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Calcio a 5 femminile: storica vittoria a Foggia e 1° posto in Coppa Italia dell'ADPC Don Tonino Bello
27 novembre 2006

MOLFETTA - Storica e magica vittoria per 7 a 3 in Capitanata contro la “Focus Foggia Calcio” della dell'ADPC “Don Tonino Bello Molfetta” in coppa Italia femminile di calcio a 5 che si classifica con 15 punti in maniera indiscussa al 1° posta nella fase eliminatoria del girone “A” di Coppa Italia. La partita non era semplice da giocare, infatti il “Focus Foggia Calcio” alla vigilia pur 2ª in classifica a un punto dietro la squadra dell'ADPC “Don Tonino Bello Molfetta”, non aveva mai perduto finora e soprattutto era stata l'unica ad aver battuto le giocatrici molfettesi per 3 a 2 peraltro in casa in una partita segnata soprattutto dalla sfortuna. Protagonista dell'incontro è stata tutta la squadra che si è mostrata in ottima forma atletica e ben concentrata e disposta tatticamente in tutti i reparti; la squadra molfettese dando spettacolo di ben gioco applaudito cavallerescamente anche dal pubblico foggiano ha soprattutto messo in mostra schemi di gioco inediti dell'allenatore Antonio Lucivero e dei suoi più stretti collaboratori Gian Michele Alberini e Corrado Minervini che hanno consentito di andare a turno a rete e sotto porta più giocatrici dell'ADPC “Don Tonino Bello Molfetta”. Infatti hanno fatto gol nell'ordine: Rosangela Depalma, Ketty Ciccolella, Flora La Rossa con 2 gol, Claudia Dangelico con 2 gol e per ultimo a sorpresa la pivot Alessandra de Bari. Con questa vittoria del girone “A” del calcio a 5 femminile, l'ADPC “Don Tonino Bello Molfetta” incontrerà in semifinale il 3 dicembre in trasferta nella partita di andata l'ostica squadra dell'A.S.D. Verdeblù Massafra classificatasi al 2° posto nella fase eliminatoria del girone “B”; la partita di ritorno si svolgerà a Molfetta il 10 dicembre alle ore 11 al PalaPoli di Molfetta. Dopo il colpaccio di Foggia, si spera di superare il doppio turno di semifinale con l'A.S.D. Verdeblù Massafra per poi incontrare in finale sicuramente la F.C. Real Statte (TA) che è 1ª nel girone “B” e che è vincitrice indiscussa da ben tre anni del campionato Regionale e Nazionale FIGC di calcio a 5. Con “perseveranza” di tutto lo staff dirigenziale del settore guidato da presidente Mimmo de Candia e soprattutto dei dirigenti Dott. Donato De Bari, Damiano Manzoni, Mauro Pappagallo, Fiammetta Mazzola, e Mauro Scattarelli, e con l'impegno delle giocatrici che “non si sono mai montate la testa”, dopo appena quattro mesi dalla costituzione di questa squadra, sono ammirevoli e significativi i risultati sin qui ottenuti che fanno ben sperare per il futuro dalla squadra femminile di calcio molfettese, la cui disciplina mancava da 20 anni a Molfetta. Il presidente Mimmo de Candia a tale proposito dichiara: “sia per le finali di coppa Italia che soprattutto del Campionato Unico Regionale FIGC di calcio a 5 che avrà inizio il 14 gennaio 2007, auspico un maggior coinvolgimento intorno alla squadra unica rappresentante del calcio a 5 femminile a rappresentare Molfetta in Puglia e fuori dalla stessa ( è in programma un torneo nazionale tra maggio e giugno 2007 a Bologna) sia dell'Amministrazione Comunale sinora inspiegabilmente assente persino nella presentazione ufficiale della squadra, ed anche delle aziende o attività commerciali che con il loro contributo potrebbero sostenere economicamente la squadra”.
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Gentile redazione, Vi ringrazio della possibilità che date a noi lettori di poter esprimere le nostre idee. Con molto rammarico però Vi chiedo le motivazioni della censura del commento di un altro lettore, che io stesso ho invitato a dire la sua quando confrontandoci ho dedotto che anche egli aveva i miei stessi dubbi. Egli si è subito mostrato scettico nei Vostri confronti e su come, a suo dire, gestite i commenti dei lettori. Posso assicurarVi che non era un commento offensivo. Io l'ho letto e con me l'ha letto gente che opera nel sociale e qualche avvocato che si occupa quotidianamente di queste cose e siamo stati tutti concordi che non era assolutamente offensivo e che si atteneva alle “regole” da Voi richiesto affinché il commento venga pubblicato. Mi auguro si sia trattato di uno spiacevole problema tecnico e scarto a priori l'ipotesi che facciate censura a seconda se le opinioni della gente siano da Voi condivise o no. La libertà di opinione è sacra e la censura sulle diversità di opinioni è morta col fascismo. Tornando all'argomento in questione, vorrei rispondere al Signor Manzoni. Egregio Signor Manzoni, la ringrazio per la sua risposta anche se non le nascondo che avrei gradito l'intervento del presidente in prima persona. Attendevo la risposta del signor Decandia anche perché “conosco” come funzionano le associazioni sportive e non, dove quasi sempre il presidente decide autonomamente per questioni di tempo e di opportunità (e non mi dica: no qui da noi non è così ) lo fanno un po' tutti per snellire la vita associativa. Ripeto che il mio commento è frutto di mie deduzioni che poi coincidono con le opinioni di altri miei amici e conoscenti vari dove alcuni masticano politica, altri sono proprietari di imprese ed attività medio-piccole ed altri ancora che stanno nello sport da sempre. Non riesco (ma potrei anche farmi portavoce di queste persone e quindi dirle non riusciamo) a credere che voi abbiate deciso di dar avviare questa realtà e dovete ancora trovare i fondi per mantenerla in vita (e se così fosse, perdonatemi ma devo dirvi che è una gestione avventata e sconsiderata). Per questi motivi, in città si ha l'impressione che questa vostra ricerca di fondi, possa durare nel tempo. E' molto strano notare le vostre continue richieste di contributi a differenza di tante altre società sportive che esistono da secoli e che affrontano campionati più onerosi del vostro. Inoltre mi rincresce dire che non riesco (anzi non riusciamo) a credere che la scuola calcio serva come serbatoio per la squadra perché l'età da voi richiesta alle aspiranti allieve, non è assolutamente adeguata, per farle partecipare ad attività agonistiche. Se l'obbiettivo, fosse realmente stato quello di inserire nuove ragazze alla squadra, personalmente avrei fatto una locandina dal contenuto diverso (a Molfetta altre società le hanno fatte, quindi potevate anche prendere qualche idea). Preciso al Signor Manzoni che nel mio precedente commento, non ho affermato assolutamente che volete arricchirvi e tanto meno che il Signor Decandia ha fiutato l'affare della scuola calcio femminile a Molfetta. Ho semplicemente chiesto lumi su alcune situazioni che io ed alcuni amici non avevamo chiare. Concludo ponendovi una ulteriore domanda: se promuovete lo sport dal lontano 1982 e quindi è una realtà (come dice il Signor Manzoni) esistente e consolidata, potreste spiegarci a cosa serve tutta questa pubblicità per una cosa che esiste da 24 anni??????????? Grazie per l'eventuale risposta e ribadisco i miei complimenti alla squadra che sta ben figurando. Gentile redazione, Vi invito a rendere pubblico questo mio messaggio perché è nel pieno rispetto delle “regole” da Voi richiesto per la sua diffusione. Grazie.

Faccio i miei più vivi complimenti alla squadra, allo staff tecnico ed a quello dirigenziale. Essendo molfettese sono contento della nascita di questa nuova ed importante realtà sportiva. Sicuramente, come in tutte le cose, verranno momenti duri ma credo che sia le ragazze che l'intero gruppo sia preparato e pronto a reagire. E' un dato indiscusso che sino ad ora queste ragazze ci stanno dando delle soddisfazioni. Ho potuto guardare le loro prestazioni solo 2 volte, ossia al palazzetto di Molfetta ed a quello di Giovinazzo. Sinceramente dico che mi hanno fatto una buona impressione, inoltre le seguo anche tramite i siti on-line ed i giornali locali. Ci sono spesso loro notizie e mi fa piacere anche se spesso i contenuti possono sembrare ripetitivi ossia la concessione del palazzetto, l'assenza dell'amministrazione comunale, la mancanza di sponsor e la forte pubblicità alla scuola calcio costituita. Non capisco alcune cose, quando si crea una realtà del genere, si mette in preventivo che l'amministrazione comunale non sia presente e comunque si cercano soluzioni alternative (personalmente credo e vedo che anche altre realtà sportive molfettesi non hanno politici di grosso calibro alle spalle). Ho visto che come sponsor hanno una importante impresa edile locale ed anche una società che fa capo ai fratelli Matarrese (si proprio loro, Vincenzo ed Antonio), ora mi chiedo a cosa serve ogni volta piangere miseria? Ripeto, il mio non è un voler fare i conti in tasca a nessuno ma credo che non debba esserci tutto questo allarmismo. Ho dedotto da alcuni articoli e da molte locandine che c'è un forte interesse ad avviare la scuola calcio (Molfetta è tappezzata da molti di queste locandine, l'ho letta in un bar vicino al porto, in una pizzeria vicino alla villa comunale, in un bar nei pressi dell'ospedale, al campo Salvemini ecc ecc). Mi chiedo come mai a così breve distanza dalla nascita di questa realtà si pensi già alla scuola calcio (cioè soldi, tanti soldi) e nasce spontanea una domanda, ma gli obbiettivi di questo gruppo quali sono? Si pensa veramente alla squadra oppure qualche persona si vuole servire dim essa per fare l'ennesima scuola calcio e quindi.... La mia non è una polemica ma una riflessione dopo aver visto alcune cose "strane" e dopo aver discusso con alcune persone che appartengono allo scenario politico locale, con alcuni imprenditori medio-piccoli ed anche con altre persone che da una vita stanno nello sport. Gradirei una rispota per mettere a tacere le tante voci che circolano su questa nuova realtà sportiva e sul suo massimo esponente. In attesa sono comunque contento per la squadra che sforna risultati positivi. Forza ragazze. FRANCESCO ALTAMURA

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