Associazione “Con don Tonino Bello per la solidarietà”, mostra di beneficenza a Molfetta
MOLFETTA - “Se un volto non è rivolto verso l’altro, non è più un volto” è una frase di don Tonino che l’Associazione “Con don Tonino Bello per la solidarietà”, sita in via Bari 9, ha fatto propria, rendendola il leitmotiv della mostra di beneficenza, inaugurata domenica 14 dicembre. La preghiera di sensibilizzazione che i membri rivolgono a tutti è una sola, quella di collocare su ogni porta di casa un dietro porta o un vitrage, frutto dell’incontro di mani operose e culture diverse, per tradurre il messaggio di don Tonino in aiuti concreti.
L’accoppiata felice è composta dalla professoressa Francesca Altamura De Gennaro, (nella foto con il vescovo mons. Martella, Anna Lunanova e il prof. Azzollini) che ama definirsi la prima col grembiule e la professoressa Anna Lunanova, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione. Il ricavato delle donazioni andrà alle fondazioni istituite da don Tonino: alla CASA dei tossicodipendenti di Ruvo, alla Casa di Accoglienza don Tonino Bello di Molfetta (Caritas) e ad Alessano. La Presidente invita a riscoprire l’accoglienza dell’altro, spalancare le porte ad ogni persona che incontriamo sul nostro cammino, poi spiega che tutti i membri dell’Associazione, chiamata affettuosamente “la Casa di don Tonino”, sono volontari impegnati anche in altri campi, ma che si rendono disponibili sempre. “Da noi si praticano le più varie forme artistiche: a partire dalla scuola dei fiori di carta, quella dei coralli, fino ai merletti e ai pizzi di una volta, l’artigianato delle nonne. Il sabato invece c’è la scuola di pittura su stoffa e su vetro. La nostra scuola accoglie tutte le confessioni, senza distinzioni. Bisogna sapere che la nostra più grande collaboratrice è Liliana, che noi chiamiamo Lilli, lei è una ragazza rumena che pur dedicandosi al suo lavoro, spende tutto il suo tempo libero nell’Associazione”.
Il presepe realizzato all’ingresso della mostra è stato realizzato con pezzi di valore donati all’Associazione dal genero di una socia, Francesca Carabellese, ormai scomparsa, e personaggi donati dalla stessa Presidente. L’allestimento è stato affidato a Sergio Favuzzi, un noto cartapestaio il cui talento non viene ancora valorizzato come merita. L’ex Preside della scuola media “G. Pascoli”, il prof. Matteo Azzollini, curatore della parte culturale dell’Associazione, ha voluto leggere un articolo a difesa della tradizione del presepe, che oggi si vuole cancellare dalle scuole in nome del rispetto verso gli altri credo religiosi. Ma quale simbolo di integrazione è più forte del presepe? Dove persino la location, Betlemme, riproduce un paesaggio tipicamente orientale, dove uno dei Magi ha la carnagione scura? Dove si celebra una nascita, una famiglia che si apre ai visitatori, chiunque essi siano, pastori o re?
All’inaugurazione hanno preso parte anche il Vescovo Mons. Luigi Martella, il Vicesindaco Bepi Maralfa, e l’Assessore alla cultura e alle pari opportunità Betta Mongelli, in più i presenti hanno potuto ascoltare le note tipiche degli zampognari, intervenuti per l’occasione.
Quest’Associazione non è solo esempio di attenzione alle problematiche degli altri e di disponibilità, ma anche di preghiera: ogni anno infatti, il consiglio di amministrazione si ritrova sulla tomba di don Tonino, nel cimitero di Alessano, tra canti, preghiere e danze in onore del caro Vescovo.
Sebbene, come informa la Presidente, l’Associazione si stia allargando a vista d’occhio, i bisognosi necessitano sempre di aiuto, accoglienza, di una porta aperta, una mano protesa e ognuno nel suo piccolo, può donare acquistando un dietro porta, che non solo abbellirà l’uscio di una casa, ma avrà fornito sostegno a qualcun’altro. Perché come diceva don Tonino, la bellezza salverà il mondo.
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