MOLFETTA - Non era la sola alla Prima Cala. Un’altra carcassa di tubo nero si è spiaggiata a Cala san Giacomo. Non a vista, bensì ormeggiata sul lato destro verso il cantiere del porto. Purtroppo, non è possibile capire da quanto tempo il lungo serpentone nero sia rimasto in quella posizione: si potrebbero ipotizzare forse 6 mesi di spiaggiamento, nel caso in cui fosse dalla stessa natura di quello rimosso a fine aprile alla
Prima Cala. Non PVC, bensì PE (polietilene), come rilevato a
Quindici dal Nucleo Ambientale del Comando di Polizia Municipale di Molfetta.
A quanto pare, per il tubo nero a Cala san Giacomo non ci sarebbero state segnalazioni. Ma anche in questo caso, come avvenuto per la Prima Cala, potrebbero intervenire i Vigili del Fuoco per tagliarlo e l’Asm per smaltirlo. Quanto i cittadini di Molfetta dovranno aspettare, considerando che con l’arrivo della stagione estiva la spiaggia di Cala san Giacomo sarà metà di alcuni bagnanti? Non sarebbe forse opportuno avviare un’operazione di pulizia di questo tratto di costa, come anche di tutto il litorale molfettese?
Del resto, la zona non sembra essere così pulita e sanificata, come si potrebbe credere. A parte gli scarichi dei liquidi depurati dall’impianto di depurazione di Molfetta (ma, in questo caso, siamo nella vicina località di Torre Calderina, la cui spiaggia è un ricettacolo di rifiuti, sterpaglie, schiume grigie e topi), l’acqua bassa di Cala san Giacomo pare infestata dalla mucillagine. Non certo un buon biglietto da visita.
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