“Attenti alla criminalità organizzata”. Intervista al prefetto di Bari, Antonella Bellomo. Lungomare fantasma e sporcizia dilagante sul mensile “Quindici” in edicola a Molfetta
MOLFETTA – “Un pericolo da scongiurare: l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia sana”, è il monito del prefetto di Bari, Antonella Bellomo che il 1° settembre è andata in pensione e che ha concesso al mensile “Quindici” di Molfetta un’intervista che è anche un bilancio della sua attività.
Il numero in edicola da alcuni giorni, è ricco anche di altri argomenti di politica: l’atteso editoriale del direttore Felice de Sanctis, “Una città senza qualità è una città senza futuro”. Il problema del lungomare, progetto fantasma e inutile. Dalla spiaggia cittadina al deposito di materiale di dragaggio.
Non mancano le reazioni politiche all’assestamento di bilancio approvato dal consiglio comunale: L’eccesso di protagonismo del sindaco in una città in degrado anche culturale. Il sindaco-ragioniere chiuso in ufficio non vede e non capisce la città (Felice Spaccavento); La verità nascosta del sindaco sull’ospedale di Molfetta (Giovanni Infante). Delictus et… castigus è il titolo della rubrica ironica “Scherziamoci su” di Pietro Capurso. L’ex sindaco Paola Natalicchio torna a parlare della sua esperienza politica dopo anni di silenzio: “la rivendico con orgoglio”.
La vignetta del nostro Michelangelo Manente è dedicata all’ostello dell’accoglienza, con un extracomunitario che dice: “A Molfetta nessuno è straniero, tranne lui”, il sindaco Tommaso Minervini che non conosce la città.
Intanto in città i topi ballano in attesa del pifferaio. Ma è terminato dopo tre anni il cantiere perenne di Piazza Cappuccini (“Manco la Sagrada Familia”, recita uno striscione di protesta) che il sindaco si è vergognato anche di inaugurare. Un dato certo: è stato uno spreco di denaro pubblico, come dice anche il consigliere di Rifondazione comunista Giovanni Infante.
Torre Calderina è stata restaurata, dopo 3 anni di lavori, ma, com’è tradizione dell’amministrazione Minervini, resta chiusa al pubblico anche perché le strade per raggiungerla sono inaccessibili: cantieri perenni e lavori a metà. A Torre Calderina è dedicata anche la bella copertina di Mauro Germinario che, come foto del mese, ha scelto lo sbarco della Madonna dei Martiri.
Ma anche l’estate molfettese è stato un fallimento totale: un’accozzaglia di eventi, come dice l’attore e regista Francesco Tammacco. Una conferma viene da “Rinascere”: La cultura a Molfetta non va in scena. Tra improvvisazione e incompetenza. “L’assessore al ramo (Giacomo Rossiello) capisca almeno la differenza tra cultura e intrattenimento” dice il consigliere comunale dell’opposizione di sinistra Felice Spaccavento. Del resto, da sempre la destra, casa dell’assessore, non conosce il significato di “cultura”: non appartiene al loro Dna, come stanno dimostrando anche il Meloni e il ministro Sangiuliano che giudica i libri senza leggerli.
Non mancano le recensioni di avvenimenti culturali: Burqa Queen, storie dei donne coraggiose nel regime dei talebani di Beatrice Trogu; La Babelbar di Pasquale Gallo, romanzo sulla Shoah di Puglia, a cura di Gianni Antonio Palumbo che ci parla anche della mostra di Natale Addamiano alla Galleria 54 e della Rassegna “Tracce” alla Sala dei Templari e per il teatro, la Rassegna “Sotto il cielo dei miti” del Teatrermitage (Beatrice Trogu). Mons. Pietro Amato presiede a Roma l’importante concelebrazione della S. Messa nella Chiesa Rettoria Santo Spirito dei Napoletani.
Nelle pagine della cultura Marco Ignazio de Santis ci parla di Gaetano Salvemini, nel centenario della nascita dello storico antifascista molfettese e dell’incidente italo-greco del 1923, mentre Corrado Pappagallo racconta il sequestro della chiesa della Madonna dei Martiri nel 1667; Zaccaria Gallo in un bell’articolo “Torna l’autunno” dice “no” ai seminatori di odio, mentre Marisa Carabellese racconta il suo viaggio a Berlino. Ignazio Pansini ci propone il ricordo dei velieri dimenticati di fine Ottocento. Infine la rubrica “Pensieri e parole” di Cosmo Damiano Pappagallo.
Paola Natalicchio, invece, scrive sulla scrittrice scomparsa Michela Murgia e sul “caso Molfetta”.
Non sono mancati i concerti a Molfetta: da quello di Gegè Telesforo per la Fondazione Valente (Beatrice Trogu) a quelli dell’Orchestra Filarmonica Pugliese e dell’Alter Chorus da “Cavalleria Rusticana” al galà lirico con musiche di Verdi e Puccini (Paolo Gadaleta).
Il Maestro Riccardo Muti a Conversano ricorda la sua passione per le bande musicali, in occasione dell’approvazione della legge regionale sulla loro valorizzazione. Pubblichiamo anche l’articolo di Felice de Sanctis apparso sulla prima pagina della Gazzetta del Mezzogiorno del 24.3.2005 “La magia del piano piano" e la banda di Molfetta.
Infine per lo sport, i nuovi successi della squadra equestre di Caterina Minervini alle Poniadi di Arezzo.
In conclusione un comunicato e un appello ai Lettori: dal prossimo mese di ottobre verranno sospese le copie omaggio, i costi della carta sono lievitati ed è necessario fare una politica di risparmio. Del resto acquistare in edicola o abbonarsi a “Quindici” rappresenta un modo per sostenere la stampa locale, visto che gli imprenditori di Molfetta (tranne lodevoli eccezioni, che ringraziamo per il loro contributo) ignorano il territorio e non investono in cultura (oltre alla mancanza della cosiddetta cultura di impresa).
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