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Azione Giovani ribadisce: La famiglia prima di tutto Indecente buffonata messa in scena sabato scorso al Corso Umberto con la celebrazione di un finto matrimonio omosessuale, alla presenza dell'assessore Magarelli
16 maggio 2007

MOLFETTA - Azione Giovani torna ad affrontare la questione dei DICO per ribadire la sua ferma contrarietà ad ogni forma di riconoscimento per le coppie di fatto. Pubblichiamo, di seguito, il comunicato diffuso dai responsabili locali del movimento giovanile di Alleanza Nazionale che, sabato scorso (in concomitanza con la manifestazione nazionale del Family Day tenutasi a Roma, in Piazza S. Giovanni) ha organizzato un presidio informativo al Corso Umberto, seguito dalla “celebrazione” fittizia di un matrimonio omosessuale: “In merito alla manifestazione di sabato 12 maggio, tenutasi al Corso Umberto, contro il disegno di legge sui DICO, la comunità militante di AZIONE GIOVANI & AZIONE STUDENTESCA MOLFETTA è rimasta felicemente sorpresa della straordinaria partecipazione della cittadinanza molfettese! Difatti, dopo la simpatica simulazione di “matrimonio”, numerosi sono stati i cittadini che incuriositi dal volantino distribuito dai giovani di destra, hanno firmato la petizione popolare sull'abolizione del disegno di legge sui DICO ed a sostegno della FAMIGLIA. Sono state raccolte, infatti, più di 300 firme in poco più di un'ora, a dimostrazione di quanto il tema Famiglia è sentito nelle coscienze dei molfettesi e di quanto è forte l'opposizione al provvedimento governativo denominato Dico! Pur non volendo negare la presenza, anche nella nostra città, di gente favorevole alle unioni di fatto, riteniamo che le molte firme raccolte smentiscano, in modo inequivocabile, quanti sostengono l'esistenza di un sentire comune della cittadinanza favorevole alle unioni di fatto e al provvedimento governativo summenzionato. Coscienti dell'importanza di tale iniziativa, continueremo a raccogliere firme ogni giovedì e venerdì, dalle 20 in poi, presso la sede del circolo territoriale di ALLEANZA NAZIONALE sita in “Corso Dante n°48”. Certi della partecipazione dei molfettesi, ringraziamo i firmatari e gli rassicuriamo, in quanto certi che l'osceno disegno di legge non approderà mai in Parlamento, dato che gli stessi onorevoli e senatori del centro-sinistra hanno sfilato in piazza a Roma, insieme a chi, donne uomini e bambini, urlava a gran voce che la FAMIGLIA NON SI TOCCA”. Fin qui il comunicato stampa di Azione Giovani. Noi, però, pur nel rispetto di tutte le opinioni su un tema così delicato come quello della famiglia (che dovrebbe essere al di fuori di ogni sciocca strumentalizzazione politica o, peggio ancora, partitica), non possiamo esimerci dal sottolineare come quella che i giovani militanti di destra hanno definito una “simpatica simulazione di matrimonio” per una coppia omosessuale, sia stata, in realtà, una squallida buffonata, inscenata da chi dimostra nei fatti di non concepire e accettare la diversità. Il passo tra queste forme di vera e propria intolleranza, e le scritte di stampo nazi-fascista che da qualche tempo imbrattano i muri della nostra città è davvero breve. Ma quel che è più grave è il fatto che l'indecente sceneggiata messa in atto dai militanti di AG (nell'imbarazzo e nell'indifferenza dei passanti...altro che “numerosi cittadini incuriositi”) non si è limitata ad essere una discutibile iniziativa goliardica di una manciata di ragazzi più o meno consapevoli di quel che stavano facendo, ma ha coinvolto anche un assessore del nostro Comune, Mauro Magarelli (nella foto) che, munito addirittura di fascia tricolore, si è prestato a “recitare” (quasi fosse in un avanspettacolo di serie B) una parte che davvero non gli fa onore, ben conoscendo la sua elevata statura morale ed il suo profondo senso delle istituzioni. Una caduta di stile che non ci saremmo mai aspettati da una persona (prima ancora che un politico) che abbiamo sempre avuto modo di apprezzare (pur nella diversità di opinioni) per il suo rigore e la sua correttezza. Noi riteniamo che il recupero del senso civico in questa città passi necessariamente dai comportamenti della sua classe dirigente e, in questa circostanza, l'assessore Magarelli (che, lo ricordiamo, è un rappresentante dei cittadini. Di tutti i cittadini, anche quelli omosessuali. O no?) non ha davvero reso un buon servigio all'opera di “normalizzazione” del confronto politico e civile che tutti dicono (a parole) di voler avviare. Per questo ci sembra doveroso, in questa fase, richiamare tutti (ma in particolar modo assessori e rappresentanti del popolo) ad un maggiore rispetto per le istituzioni ed a comportamenti più sobri e responsabili. Se la politica (in questa città e nel Paese) ha la pretesa di tornare ad essere credibile, deve necessariamente abbandonare certi “eccessi” che minano alla base il suo prestigio.
Autore: Giulio Calvani
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"Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica; rendersi conto (questa è una delle gioie della vita), rendersi conto che nessuno di noi nel mondo non è solo, non è solo che siamo in più, che siamo parte, parte di un tutto, un tutto nei limiti dell'Italia e del mondo. Ora io ho poco altro da dirvi. In questa Costituzione c'è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane... E quando io leggo nell'art. 2: "l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale"; o quando leggo nell'art. 11: "L'Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli", la patria italiana in mezzo alle altre patrie... ma questo è Mazzini! questa è la voce di Mazzini! O quando io leggo nell'art. 8:"Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge", ma questo è Cavour! O quando io leggo nell'art. 5: "La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali", ma questo è Cattaneo! O quando nell'art. 52 io leggo a proposito delle forze armate: "l'ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica", esercito di popoli, ma questo è Garibaldi! E quando leggo nell'art. 27: "Non è ammessa la pena di morte", ma questo è Beccaria! Grandi voci lontane, grandi nomi lontani... Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, cha hanno dato la vita perché libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, è un testamento, è un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione." Dal discorso di Piero Calamandrei agli studenti milanesi (1955)

Sono numerose, ormai, le esternazioni di questi giovani che, forse, scambiano il senso del parlare con quello dello “scrivere”. Come disse Quenau: “è più libero colui che scrive osservando regole che conosce, di colui che scrive quello che gli passa per la testa osservando regole che non conosce”. Innanzitutto “la petizione sull'abolizione del disegno di legge sui DICO”… credo, sarà utile far rivedere e riscrivere i prossimi comunicati che si propongono alla diffusione da qualche correttore di bozze (mestiere in via di estinzione ma tanto utile… conosco una cooperativa qualificata che organizza a Bari corsi di formazione specifici). In secondo luogo l'adesione libera di un Assessore alla manifestazione. Immagino un caso di sostegno al contenuto visuale delle metafore che sono state usate per descrivere la propria posizione, ergo “la simpatica simulazione di matrimonio”. A questo proposito esistono due processi: quello che dalla parola giunge all'immagine (avviene per es. durante la lettura) e quello che dall'immagine giunge alla parola. Per Dante c'è una specie di sorgente luminosa che sta in cielo e trasmette delle immagini ideali formate, o secondo la logica intrinseca del mondo immaginario, o secondo il volere di Dio. Cosa sarà accaduto in questa occasione? In terzo luogo l'enorme approssimazione statistica, sotto il duplice profilo quantistico e qualitativo, dell'espressione: “le molte firme raccolte (300 vero?) smentiscono, in modo inequivocabile (?!?), quanti sostengono l'esistenza di un sentire comune della cittadinanza (a quale ci si riferisce?) favorevole alle unioni di fatto…”; credo che prima di parlare di razzismo si debba stigmatizzare l'ignoranza metodologica. Infine, perché non riflettere sulle problematiche e sulle criticità evidenti nella nostra città… mi duole ripeterlo ma, secondo il mio modesto parere, è necessario; il dibattito e la rete di connessioni che quindici on line agita tra i fatti delle news, le persone e le cose che avvengono, rappresenta un ottimo metodo di conoscenza e approfondimento. “Dulcis in fundo”: “Così, a cavallo del nostro secchio, ci affacceremo al nuovo millennio, senza sperare di trovarvi nulla di più di quello che saremo capaci di portarvi” (Italo Calvino, Lezioni americane, 1985)

Ragazzi, ve bene, basta così, su! Ormai l'abbiamo capito: forse i ragazzi di A.G. hanno un attimino esagerato con questa messa in scena (forse perchè dimenticano che il d.d.l. sui DICO non prevede il matrimonio tra persone dello stesso sesso ma garantisce il diritto di scegliere di non contrarre matrimonio e non mina affatto la tanto decantata "famiglia tradizionale") e sicuramente l'assessore Magarelli poteva evitare di parteciparvi, ma, diciamoci la verità, non è poi così importante. Ha ragione il sig. Gaetano de Pinto a dichiararsi allibito per tanto clamore. Mi chiedo se non sia davvero possibile avviare un sereno ed educato dibattito, perchè no anche sul tema DICO, con un pacifico e corretto scambio di opinioni, senza necessariamente offendere il contradditore o andare a scavare nel passato storico e culturale di ognuno di noi o del partito cui fa capo o peggio ancora dei cd. padri costituenti. Non credo sia necessario nemmeno spalmare la nostra piccola cultura (ricca di autorevoli citazioni) come fosse marmellata. Occorre solo un minimo di rispetto. Poi, mi chiedo, perchè non pensiamo, soprattutto noi giovani (io ha 27 anni e molti degli amici che partecipano al forum sono più o meno miei coetanei), di impegnarci tutti insieme, a prescindere dal partito di appartenenza (mamma mia che cosa ho detto!!!), su temi assolutamente comuni? Penso alla cultura, alle politiche giovanili, alla sicurezza nella città e così via. Ragazzi non ci dimentichiamo che, prima o poi, Molfetta (e non solo) sarà "nostra". E allora, basta con queste polemiche inutili e questo insultarsi gratuito e pensiamo seriamente di lavorare tutti insieme, pur nel sacrosanto rispetto della diversità di opinioni e delle scelte ed idee politiche. Se vogliamo, possiamo provare a cambiare le cose. Io ci credo! Scusate la lungaggine e lo sfogo.



Caro Patimo, rimango sempre più allibito dopo questo articolo e relativi commenti. A parte i sermioni dei 40enni comunistoidi e dei ragazzetti rifondaroli, sono esterefatto dal fatto che non ci sonpo commenti che attaccano quello che ho detto. Ho nominato i preti, ho nominato i pedofili, ho nominato addirittura un partito ma niente. Ho citato finanche un'intervista da poter vedere, ma niente. Addirittura qualcuno mi ha dato ragione. MA CHE SUCCEDE PATIMO, MI STAI RUBANDO LA SCENA? OPPURE PIU' SEMPLICEMENTE I COMUNISTI QUANDO SANNO DI AVER TORTO TACCIONO E CERCANO DI NASCONDERE LE PROPRIE VERGOGNE CERCANDO DI PARLARNE DI MENO? Patimo aiutami tu a capire. A parte l'ironia, non ha risposto nessuno al mio invito come mai? Eppure siete sempre cosi pronti... La verità fa male... ma siccome mi sono un po scocciato di questi intellettuali che tutto sanno e che nulla valgono, a breve diffonderò l'intervista di cui parlavo ai giornali locali e spero che una volta per tutte qualcuno taccia. Gli ipocriti non stanno a destra ma da un'altra parte. Persone che hanno cantato faccetta nera che oggi si fingono paladini della resistenza, persone che gridavano a morte i comunisti che oggi guidano RC. Mi fate schifo voi, in risposta a quella santa ragazza che diceva di vergognarci. Vergognarci di cosa? E tu La Grasta mi meraviglio di te. Chiedere scusa di che? E' stato offeso qualcuno? NEssuno dei rappresentanti della sinistra ha chiesto scusa per il comportamento del primo maggio. E anche qui niente risposte.... Che fine hanno fatto i vostri torpiloqui logorroici in cui nominate a valanga tutti gli autori da quelli classici ai contemporanei??? Dai non siate timidi compagneros e ricordate che STALIN AMMAZZAVA I GAY (E NON SOLO) COME HITLER. LO FACEVANO ANCHE I COMUNISTI CINESI ECC. ECC.


Sono al quanto alibito dal fatto che un comunicato stampa sia commentato in questo modo da un giornale che dovrebbe limitarsi a diffondere il comunicato come da sempre fa. Ma meglio cosi, vuol dire che stiamo diventando importanti... Io non so se avete letto la prima pagina di liberazione del giorno della manifestazione a Roma, in cui si diceva che la FAMIGLIA TRADIZIONALE FA TERRORISMO... o la prima pagina del MANIFESTO in cui c'era una vignetta che alludeva alla pseudo-pedofilia dei preti... e altro ancora. Non sto qui a raccontare i vari BERLUSCONI-MAFIOSO, BERLUSCONI MANDANTE DELLE STRAGI MAFIOSE, FASCISTI AL ROGO, PRETI BAS...DI, ECC. ECC. Ci si scandalizza per un atto che definirei di satira, ma è normale gridare 10 100 1000 nassirya. Si grida allo scandalo per una messa in scena e invece è sintomo di democrazia andare in giro mezzi nudi, senza un minimo di pudore e con cartelli che offendono chi non la pensa allo stesso modo, in manifestazioni come i GAY PRIDE. Nessuno ha gridato allo scandalo, quando dal palco del primo maggio il pseudo presentatore ha gridato da un palco pubblico che i vescovi italiani fanno terrorismo. Be io mi chiedo cosa è la democrazia per voi. Forse per voi essere democratici significa essere di sinistra? O forse si è democratici se si è a favore degli spinelli liberi dell'anarchia familiare e morale e si è tiranni o antidemocratici se la si pensa diversamente? Se siete democratici, accettate voi gli altri che non la pensano come voi. Non voglio aggiungere altro sui preti pedofili: dico solo che le pecore nere ci sono in tutte le buone famiglie. Io considero buona famiglia anche Rifondazione Comunista... ma chi ha dichiarato in una pubblica intervista (per chi vuole saperne di piu e vedere l'intervista di cui parlo mi contatti e darò l'indirizzo pubblico da cui reperirla)di essere a favore DI UN AMORE LIBERO TRA UNA RAGAZZINA (ANCHE PICCOLA) E UN UOMO, NON E' UN PRETE, MA UN UOMO CHE COME DITE VOI RAPPRESENTA LA COLLETTIVITA'.Non ho fatto nomi per non creare alibi alla censura, visto che qualcuno ama fare questo in nome della democrazia che tanto paventa e che in pratica non sa neanche cosa sia. Cari amici di quindici, buon lavoro come sempre e agli amici di sinistra che tanto si scandalizzano per una scenetta, vi rimando a vedere l'intervista: di certo non sarà divertente, ma almeno qualcuno capirà chi sono i personaggi pubblici seri e chi sono i personaggi che per lo meno non dovrebbero essere pubblici. Grazie e aspetto i vostri ridicoli commenti, specie quelli dei post-fascisti, ex Missini, ex FRONTE DELLA GIOVENTU che oggi cantano bella ciao e che fanno i segretari di partito.....

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