BASKET - Coach Carolillo: “Senza pressione addosso, possiamo essere la sorpresa”
MOLFETTA – 7.5.2005
Clima sereno in casa Centro Ford Molfetta dopo la qualificazione alla semifinale di basket ottenuta ai danni del Ceglie. Il punto della situazione è affidato a coach Sergio Carolillo, fiducioso nelle possibilità della sua squadra per la serie di semifinale contro Corato. Un altro derby, l'ennesimo di questa stagione.
Coach Carolillo, primo turno dei play-off superato. Un po' ci speravi…
“Sì, ci speravo sicuramente. L'avevamo detto, prima dell'inizio della serie contro Ceglie, che avevamo di fronte una squadra con cui potevamo tranquillamente giocarcela, su un campo più o meno tranquillo. Credo abbiamo disputato due ottime partite fuori casa, una negativa in casa, ma alla fine devo dire che tutta questa differenza di valori tra noi e loro non si è vista, almeno in questa serie. Siamo tutti felici di aver raggiunto questa semifinale, che giocheremo a carte scoperte, visto che ormai ci conosciamo. Molto dipenderà dall'approccio alla gara, da come scenderemo in campo sin dai primi minuti”.
La serie con Ceglie non ha mai visto rispettato il fattore campo. Dovrebbe farvi ben sperare per la serie con Corato, con l'eventuale bella sempre fuori casa.
“E' chiaro che il fatto di giocare fuori casa può essere un handicap, però è pur vero che nei play-off il fattore campo conta relativamente. Alla fine si può subire l'ambiente, ma in misura molto relativa”.
Gara 2 con Ceglie potrebbe aver rappresentato la svolta, specie a livello psicologico?
“Anche, perché onestamente per 37' eravamo una squadra troppo brutta per essere vera. Purtroppo o per fortuna viviamo di questi momenti, di alti e bassi, che ci consentono di giocare alla pari con tutti ma anche di fare magre figure se non affrontiamo le gare con la dovuta concentrazione. Credo che faremo tesoro dell'errore nell'approccio alla gara interna contro Ceglie, per affrontare Corato in maniera molto più determinata”.
Potrete giocare con meno pressione addosso.
“Noi avevamo l'obiettivo di entrare tra le prime cinque del campionato, un traguardo mancato a causa di vicissitudini varie nella regular season ma raggiunto nei play-off. Quando abbiamo avuto la possibilità di allenarci tutti insieme e di oliare i meccanismi, abbiamo dimostrato cosa valiamo. Ora siamo tra le prime quattro, ed abbiamo rispettato il programma stagionale. E' chiaro che sarebbe un delitto non giocarci fino in fondo le nostre possibilità nei play-off, dopo tanti sacrifici”.
L'invito di coach Carolillo ai tifosi molfettesi a seguire la squadra.
“Ho visto gente che ci ha fermato per strada a chiederci informazioni, abbiamo bisogno del nostro pubblico che sta diventando caldo e affettuoso, poi tocca a noi dare in campo tutto ciò che di meglio abbiamo”.
Il Corato è temibile tra le mura amiche. PalaLosito sempre esaurito ed un roster di grande spessore. Sarà dura vincere lì?
“Certo, partita dura in un ambiente molto caldo ma che mi piace definire molto corretto. Merito alla società coratina e ai suoi tifosi, che in qualsiasi partita gremiscono il palazzetto, ma in maniera molto corretta e sportiva, secondo i principi e i valori dello sport. Forse il rammarico è che una società ed una tifoseria del genere meriterebbero un palasport più grande ed accogliente, più consono ai progetti e agli investimenti della Granoro. Si può giocare con l'animo tranquilli, perché i tifosi coratini sono gente molto ma molto corretta”.
In chiusura non un pronostico ma una previsione: serie da due o tre partite?
“Sì, ci aspettiamo una serie da tre partite, ma noi siamo una squadra strana, dopo la vittoria in gara-1 pensavamo di chiudere in due matches la serie contro Ceglie, peccando di presunzione. Sono serie aperte, e probabilmente serviranno tre partire per stabilire la squadra che accederà alla finale”.
Palla a due domani alle 18, PalaLosito di Corato.
Michele Bruno