MOLFETTA - Ormai i giochi sono fatti, mancano solo i dettagli. Segnate la data sul calendario: domenica 11 aprile al PalaPoli è in programma la partita che deciderà il futuro della Virtus e di tutta la Molfetta cestistica.
La vittoria, preziosissima, ottenuta contro Sant’Antimo ha dato agli uomini di coach Azzollini (foto) la matematica certezza del tredicesimo posto al termine della regular season. E’ un traguardo fondamentale quello raggiunto da Malamov e compagni, poiché significa disputare la fase ad orologio in una posizione di vantaggio rispetto ai potentini. I lucani saranno sul parquet del PalaPoli proprio nella prima giornata della fase ad orologio, l’11 aprile, in un vero e proprio spareggio per la permanenza. Disputare questo match delicatissimo tra le mura amiche e davanti al proprio pubblico è ovviamente un particolare da tenere in debito conto. Se poi aggiungiamo che da qui al termine sarà sufficiente vincere quella partita per centrare la salvezza, tutto diventa chiarissimo.
Non è finita: nel caso, drammatico, di sconfitta interna contro Potenza ci potrebbe essere ancora una speranza, vincendo ad Agrigento nell’ultima partita, mentre i lucani saranno contemporaneamente impegnati in casa contro Barcellona o Ostuni.
Spieghiamo come. Intanto domenica c’è ancora un turno di regular season da disputare, con il Molfetta impegnato a Siena, in piena lotta play-off e il Potenza che ospita Matera, squadra con una classifica tranquilla. Ma un derby è sempre un derby, ed un blitz esterno potrebbe lasciare alla squadra della città dei Sassi ancora una speranza play-off. Se al termine delle gare di domenica la classifica dovesse essere invariata, con la Virtus avanti di due punti, forse si avrebbe una doppia chanche di raggiungere la salvezza.
Ovviamente la vittoria con Potenza darebbe la salvezza matematica, ma in caso di sconfitta le due squadre andrebbero a pari punti, con Potenza davanti per gli scontri diretti. L’ultimo turno sarebbe Agrigento – Molfetta e Potenza – Barcellona/Ostuni. In caso di vittoria molfettese, non impossibile, in Sicilia, e sconfitta interna di Potenza contro la capolista, sarebbe salva ancora la Virtus.
Siamo dell’avviso, però, che si debba andare avanti con le proprie forze, battere Potenza e centrare una salvezza che, considerato l’andamento della stagione, sarebbe un traguardo grandissimo.
Intanto sotto la gestione Azzollini la Virtus è imbattuta in casa, e nelle due apparizioni al PalaPoli ha messo in mostra una pallacanestro ordinata, una gestione più equilibrata dei tiri, e una maggior reattività sotto le plance. Specialmente Diego Fessia è migliorato tantissimo in presenza, arrivando a chiudere la gara contro Sant’Antimo con 16 punti, 9 rimbalzi e 5 stoppate: non male. Ed a riprova di ciò che avevamo detto settimana scorsa, l’asse play-pivot Maggi-Fessia, con la prima punta designata Malamov, l’esperienza di Cucinelli, Leo e Teofilo (ormai stabilmente nelle rotazioni) e la freschezza di Gialloreto e Tagliabue, ha fatto la differenza. La pallacanestro è ordine, equilibrio, compattezza. Anche la difesa ha fatto registrare grossi passi in avanti, almeno in casa: Palestrina è stata tenuta a 61, Sant’Antimo a 69. Vediamo se a Siena vi saranno dei miglioramenti anche per quanto riguarda il rendimento esterno. La Virtus vista contro Palestrina e Sant’Antimo ha tutte le carte in regola per raggiungere le tranquille acque della permanenza in A dilettanti. Anche perché sembrano lontani i tempi della freddezza del pubblico e delle piccole e grandi contestazioni. Una ritrovata compattezza e unione d’intenti che non può che fare bene alla squadra.
Chiudiamo facendo i complimenti a coach Azzollini: il traguardo è ancora lontano, ma la sua grinta, la sua abnegazione, le sue capacità sono una garanzia per la buona riuscita dell’impresa. A volte le soluzioni sono più vicine di ciò che appare.
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