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Calcio, campionato a rischio, scoppia il caso dello stadio “P. Poli” a Molfetta
29 agosto 2005

MOLFETTA – 29.8.2005 A pochi giorni all'inizio del campionato è scoppiato il caso dell'utilizzo del “P. Poli” (nella foto), che rischia di mandare in frantumi il “Molfetta calcio” che milita nel torneo di Promozione. Lo stadio è stato sempre utilizzato dalla prima squadra cittadina, mentre al “Petrone” giocavano gli altri club, dalla 2ª categoria fino al settore giovanile. Negli ultimi tre anni la società molfettese ha curato la manutenzione del terreno erboso, grazie anche ad un contributo del Comune. Per la delicatezza del manto erboso, soprattutto nella stagione invernale, la società spesso ha fatto svolgere sia gli allenamenti della prima squadra, sia le gare del settore giovanile in campi di altre città. In pieno agosto, mentre il presidente Giuseppe de Nicolò si apprestava ad attrezzare la squadra per la nuova stagione, è arrivata la notizia che anche il “Bari sport”, ripescato in 2ª categoria, avrebbe giocato al “Paolo Poli”. La cosa non era accolta bene dal presidente che si è precipitato in Comune per chiedere spiegazioni. I chiarimenti non ci sono stati, anzi si è arrivati ad un vero e proprio scontro con l'assessore Mario Cantatore, considerato dal presidente esecutore di uno sponsor potente: il sen. Antonio Azzollini. A rendere più tesa la situazione i possibili lavori di ristrutturazione del “Petrone”, proprio alla vigilia dei campionati, lavori finanziati e appaltati che dovevano effettuarsi e concludersi in estate. E' stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il timore della società molfettese è con il “Petrone” chiuso per lavori, tutto il calcio molfettese sarà dirottato al “Paolo Poli”, con il rischio concreto di rovinare in modo irrecuperabile il terreno di gioco. Il presidente de Nicolò aveva anche avanzato la proposta di far svolgere i lavori al “Petrone” alla fine della stagione, ricevendo un rifiuto, così ha minacciato di mollare la società. Deluso, il presidente non ha formalizzato il tesseramento dei nuovi arrivati. Che de Nicolò faccia sul serio si è visto alla prima partita ufficiale. Nella gara di Coppa Italia contro il Corato ha imposto al tecnico una squadra approssimata, senza molti titolare e senza i nuovi acquisti. “Sono deluso per la scarsa considerazione della prima società della città. Abbiamo sei squadre e veniamo trattati alla stregua di una società di categoria inferiore. A questo punto o il sindaco risolve la situazione, oppure svincolo tutti gli atleti, che sono informati di tutto, e consegno loro le chiavi della società”. Per la cronaca, la gara di Coppa contro il Corato è terminata 0-0. Francesco del Rosso
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