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Cartelle pazze anche a Molfetta? Equitalia, notifiche nulle e rincari “irregolari” Cartella a mezzo posta valida solo se notificata da un ufficiale della riscossione o altri soggetti abilitati. Nulli gli avvisi di riscossione che non indicano le aliquote applicate per ogni annualità di mora. Corte di Cassazione, irregolari gli interessi del 10% semestrale sulle multe non pagate
18 luglio 2012

MOLFETTA - Cartelle illegittime e tanta confusione ogni giorno. Qualche cittadino molfettese si è visto recapitare a casa cartelle “pazze” da Equitalia, pagate per evitare multe (alcune anche “illegittime”) e notti insonni a mangiarsi le unghie tra carte bollate, fatture e calcolatrici.
Tra l’altro, il contribuente plurivessato considera meno oneroso il pagamento della cartella rispetto al ricorso dell’avvocato. Approfittando di questo anatema psicologico, lo Stato attraverso Equitalia potrebbe anche richiedere pagamenti non dovuti. Infatti, molte notifiche ricevute a mezzo posta potrebbero anche essere state “irregolari”.
 
CARTELLE NULLE
Secondo alcune recenti pronunce della giurisprudenza, sono nulle le cartelle notificate con spedizione diretta di raccomandata senza la presenza di un ufficiale della riscossione o altri soggetti abilitati, ad esempio messi comunali o agenti della Polizia Municipale (Consulenza Tecnica di Parte Lombardia n. 61/22/10, CTP Lecce n. 909/5/09, Tribunale di Rossano 8/1/2008).
Tra l’altro, sono altrettanto nulli gli avvisi di riscossione che non contengono l’indicazione della base di calcolo degli interessi, dunque quando non sono indicate nel dettaglio le aliquote applicate per ogni annualità di mora (sentenza della Corte di Cassazione n.4516/12). Secondo la Corte di Cassazione, sono illegittime «tutte le cartelle che riportino solo la cifra globale degli interessi dovuti, senza indicare come si è arrivati a tale calcolo, non specificando le singole aliquote prese a base delle varie annualità».
Sono irrilevanti la conclusione dell’accertamento e persino la sentenza divenuta definitiva per l’emissione della cartella, soprattutto per le cosiddette “cartelle mute” (quando manca il nome e la sottoscrizione del funzionario responsabile del procedimento), come sancito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.10805/10.
Saranno nulle anche le cartelle senza relazione di notifica. Nella prima pagina della cartella è stampato un apposito spazio in cui l'agente notificatore dovrebbe riportare il dettaglio delle operazioni di notifica (data, ora, persona cui il plico è consegnato, ecc.). Questo spazio dev’essere compilato pure nel caso di notifiche a mani del destinatario (o di persona di famiglia, addetta all'ufficio o custode in caso di sua temporanea assenza). Di solito, non si compila quando le cartelle sono recapitate con servizio postale.
La relata in bianco o in assenza di sottoscrizione del notificatore determinano la nullità della cartella per difetto insanabile di notifica, come fissato dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma con la sentenza n.54/11, coerente con il parere espresso da diverse Commissioni Tributarie italiane.
Perciò, è possibile contestare cartelle di pagamento se sono scaduti i termini perentori di impugnazione (solitamente 60 giorni dalla notifica), perché la notifica, se affetta da vizi appena indicati, è giuridicamente inesistente. Tra l’altro, in caso di nullità, decade anche l’effetto interruttivo della prescrizione: possono essere prescritti i crediti in cartella.
Tuttavia, questo tipo di orientamento, pur espresso da numerose Commissioni Tributarie locali, non è stato ancora recepito dalla Corte di Cassazione che potrebbe (e forse dovrebbe) avallare questa linea interpretativa, rigorosa e garantista, sposata da un numero sempre crescente di giudici di merito.
 
I RINCARI DI EQUITALIA
Attenzione anche alle multe. La sentenza della Corte di Cassazione n.3701/07, stranamente scomparsa (o insabbiata), ma ritrovata da uno sherlock holmes barese, l’avv. Vito Franco, dichiara “illegittime” le sanzioni applicate sulle multe e sulle ammende amministrative, come le infrazioni del Codice della Strada. In base alla sentenza, sono illegittimi gli interessi del 10% semestrale applicati da Equitalia, quasi fossero usurai.
Calcoli alla mano, queste sanzioni “irregolari” avrebbero creato maggiorazioni di milioni di euro: soldi non dovuti, forse vere e proprie ruberie legalizzate. Del resto, pagata in ritardo la sanzione, bisogna applicare solo l'iscrizione a ruolo della sola metà del massimo edittale, non anche degli aumenti semestrali del 10%.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Marcello la Forgia
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Per un banale errore non ho completato il mio pensiero nel post dedicato alla replica a Franco: lo faccio adesso. Allora, eravamo rimasti al fatto che voi, pubblici ufficiali ..."vivete giorno per giorno la sbadataggine degli utenti". Chissà, sempre da pubblici ufficiali, se, a volte vi rendete conto che, le procedure che adottate - intendiamoci, niente di peronale; sto ribattendo al "pubblico ufficiale Franco", non al sig. Franco che ha sollevato un problema di sbadataggine, a fronte di un VERO disagio creato all'utenza - possono in qualche maniera ledere l'Utenza stessa; dai risultati, non credo. E qui sta il problema!. Infine, anche se avessi accertato sull'estratto conto TRIMESTRALE, ripeto TRIMESTRALE che la mia Banca invia, il mancato pagamento, sarei stato sempre in mora e avrei comunque subito un costo in più, oltre al fatto di fare qualcosa per la quale mi ero ...attrezzato a non fare: il versamento in posta o in banca. Ma forse per voi pubblici ufficiali queste sono inezie; per noi NO! Caro amico, fin quando si continuerà SEMPRE, in ogni caso anche in quelli di palese ignoranza dei diritti dei Cittadini, da parte della pubblica aministrazione, ad ogni livello, sareme sempre SUDDITI e non CITTADINI. Il fatidico "coltello dalla parte del manico" lo tiene sempre chi amministra, male , ma amministra. E' del tutto ovvio che le responsabilità per i disservizi sarebbero equamente ripartite fra i due enti EQUITALIA e AMMINISTRAZIONE che, in dispregio alle norme sulle semplificazioni, continuano ad agire da PADRONI e non da fornitori di servizi che il Cittadino paga con le proprie imposte. Buon lavoro e saluti. P.S.: nel caso in esame (pagamento di imposte) mi sembra un pò strano parlare di "affari", come li definisci. Non ti pare?




Piccola storiella fra le tante, per dare un'idea delle "vessazioni" a cui noi ...sudditi siamo soggetti, in alcuni casi, per l'ignavia di alcuni. Ricevo avviso di pagamento, con mora incorporata, per due trimestralità della T.A.R.S.U. 2011, non pagate. Grande sorpersa e grande incavolatura! Ma se i pagamenti sono fatti direttamente dalla mia Banca, con R.I.D., perché non sono state pagate le rate? Mi reco in Banca: il Funzionario mi dice che la R.I.D. per questo tributo, come tutte le altre R.I.D. da me fatte, è efficace, solo che: ..."l'ente riscossore NON HA FATTO RICHIESTA di pagamento, nei termini; se non c'è tale richiesta, la banca non può pagare": molto, molto ovvio. Mi reco allora all'ufficio tributi del comune, dove, un funzionario (un pò ...sulle sue) mi dice che non ..."è quì che deve venire, ma a EQUITALIA" - e sono due! Vado ad EQUITALIA e finalmente l'arcano è svelato. Perché, nonostante R.I.D. valida, non sono state riscosse due rate a tempo debito? MA E' SEMPLICE (anche se costituisce un problema per il Cittadino ma, ...chissenefrega?): EQUITALIA, NEL GIUGNO DEL 2011, (non so perché e non desidero saperlo) HA CAMBIATO RAGIONE SOCIALE, E QUINDI PARTITA IVA. Allora, anche ammesso e non concesso che fosse partita una richiesta (dalla "nuova" EQUITALIA SUD, come si chiama adesso) alla mia banca, cosa che non sono certo sia avvenuta, la mia banca non l'vrebbe considerata, avendo, la richiesta, origine da altra ragione sociale diversa. La cortesia, la comprensione e la disponibilità del Funzionario Equitalia, mi ha impedito di dirgliene quattro! Ma santo cielo, ci voleva tanto a far sì che questa variazione di ragione sociale fosse fatta senza ricadute di perdita di tempo e denaro (le more per mancato pagamento) a carico del Cittadino???? EQUITALIA forse non merita quanto gli si addebita, facendo un mestieraccio quale quello, in Italia, di snidare gli evasori, però sono certo che se la sua burocrazia diventasse un pò più creativa, se ne giverebbero TUTTI.

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