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Associazioni consumatori in favore della libertà di apertura dei negozi
18 dicembre 2005

BARI – 18.12.2005 L'Osservatorio Regionale del Commercio è chiamato domani a pronunciarsi su punti di grande interesse per i consumatori ovvero la chiusura domenicale degli esercizi commerciali (nella foto, l'interno di Molfetta Outlet). Sei associazioni dei consumatoti (Federconsumatori, Adoc, Adiconsum, Confconsumatori, Codacons, Movimento Consumatori) hanno delegato l'avv. Domenico Romito nella sua qualità di rappresentante dei consumatori nell'ambito dell'Osservatorio, al fine di sostenere la posizione dei consumatori in favore piena attuazione della riforma del commercio e la modifica della normativa. In particolare le associazioni nell'auspicare un percorso rapido in seno al Consiglio Regionale della legge regionale per i consumatori attesa da oltre 15 anni sostengono la necessità di una nuova regolamentazione che RIBALTI l'attuale situazione del mercato regionale in favore della totale libertà di apertura degli esercizi commerciali. L'orario di apertura degli esercizi e la loro apertura domenicale, su base ovviamente volontaria, è difesa dai consumatori in quanto consente loro di poter effettuare acquisti altrimenti impossibili. Gli attuali orari, ottocenteschi ed anacronistici, non tengono in alcuna considerazione delle nuove esigenze lavorative dei consumatori. Deroghe a questo principio generale di libertà vanno concordate in ambito regionale e non comunale tra le associazioni di categoria maggiormente rappresentative oltre che dei commercianti e lavoratori anche dei consumatori oggi incredibilmente esclusi dalla legge regionale. Ma, in difetto di decisioni condivise non vi può essere la paralisi bensì un intervento da parte della Regione e non dei sindaci. Non si condivide infatti l'attuale impostazione che demanda ai sindaci l'apertura di strutture con incidenza ultra comunale come gli ipermercati. Le associazioni dei consumatori auspicano inoltre: a) più controlli su trasparenza dei prezzi, provenienza e importazione dei prodotti (deboli come il recente caso del grano inquinato dimostra) b) incentivi in favore dei contratti di lavoro week end per i piccoli esercizi per facilitare le aperture domenicali anche da parte dei piccoli esercizi c) liberalizzazione delle vendite promozionali e dei saldi anche in favore dei piccoli esercizi commerciali oggi svantaggiati nell'attività promozionale da disposizioni troppo restrittive che peraltro vengono sistematicamente aggirate. d) regole chiare per presentazione dei prezzi e degli orari di apertura (esterni e con caratteri di stampa chiari e leggibili per tutti i consumatori etc) e) incentivi in favore della pubblicità comparativa su prezzi e qualità. Leonardo de Sanctis
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