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Assegnate le borse di studio dell’Opera Pia A neodiplomati meritevoli e bisognosi
15 gennaio 2002

Giovedì 29 dicembre, presso l’ Istituto Gagliardi Gadaleta, sede dell’ “Opera pia Monte di Pietà Spedale e Confidenze”, si è svolta la 4° manifestazione per l’assegnazione di borse di studio organizzata da tale ente. “E’ da tre anni – dice il dott. Mauro Nisio, attuale presidente del Consiglio di amministrazione dell’ Opera - che concediamo cinque borse di studio in denaro ad altrettanti neodiplomati meritevoli e bisognosi, perché vogliamo consentire, a chi non potesse, di continuare gli studi per meglio porsi al servizio della società”. Presente alla manifestazione l’ass. Mauro Brattoli, che ha espresso la riconoscenza dell’amministrazione nei confronti di questa iniziativa. A proclamare i cinque giovani assegnatari delle borse di studio è stato il dott. De Candia, Presidente della Commissione che si è costituita e riunita per scegliere, con giudizio insindacabile, i neodiplomati nell’anno scolastico 2000-2001 a cui assegnare le borse di studio, del valore di £. 2.000.000 ciascuna. “La scelta – ha spiegato De Candia – è stata guidata non solo dai criteri di reddito e merito, ma anche dalle motivazioni che ciascun candidato ha formulato in un’apposita relazione, per esprimere il proprio desiderio di proseguire negli studi”. E lo si è capito bene dalle parole di riconoscenza ed entusiasmo dei ragazzi premiati: Bellapianta Antonella, De Stena Serafina e Marino Rosanna, diplomatesi presso l’istituto professionale per il commercio, Lauciello Leonardo e Sigrisi Domenico, presso l’istituto tecnico industriale. Leonardo dice: “sono i grandi sogni ad ispirare le grandi azioni”; il suo sogno di fare ricerca nel mondo della genetica, per fornire speranze di vita a chi oggi non ne ha, può iniziare ad essere una realtà, così come per gli altri ragazzi premiati lavorare in azienda, nel settore informatico o elettronico. Non può non colpire che gli studenti assegnatari delle borse di studio provengano tutti da istituti tecnici. “Questi istituti – ha commentato il dott. Pasquale Farinola – si stanno proponendo sempre più come fucina di nuove figure professionali che si affacciano anche nell’ambito culturale della società”. “Il nostro bacino di utenza è particolare – spiega il prof. Annese, docente presso l’ istituto professionale per il commercio - ; i nostri ragazzi spesso hanno pochi stimoli culturali, quindi il merito va soprattutto a loro. L’aspirazione di noi professori è solo di dar loro un bagaglio motivazionale tale da permettere che affrontino le difficoltà della vita”. In chiusura della manifestazione don Luigi De Palma, padre spirituale dell’Opera pia, ha sottolineato come questo gesto semplice, il credere nell’energia dei giovani, risponda al motto che è proprio dell’opera pia stessa, cioè “caritas”, “che non significa elemosina, ma amore”. Ed infatti il significato profondo di questa iniziativa l’ha così riassunto Michele Marino, uno dei ragazzi premiati alla prima edizione: “E’ un investimento sul capitale umano fatto non solo con i soldi, ma soprattutto con la fiducia! E’ bello sapere che c’è qualcuno che riconosce i tuoi meriti, si ricorda di te ogni anno e t’incoraggia a continuare”. Antonella Riefolo
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