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Assunzioni comunali e concorsi: Quindici interroga l'amministrazione
15 aprile 2011

Assunti lo scorso dicembre 15 nuovi dipendenti comunali, dopo una rapida selezione pubblica bandita dal Comune di Molfetta, cui hanno partecipato circa 800 concorrenti. Aggiunti altri 28 lavoratori socialmente utili, immessi in ruolo dopo 15 anni di incertezze e promesse. Assunzioni fi ssate dal «Programma dei fabbisogni di personale del triennio 2010-2012» (delibere GC n.104/10 e 318/10), che stabilizza 30 Lsu comunali, 15 collaboratori coordinati e continuativi con selezione pubbliche e 16 immissioni con selezioni interne per progressione verticale nel 2010 (immissioni rimandate), 7 agenti di P.M. con selezione pubblica e altre 7 immissioni interne al Comune nel 2011, come anche nel 2012, quando si è programmata l’assunzione di 7 dipendenti con procedura selettiva pubblica nei ruoli di istruttore tecnico, assistente sociale, istruttore direttivoamministrativo. Quasi 500mila euro aggiuntivi sulle casse comunali, ma «immediatamente sostenibili dall’amministrazione», come dichiarato dal sindaco Antonio Azzollini, nella conferenza del 29 dicembre 2010. Infatti, secondo la delibera GC n.104, con le 26 cessazioni dal servizio del biennio 2008-09 il Comune di Molfetta ha risparmiato quasi 600mila euro. Così, si passa dai 660mila euro attuali a 1,1milioni di euro. Alcuni concorrenti (provenienti da tutta la Puglia) hanno segnalato modalità non proprio limpide nella realizzazione dei concorsi. Malumori e testimonianze raccolte da Quindici: ritardi vistosi nell’appello, attese infi nite, procedure tutte “comunali”, test uguali per tutti da fotocopiare al momento, proteste e propositi di chiamare carabinieri e fi nanza. Insomma, delle polveriere. Che c’è di vero? Giriamo le domande all’amministrazione comunale, per fare chiarezza. Si è trattato di concorsi-farsa, espletati per assumere personale già individuato? Se così fosse, non sarebbe stato più corretto assumerli direttamente, senza nessuna evidenza pubblica. Perché lunghe attese nell’inizio degli esami? Perché test tutti uguali e fotocopiati al momento? Perché i codici identifi cativi non sono stati consegnati all’appello iniziale? Non sarebbe stato meglio affi dare la gestione del concorso a un’azienda esterna, specializzata, per garantire maggiore trasparenza ed evitare gli inevitabili sospetti che fossero state già confezionate le modalità del concorso? Sicuramente si è trattato solo di cattiva organizzazione. Attendiamo le risposte.

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