Aviaria: allerta della Polizia Provinciale, attivato numero per segnalazioni
BARI – 15.2.2006
Il recente allarme scaturito dalla presenza in Puglia di fauna acquatica selvatica colpita dal virus H5N1 ha indotto la Provincia di Bari ad assumere ogni misura necessaria per controllare il fenomeno sul territorio provinciale al fine di ridurre e/o eliminare eventuali rischi di contagio.
Il presidente della Provincia Vincenzo Divella e l'assessore alla Polizia Provinciale e Protezione Civile Nicola Pace hanno dato disposizioni affinché il Corpo di Polizia provinciale si attivasse da subito in tale direzione.
Ieri si è proceduto alla distribuzione degli indumenti protettivi e degli appositi Kit (scarpe, copriscarpe, guanti, mascherine, tute monouso) a tutti gli agenti di Polizia provinciale e, agli stessi, è stato disposto di prestare particolare attenzione nel controllo e vigilanza di quelle aree particolarmente adatte ad ospitare fauna acquatica selvatica in via di migrazione.
Alla pari di quanto già diramato dalle autorità sanitarie nazionali e regionali, si ritiene di fare un appello a tutta la popolazione affinché siano immediatamente segnalate alle autorità sanitarie o preposte al controllo, tra cui la Polizia provinciale, (Tel. 080-5412653 attivo tutti i giorni dalle 08.00 alle 20.00) ogni eventuale caso relativo ad animali acquatici in condizioni di apparente sofferenza o morti.
Sarà cura del personale specializzato occuparsi del caso coinvolgendo l'istituto zooprofilattico di Putignano o di Foggia per le successive analisi.
Sull'emergenza aviaria è intervenuto anche il presidente del gruppo dei Verdi alla Re gione, Domenico Lo melo: “Principio di precauzione e prevenzione a trecentosessanta gradi: queste le parole d'ordine per intervenire nei confronti dell'influenza aviaria, questo perché gli scenari di possibili epidemie offrono variabili difficilmente prevedibili. I 762 chilometri di costa pugliese vanno attentamente monitorati e per fare questo è opportuno rivolgersi alle associazioni di birdwatchers che conoscono le specie, i periodi di migrazione e le località più frequentate dalla fauna che non riguardano solo le oasi.
Opportuno verificare le misure di prevenzione sino ad oggi adottate poiché a quanto riporta la cronaca queste non sono state sufficienti a motivare coloro che per primi hanno osservato i cigni in difficoltà, consapevoli che l'influenza aviaria colpisce anche specie meno vistose dei cigni e che comprendono specie che sino a dieci giorni fa erano oggetto di caccia: ricordiamo che il cacciatore ha l'abitudine di eviscerare gli animali abbattuti.
Immediata sospensione della caccia e repressione del bracconaggio: l'attività venatoria prosegue per tutto l'anno nelle zone di addestramento cani dove si spara a fauna riprodotta in batteria (quaglia, fagiano,starna) ed anche nelle aziende agri-turistico-venatorie dove si abbattono anche (germano,fagiano, pernice rossa, coturnice). Impossibile ipotizzare alcuna deroga sulla sospensione dell'attività venatoria: una misura di prevenzione che avevamo già richiesto e sulla cui opportunità i recenti avvenimenti ci danno ragione”.