Bufera nel centro destra: l'Udc chiede il rimpasto
MOLFETTA – 30.4.2005
Una nuova scossa di terremoto scuote le fondamenta della Casa delle Libertà a Molfetta. Dopo le liti in Consiglio Comunale legate alle nomine per la Multiservizi, che hanno letteralmente paralizzato la macchina amministrativa, non sembra ricomporsi la frattura fra l'Udc, che ha disertato l'ultima seduta a Palazzo Giovene e il resto della coalizione.
Come già aveva anticipato a QUINDICI due mesi fa, Carmela Minuto vuole la verifica interna, alla quale dovrebbe seguire un rimpasto in giunta per riequilibrare la maggioranza.
Secondo indiscrezioni, anche Alleanza Nazionale scalpita per un nuovo ruolo di forza a Molfetta, soprattutto dopo il successo alle elezioni regionali del 13 aprile e nonostante lo scontro interno fra le correnti di Marmo e Amoruso.
Si defila, per il momento, il Nuovo PSI, che non sembra intenzionato a lasciare la CdL, nonostante il chiaro segnale del voto disgiunto alle regionali.
Nulla osta, dunque, che anche il Garofano batta i pugni per ottenere maggiore visibilità in giunta, soprattutto dopo l'elezione di Franco Visaggio nella massima assise regionale.
Per il momento bocche cucite fra le fila di Forza Italia. Sembra chiaro, comunque, che gli azzurri non vogliano sentir parlare di rimpasto, anche perché oggi rivestono il ruolo di partito-guida del centro destra.
In mezzo c'è il sindaco Tommaso Minervini (nella foto), ostaggio della sua coalizione e ormai sempre meno influente sulle mire espansionistiche dei vari inquilini della Casa delle Libertà e, secondo alcune voci, pronto a passare al centrosinistra proprio nel Nuovo Psi.
La crisi, insomma, è appena cominciata e potrebbe protrarsi per lungo tempo, tanto da influenzare la futura discussione di temi estremamente delicati di tipo urbanistico ed economico.
Per il momento l'opposizione rimane alla finestra, ma è comunque difficile che possa avere qualche influenza a Palazzo Giovene; è più probabile che i partiti dell'Unione si mobilitino soprattutto sul piano politico per proporre un'alternativa al centrodestra.
Vito Piccininni