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Auto caduta nelle acque del porto di Molfetta, non era un incidente, ma un tentato omicidio L'uomo di 78 anni avrebbe tentato di uccidere la moglie e forse suicidarsi dirigendo volontariamente la sua Fiat Punto in mare
14 settembre 2017

MOLFETTA – Non una coppia in vena di effusioni sul ciglio della banchina del porto di Molfetta all’interno di una Fiat Punto che finisce involontariamente in mare, né un guasto ai freni che ha portato l’auto in mare, ma un presunto tentato omicidio, con probabile suicidio, visto che anche l’uomo ha rischiato anch'egli di annegare.

E’ questa l’ipotesi investigativa su cui starebbero lavorando i carabinieri che hanno arrestato un uomo di 78 anni che, per motivi di gelosia, avrebbe tentato di uccidere la moglie di 51 anni (entrambi di Molfetta) dirigendo volontariamente la vettura verso il mare sul molo S. Michele.

Poi, grazie all’intervento dei marittimi di un peschereccio vicino, e degli uomini della capitaneria, i due coniugi sono stati salvati e portati al pronto soccorso in stato di choc. A risolvere il giallo è stato l’esame del filmato delle telecamere di sicurezza che hanno mostrato come l’auto fosse stata diretta intenzionalmente in mare, mentre la donna si dibatteva al suo interno per impedire all’uomo di portare a termine il suo gesto folle, tentando anche di aprire lo sportello della Punto. Anche alcuni testimoni avrebbero affermato di aver assistito ad una violenta lite fra i due coniugi, prima che la vettura finisse in mare.

Oltre alle telecamere, anche la signora, nel corso dell’interrogatorio, avrebbe confermato questa ipotesi, per cui per l’uomo sono scattate le manette e la detenzione.

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