che possa decidere se accettarlo o meno. Ed oggi è venerdì, andiamo verso il week-end...”. Ecco perché è possibile che tutto venga ancora una volta rimandato alla prossima settimana in questa surreale guerra di nervi che sta contrapponendo il sindaco ai partiti della sua maggioranza.
Le voci che si rincorrono in queste ore sono assolutamente contraddittorie: c'è chi si dice certo che il sindaco abbia già deciso di non ricandidarsi, chi, al contrario, giura di avergli parlato e di essersi convinto (da uno sguardo, da una frase, da un gesto) che “Tommaso sarà sicuramente in campo sotto le insegne della Casa delle Libertà”. Il diretto interessato tace, continuando a rimandare tutti al documento del 19 gennaio scorso. “Solo un miracolo potrebbe farmi cambiare idea” pare abbia detto al termine dell'incontro (che tutti davano per decisivo…e che poi si concluse con un rinvio) di lunedì scorso, confermando la sua intenzione di non ricandidarsi.
Intanto il senatore Azzollini freme in attesa di questa decisione. Ieri sera, nel suo consueto appuntamento televisivo su Telesveva, ha detto che tutto deve essere chiarito “in un tempo molto breve” (ma disse le stesse parole quindici giorni fa, e, prima ancora, un mese fa, e, prima ancora, un mese e mezzo fa…) perché non si può più tergiversare. Un messaggio chiaro, però, il senatore azzurro lo ha lanciato: “non si può chiedere a Forza Italia di portare solo i voti e di fare poi un passo indietro. Questo proprio no”. Ed è sembrata la risposta più chiara a Tommaso Minervini che in diverse circostanza ha chiesto proprio ai partiti principali della Casa delle Libertà di “cedere quote di rappresentatività nel governo cittadini”. “Forza Italia – ha ribadito Azzollini – è disposta a confrontarsi su tutto, come fatto in questi anni. Ma deve essere coinvolta e partecipe in tutte le scelte di carattere politico e gestionali dell'amministrazione. In questi anni, con otto consiglieri comunali abbiamo avuto solo due assessori (anche se il senatore ha dimenticato di citare le presidenze di Asm e Multiservizi oltre che quella del Consiglio Comunale…ndr) e quindi abbiamo dimostrato di essere molto aperti al contributo delle forze civiche”. In sostanza il senatore Azzollini ha fatto sapere che quella tanto invocata “piena autonomia” del sindaco nelle scelte politiche ed amministrative non può essere accettata a scatola chiusa dai partiti della Casa delle Liebertà. Il messaggio dovrebbe essere arrivato forte e chiaro al primo cittadino che stasera dovrebbe dare la sua risposta. Salvo rinvii, ovviamente…
Giulio Calvani