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CALCIO. Molfetta - Cerignola 2 – 1. Uva ribalta il risultato e manda ko gli avversari Grande pomeriggio al “Poli”: bella gara, risultato importante, pubblico eccezionale
17 aprile 2007

Molfetta: Loporchio, Baldassarre, Magrone, Salamina, Campanella, D'Alessandro L., Uva, Aloisio, Paparella(Binetti 23' st), D'Aloia(Tridente 30'st), Lobascio(Di Bari 14'st). A disposizione: Spadavecchia, D'Alessandro D., Patrono, Cataldo. Allenatore: Di Giovanni Cerignola: Russo, Borrelli, Modesto, Santoli, Morra(Colangione M. 10' st), Porro, Piscopo, Pizzulli, Carosella, Carlucci(D'Ambrosio 30' st), Malerba(Grieco 25' st). A disposizione: Vasciaveo, Antonacci, Lasalndra, Pinnelli. Allenatore: Di Corato Arbitro: Urselli di Taranto Assistenti: Mercurio e Cardone di Taranto Reti: Carlucci 16' s.t. (rig.), 24' e 28' s.t. Uva. Note: ammoniti Porro, Malerba, Borrelli, Santoli(Cerignola), Aloisio, Binetti (Molfetta). Molfetta – Cerignola, la gara d'andata del 1° turno dei Play-off, è la storia di un pomeriggio vissuto intensamente in campo e sugli spalti. Entrambe le squadre hanno onorato non solo un impegno importante, ma l'essenza del Calcio. Il Molfetta doveva vincere per sperare di continuare l'avventura, al Cerignola sarebbe bastato un pareggio per mettere le mani sul passaggio del turno. I foggiani invece, peccavano in umiltà e presunzione e scendevano al “Poli” con l'intento di chiudere i conti con una vittoria. Ci stavano riuscendo, ma due prodezze della premiata ditta D'Aloia-Uva, ribaltavano il risultato. E' stato un bel match: dinamico e vivace, con le due squadre che si alternavano nel predominio. Diverse le situazioni di pericolo e numerosi gli spunti tecnici dei giocatori più dotati. Il tutto con una cornice di pubblico delle grandi occasioni. Oltre 1.500 spettatori, cui almeno 400 ospiti. Il Cerignola si presentava con un intraprendente 4-2-1-3, con Carlucci alle spalle di Carosella, Piscopo e Malerba. Due squadre votate al gioco d'attacco ed è venuto fuori un match esaltante e avvincente, per le tante note di cronaca. Al primo minuto già la prima emozione, con Carosella che raccoglieva un cross di Malerba e di testa impegnava Loporchio che salvava in angolo. Il Molfetta replicava con un paio di combinazioni tra D'Aloia e Uva. All'18' Uva da buona posizione tirava centrale. Il Cerignola ribatteva con una iniziativa di Santoli che creava scompiglio nell'area molfettese, con una serie di tiri ribattuti. Il ritmo era sostenuto. Santoli, Porro e Pezzulli, davano qualità al centrocampo. Il Molfetta aggirava l'ostacolo con le verticalizzazioni sulle fasce, che costringevano la difesa ospite a rimanere larga. Negli spazi centrali Uva si muoveva bene e vestiva i panni del suggeritore. Al 24' Lobascio liberava il destro, alta la mira. Poi Paparella lanciato in area si allungava la palla e l'azione sfumava. Era il momento migliore del Molfetta che creava diverse situazioni di pericolo, ma le conclusioni di Uva, Paparella, D'Aloia e Lobascio erano tutte centrali, a beneficio del portiere Russo. Il 1° tempo si chiudeva con un prodigioso recupero di Campanella su Carosella lanciato a rete. La ripresa si apriva con un malinteso nella difesa ospite e Uva di poco mancava la zampata vincente. Poi arrivava il momento del Cerignola. Per 15 minuti i foggiani conquistavano il centrocampo esercitavano una continua e pericolosa pressione. Per il Molfetta i pericoli arrivavano dalla fascia destra dove le sovrapposizioni di Santolo e Piscopo mettevano in difficoltà Baldassarre. Al 5' Santoli pescava Carosella al centro dell'area e ancora una volta Campanella si opponeva alla botta dell'attaccante. Poi un cross di Modesto tagliava la difesa molfettese; per fortuna Pezzulli, mancava l'impatto con la palla a porta sguarnita. Di Giovanni correva ai ripari e richiamava Lobascio, incolore la sua prova, per il rientrante Di Bari che si piazzava nella zona mediana. Al 16' la rete del vantaggio del Cerignola. Con una perfetta punizione dal limite, lo specialista Carlucci mandava la palla sotto l'incrocio dei pali alla destra dell'incolpevole Loporchio. I foggiani ad esultare, gelo sul pubblico molfettese. Squadra e pubblico però non ci stavano e la reazione biancorossa era immediata. D'Aloia saliva in cattedra e prendeva per mano la squadra. Al 24' il pareggio. Solita velenosa punizione di D'Aloia da centrocampo e Uva di spalle alla porta trovava la deviazione vincente. Il pareggio esaltava pubblico e giocatori, mentre il Cerignola rimaneva stordito. Al 28' il sorpasso. Ennesima pennellata su punizione di D'Aloia, Uva saliva in cielo e con un perentorio colpo di testa incrociava la traiettoria e mandava la palla nell'angolo opposto, imprendibile per il portiere ospite. Indescrivibile la gioia sugli spalti. La reazione del Cerignola era rabbiosa, qualche giocatore si lasciava andare a qualche colpo proibito. Paparella era costretto a lasciare il campo per Binetti. Di Giovanni mandava in campo Tridente a presidiare il settore destro e spostava Baldassarre a centrocampo. Nel finale la buona sorte questa volta era dalla parte biancorossa. Prima al 90' da 30 metri Borrelli con una staffilata colpiva la traversa, decisiva però la deviazione di Loporchio, poi in pieno recupero D'Ambrosio si vedeva respingere dal palo una staffilata dal limite. Con questa vittoria ora è il Molfetta in una situazione di vantaggio. Il Cerignola ha solo un risultato disponibile, la vittoria. I biancorossi potranno attendere gli avversari per colpire in contropiede. Domenica prossima il ritorno. La gara si giocherà in campo neutro e a porte chiuse. In settimana si conoscerà la sede. Il Molfetta passerà il turno in caso di vittoria e pareggio. Il Cerignola per ribaltare la situazione dovrà solo vincere. Le pagelle Loporchio: due interventi decisivi al 1' su colpo di testa di Carosella e al 90' quando su tiro di Borrelli, con la punta delle dita mandava la palla a sbattere sulla traversa, 7,5. Baldassarre: grintoso come sempre, nel primo tempo ha tenuto a bada Malerba, nella ripresa ha sofferto il tecnico Piscopo, 7. Magrone: ordinato e preciso dalle sue parti il Cerignola non trovava sbocchi, 7,5. Campanella: si esalta contro avversari di qualità. Provvidenziali due sue chiusure su tiri di Carosella, 7,5. Salamina: si è occupato di Carlucci che solo sulla perfetta punizione del vantaggio ha tirato in porta, 7. D'Alessandro Luigi: ha corso per tutta la gara, prezioso il suo lavoro di filtro a centrocampo, 7,5. Aloisio: si è sacrificato in copertina, aggrediva spesso il possessore di palla e copriva gli spazi, 8 per l'abnegazione. Paparella: tirato a lucido, intraprendente e pungente, una spina nel fianco della retroguardia foggiana, fin quando le carezze dei difensori lo hanno costretto ad uscire 8. D'aloia: finalmente abbiamo rivisto il D'Aloia dei tempi migliori, ha dato personalità alla squadra e confezionato le due pennellate per le reti di Uva, 8,5. Uva: contro gli avversari più quotati non manca mai all'appuntamento con il gol. Nel primo tempo ha rivestito i panni del suggeritore, sempre in anticipo sui difensori, i sui movimenti creavano corridoi invitanti. Solo lui poteva rivestire il ruolo di match-winner, con due deviazioni aeree degne di un goleador di razza, 9. Lobascio: sarà stata la tensione o la marcatura stretta, di fatto non è mai entrato in partita. Sicuramente si rifarà la prossima volta: 6 d'incoraggiamento. Di Bari: rientrava dopo un lungo infortunio. Il senso della posizione e la determinazione era la stessa. Approccio prima timido e poi sempre più sicuro, 7. Tridente: assente dal girone d'andata, buttato nella mischia nel finale a presidiare la corsia di sinistra, ha rotto il ghiaccio del lungo digiuno con padronanza, 7. Binetti: il ragazzo è ancora acerbo nei movimenti, ma ha fatto la sua parte, nell'evitare lo sganciamento in avanti dei difensori 6,5. Di Giovanni: per come ha saputo leggere la gara e presentato la squadra sul piano fisico e della mentalità, 9.
Autore: Francesco Del Rosso
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