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“Casa-albergo” per anziani. Ricchi Sul progetto de Luca scontro nella maggioranza tra AN e FI
15 novembre 2002

Una "casa albergo" per anziani. E' la terza età il business del futuro. Lo dicono le statistiche, le proiezioni sulla vita media che si allunga, l'esperienza diretta fatta di figli in carriera che hanno sempre meno tempo da dedicare ai genitori. L'anziano è diventato un problema anche a Molfetta, dove un gran numero di persone sono indotte "all'affannosa ricerca di una collocazione (per anziani parenti, ndr) in strutture di centri vicini con spesso lunghe e penose liste d'attesa". Basta poco per capire che con gli anziani (soprattutto "certi anziani"), il guadagno è dietro l'angolo. Ed eccolo un progetto innovativo di residenza per la terza età molfettese. E' la "casa albergo", patrocinata da Giulio Maria de Luca. Niente più case di riposo, niente più parcheggi e malandati luoghi dove posteggiare il nonnetto in attesa di passare a miglior vita. L'anziano del XXI secolo è ancora giovane e ha bisogno di spazi adeguati alla sua seconda giovinezza. L'edificio che ospiterà la nuova casa albergo, presso la scuola elementare “E. Berlinguer” (nella foto), sarà composto di tre piani. Oltre 11mila metri cubi, la volumetria prevista. 5.700 mq, le dimensioni del lotto edificabile. 32 camere singole, 24 miniappartamenti per coppie, per un totale di 84 posti letto. E ancora, un servizio mensa aperto anche all'esterno, un'ampia terrazza per uso estivo (100 posti), servizi di lavanderia, stireria e pulizia domestica "tipo alberghiero", assistenza infermieristica con 3 ambienti ambulatoriali attrezzati per visite mediche eseguite anche "da specialisti su richiesta", servizio di fisiochinesiterapia, spazi destinati ad accogliere "libere attività di animazione e socializzazione". Un progetto elitario La “casa albergo” proposta da de Luca punterà a tenere alti il tenore e la qualità di vita dell'anziano, perché, affermano gli autori del progetto, gli ingg. Leonardo Sallustio e Leonardo Antonio Pisani, “la struttura tende a fornire una risposta diversa alle problematiche” degli anziani, “riducendo gli aspetti collettivi con servizi erogati in forma aperta, consentendo la gestione del proprio tempo in modo del tutto autonomo”. Non sarà una casa di riposo per tutti, pare proprio di capire. Non solo per le tariffe (i cui importi sono ancora tutti da scoprire). Probabilmente la nuova casa di riposo sarà un vero e proprio polo di attrazione per la “Molfetta bene”. “Anziani autosufficienti”, precisano i progettisti. E anche il settore Socialità del Comune a settembre chiariva in proposito, che, essendo la struttura “destinata ad accogliere in prevalenza persone anziane singole o in coppia anche autosufficienti… non può ritenersi esaustiva dei bisogni degli anziani della nostra città”. Un problema politico Ma la storia della “casa albergo” si intreccia con le recenti vicende della politica molfettese. Perché il progetto venga approvato ha bisogno del placet del consiglio comunale. I suoli interessati dall'intervento, di proprietà di Giulio de Luca, sono classificati dall'attuale Prg come "Zone per servizi e attrezzature pubbliche e di interesse pubblico". Aree in cui, per iniziativa pubblica, dovrebbero essere realizzati servizi utili alla collettività. Ma le norme tecniche di attuazione del nostro Prg prevedono che questi interventi possano essere realizzati anche da privati, purché "la costruzione dell'opera e il suo uso pubblico" siano "garantiti e regolamentati con apposita convenzione e con idonee garanzie" (art. 15 Nta del Piano regolatore di Molfetta). Un passaggio, quello della garanzia della pubblica utilità e dell'idonea fruibilità da parte di tutta la collettività, che spetta al consiglio comunale compiere. Per questo l'8 novembre la seduta di consiglio recava tra i punti all'ordine del giorno l'approvazione di uno schema di convenzione tra il Comune e Giulio de Luca, proprietario della futura "casa albergo". La seduta, però, ha registrato una prevedibile fumata nera: rinviata a data da definirsi la discussione sull'approvazione del progetto. I contrasti all'interno della giunta, insomma, lambiscono (e travolgono?) anche la "casa albergo" per gli anziani del futuro. Perché mai? Non bastano le motivazioni ufficiali rese note dal sindaco a dissipare fortissimi dubbi intorno alla compattezza della maggioranza. “Sulla casa-albergo restano ancora interrogativi di tipo patrimoniale, la cui risoluzione spetta alle commissioni congiunte Socialità e Patrimonio”. Insomma, dateci ancora un po' di tempo. Per risolvere questioni tecnico-amministrative, lascia intendere il sindaco. Per aggiustare equilibri politici e ricompattare la maggioranza, precisa l'opposizione. Scontro tra AN e FI Ancora una volta il conflitto interno al centro-destra coinvolgerebbe An e Forza Italia, da tempo ai ferri corti. A difendere a spada tratta il progetto De Luca sarebbe il partito del senatore Antonio Azzollini, osteggiato da Alleanza nazionale. Ma per quale ragione prendere posizione contro il provvedimento della "casa albergo"? Persino l'ingenuo richiamo all'etica del servizio pubblico di questi tempi non reggerebbe più. Si tratterà di una residenza per soli ricchi? Anziani autosufficienti dotati di portafogli più che autosufficienti? No davvero, non è questo il problema nell'era della liberalizzazione del pubblico servizio. E allora il problema qual è? Perché continuare a discutere a porte chiuse sull'opportunità di un intervento di "pubblica utilità"? Gli ostacoli del Piano regolatore A darci qualche suggerimento, è il Prg. Leggiamo, sempre fra le Nta del Piano regolatore che la realizzazione di strutture di uso pubblico può essere concessa ai privati solo "previo piano particolareggiato dei servizi a cura esclusiva dell'amministrazione comunale ovvero nei casi in cui (l'opera, ndr) derivi dalla stipula di un Accordo di Programma" Insomma, per realizzare un intervento del genere occorrerebbe una pianificazione dei servizi alla città. In soldoni, una maxi mappatura di quello che serve ai cittadini: scuole, strutture sanitarie, impianti sportivi e perché no, case di riposo. Tutto programmato e organicamente deciso presso le autorità e le istituzioni competenti. Molfetta attende ancora tutto questo. E c'è un'altra, ultima questione. Forse la più importante. Autorevoli voci da Palazzo di Città sostengono che i suoli su cui dovrebbe essere realizzato il progetto de Luca non ricadrebbero in alcun piano di comparto. Per errore, pare. Per colpa di una distrazione mai corretta. Ergo: la "casa albergo" che ospiterà gli anziani del futuro sarà figlia di uno dei tanti errori del passato. Tiziana Ragno
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