Carissimi bambine e bambini della terza D e terza E,
grazie dal più profondo del cuore ad ognuno di voi per i vostri tanti biglietti gentili. Non avete idea di quanto affetto e bene hanno diffuso. Sono stati come un grande arcobaleno che porta gioia e serenità dopo una brutta tempesta. E la diffusione del virus è stata e, purtroppo, è ancora un uragano che ha portato scompiglio in tutto il mondo. Ma voi con la vostra sensibilità ed intelligenza, molto più acuta di quella di tanti adulti, avete saputo trovare un piccolo grande antidoto a tutto questo dolore. Avete insegnato a molti che la gentilezza non è una parola antica, che non si usa quasi più, ma è un modo di avvicinare gli altri in silenzio, senza clamore i cui effetti, però, sono dirompenti e positivi. Dovete sapere, cari piccoli eroi, che gli adulti, che sembrano avere tutte le risposte alle vostre innumerevoli domande e non provare mai paura, sono stati anche loro destabilizzati da tutti questi cambiamenti. Molti di noi sono preoccupati per la salute, per il lavoro, per il vostro e nostro futuro, ma le vostre parole, anche le più semplici, si sono rivelate magiche, capaci di rincuorarci ed infonderci fiducia. Voi, i vostri abbracci, i vostri sorrisi, la vostra incontenibile voglia di vita, siete la nostra bussola, la nostra stella polare. Ci indicate sempre la direzione giusta. Quando noi adulti dimentichiamo la strada di “casa”, voi, con allegria e dolcezza, ci ricordate l’indirizzo giusto a cui rincasare. Grazie ancora! Ed adesso vi rivolgiamo un ultimo invito: non smettete mai di guardare il mondo con sguardo acuto e di avvicinarvi agli altri con cuore gentile. Con occhi attenti vedrete i bisogni degli altri. Con cuore gentile sarete capaci di aiutare chi avesse bisogno ed è meno fortunato di noi.
Buona vita!
Antonella Camporeale e Pasquale Sciancalepore, genitori