Cartoline da Molfetta : Alberi, siccità innaffiaggio e… buon senso
A metà del mese di luglio ho ripetutamente telefonato al Comune per avvisare che gli alberelli di leccio, che furono piantati al posto dei bellissimi pini preesistenti sul viale Giovanni XXIII, a causa della mancanza di manutenzione e della siccità, stavano seccandosi uno dopo l’altro. Urgeva almeno innaffiarli per salvarne qualcuno. Dopo altri venti giorni, prima settimana di agosto, ho visto finalmente un operaio che stava innaffiando, con un piccolo serbatoio bianco montato su un furgone, i poveri alberelli ormai allo stremo. Il problema è che l’operatore innaffiava anche gli alberi ormai secchi e lo faceva in pieno mezzogiorno, con la temperatura attorno ai 40°! Mi sono fermato per segnalare l’assurdità di quell’operazione, ma pur convenendo con me che gli alberi si innaffiano al tramonto o alla sera per evitare l’immediata evaporazione dell’acqua che così non riesce neppure ad arrivare alle radici, e che è inutile sprecare acqua e tempo per alberi ormai completamente secchi, mi ha detto che gli ordini erano di innaffiarli tutti! D’altra parte ho visto fare la stessa operazione, in pieno solleone ferragostano, sulle pianticelle dello spartitraffico all’altezza della caserma dei carabinieri, mentre le macchine dei bagnanti andavano in lenta colonna verso le spiagge di levante. E’ evidente che mancando una qualsiasi forma di manutenzione programmata del verde cittadino, o semplicemente di buon senso, si improvvisano attività fuori tempo e fuori luogo a seconda delle proteste o delle disponibilità di personale, senza curarsi dei danni, dell’immagine, e dell’inutile spreco di risorse preziose, che va a carico dei cittadini, almeno di quelli, e sono sempre meno, che pagano le tasse. Desidero infine fare una proposta a coloro che dovrebbero occuparsi del decoro cittadino: ci sono in tutta la città, dal centro alle periferie, centinaia di buche vuote di alberi sradicati, vandalizzati o seccati per incuria; basterebbe fare un censimento accurato e rimpiazzarli tutti. I costi sarebbero minimi, solo quelli delle piante da reimpiantare e della manodopera, dal momento che esistono già le buche, ora regolarmente riempite da immondizie o “cementificate”, ed i cordoli. Sarebbe bellissimo per la città e per i cittadini, oltre a dare lustro a chi dell’Amministrazione avesse il colpo di genio ed il coraggio di farlo. P.S: ricordate l’articolo sulle targhe stradali sbagliate (Colaolidda, Serranicola, ecc.), e sulla mancanza di cartelli stradali indicanti la presenza a Molfetta di uno splendido Duomo del XII secolo, mentre abbondano quelli sulla Cattedrale di Bitonto o di Ruvo o altro? Ebbene evidentemente il messaggio è arrivato a chi di dovere e le plafoniere con le indicazioni turistiche stradali sono state tutte recentemente rinnovate, con l’aggiunta, ripetuta più volte, della sola freccia “Parco Divertimenti” !!!!!