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Bari, valorizzare il turismo promuovendo l'integrazione degli immigrati La doppia sfida dell'Irsea e della Provincia di Bari
14 dicembre 2010

BARI - Da domani 18 migranti residenti nel nord barese, disoccupati e senza una pregressa formazione professionale specifica, si potranno fregiare del titolo di operatore turistico e inserirsi nel contesto lavorativo di una regione, la Puglia, dove il turismo rappresenta un settore economico di enorme rilievo.
Questo è il primo importante risultato del Corso di formazione per operatore turistico che l’Irsea (Istituto di ricerche e formazione nel sociale,economico ed ambientale) ha realizzato con l’autorizzazione della Provincia di Bari e il finanziamento del Fondo Sociale Europeo.
Il corso ha permesso di formare 18 migranti (uomini e donne) disoccupati ed in possesso di regolare permesso di soggiorno, residenti nei comuni della Provincia di Bari e nei comuni di Andria, Bisceglie, Trani, Barletta, Canosa di P., Minervino M. e Spinazzola, iscritti nei Centri per l’Impiego.
“Questa iniziativa”, afferma il presidente dell’Irsea Michele Grassi. “Nasce da un’analisi territoriale che evidenzia l’assoluta importanza del comparto turistico per l’economia del Nord- Barese; il territorio - infatti - presenta un considerevole numero di strutture turistico-ricettive in cui lavorano stranieri, a volte non adeguatamente formato.” I migranti hanno svolto 240 ore di formazione suddivise tra lezioni di orientamento linguistico, giuridico-culturale e alfabetizzazione informatica e hanno sviluppato competenza specifiche sul settore turistico del territorio, il servizio bar, il servizio cucina, la gestione della sala e creazione d’impresa. Inoltre hanno tutti avuto la possibilità di svolgere 160 ore di stage presso aziende del territorio: hotel, ristoranti, pizzerie e bar di Molfetta, Bisceglie e Trani.
“Il lavoro di formazione sugli immigrati che l’Irsea sta realizzando già da tempo rappresenta una strategia di sicuro valore che ha il merito di dare risposte concrete alla difficile situazione in cui si trovano gli stranieri a rischio di irregolarità”, afferma Flavio Di Giacomo, responsabile della comunicazione dell’Oim, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni che fa parte del comitato tecnico scientifico del progetto. . “L’immigrazione”, continua Di Giacomo, “può rappresentare una risorsa e un’opportunità di crescita per il paese di accoglienza, e sostenere la formazione professionale di immigrati a rischio di irregolarità può favorire un valido percorso di integrazione”.
Fondamentale, per la riuscita dell’iniziativa, è stato il ruolo svolto dalla Provincia di Bari, che, al fine di sostenere l’inserimento lavorativo e sociale dei migranti, ha messo a disposizione del territorio del nord-barese le risorse finanziarie del Fondo Sociale Europeo. A tal proposito la dottoressa Mary Rina, assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale della Provincia di Bari, osserva come “il progetto si sia rivelato un ottimo intervento nel settore turistico, comparto importante della nostra economia che si avvale anche di personale di nazionalità straniera, spesso privo di competenze tecnico professionali”. "Il ruolo rivestito dalla Provincia”, dichiara inoltre  Rosa Di Pierro, dirigente del Servizio Formazione Professionale della Provincia di Bari, “ha rilevanza strategica nella definizione di interventi di politiche attive della formazione e del lavoro e nella promozione dello sviluppo locale. Gli interventi di questo progetto sono congruenti con gli obiettivi che la Provincia di Bari intende perseguire, quali sviluppare politiche attive del lavoro e della formazione per accompagnare politiche di sviluppo, inclusione e sicurezza del territorio”. La giornata conclusiva del corso, nel corso del quale saranno consegnati gli attestati, si svolgerà domani presso la Sede Irsea in via Oslo, 29/D – Bisceglie dalle ore 13.30 alle ore 18.30 . Per ulteriori informazioni: Flavio Di Giacomo – OIM – Tel. 0644186207 fdigiacomo@iom.int

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