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Azzollini: fatto l'accordo con il Pri In corso anche trattative con singoli candidati o consiglieri
04 giugno 2006

MOLFETTA - . “Un accordo politico l'ho stretto ed è quello con il Partito repubblicano”, lo ha dichiarato a Quindici on line il sen. Antonio Azzollini, candidato sindaco del centro destra al ballottaggio dell'11 e 12 giugno. Mentre l'Unione, che sostiene Lillino di Gioia, nella settimana successiva al primo turno ha cercato contatti con la coalizione che aveva sostenuto Tommaso Minervini, con l'obiettivo di ricomporre il centro sinistra e di riportarlo al governo della città, Azzollini non è stato certo a guardare; anche se dalle urne è uscito con un maggior numero di consensi, si è mosso per aumentare questi e le possibilità di vittoria. “Ho fatto tutto alla luce del sole, in maniera assolutamente trasparente, come è mio solito. Per prima cosa ho riportato alla Casa delle libertà un partito, il Pri, che ne fa organicamente parte a livello nazionale. Non ci sono stati problemi, l'accordo è stato trovato facilmente e prevede anche la condivisione delle cariche di gestione nella futura amministrazione”. Insomma, i repubblicani rompono il legame con Tommaso Minervini, che pure aveva sopportato più di prova negli anni di amministrazione, e si assicurano un assessorato in caso Antonio Azzollini diventi sindaco di Molfetta, rafforzando il centro destra. In città si dice che Azzollini non voglia fermarsi al Pri e abbia in corso altre trattative, cosa che non nega, fattagli la precisa domanda, mentre sul marciapiedi davanti alla sue sede elettorale a Corso Dante arringa il gruppo dei fedelissimi e stringe mani di chi passa a dirgli che lo voterà. “È vero, ho in corso contatti con singoli candidati delle liste di Tommaso Minervini, ma non si tratta di accordi politici, tesi a ristabilire l'organicità della coalizione come per il Pri, ma di alcuni candidati o già sicuri consiglieri che hanno deciso di votare per me, uno è qui”, ed indica Benito Cimillo, secondo dei suffragati nella lista Città per tutti, quella di Tommaso Minervini, per intenderci. Sollecitato, ammette di stare trattando anche con Savero Tammacco, ex assessore di An ed eletto in Consiglio per I Socialisti ed aggiunge: “Anche con altri delle liste di Tommaso Minervini, ma rivelerò tutto quando avrò concluso, cosa che ancora non è”. Gli chiediamo di questa settimana di campagna elettorale, se verrà a sostenerlo qualche esponete nazionale della Casa delle libertà. A dirla tutta, pare che non lo consideri poi così importante, rivela che sì, un contatto con Pierferdinando Casini ci sarebbe, che forse sarà a Molfetta giovedì prossimo, ma aggiunge anche: “Hanno così tanto da fare a Roma che non voglio stare a disturbarli, la mia campagna preferisco farla stando fra la gente”. Infatti, continua a stringere mani, ad accogliere all'orecchio parole sussurrate a bassa voce, a salutare a gran voce chi passa, dando proprio l'impressione che la venuta o no dei big nazionali non lo tocchi più di tanto, la sua maniera di fare politica a Molfetta può farne tranquillamente a meno.
Autore: Lella Salvemini
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