Asi, Fitto perde il primo round
La querelle legale tra il "Governatore" Raffaele Fitto (nella foto) e alcuni ex amministratori del Consorzio Asi di Bari, si arricchisce di un altro capitolo tutto da scrivere. Il Tar Puglia ha ritenuto fondate le argomentazioni dei ricorrenti. In pratica, commissariando l’Asi, Fitto è andato oltre i suoi poteri. La cosa passa ora alla Corte Costituzionale che dovrebbe dire una parola definitiva sulla questione.
Sulla richiesta della sospensiva del commissariamento invece, il Tar ha dato parere negativo e probabilmente ci sarà il ricorso al Consiglio di Stato. Questa vicenda di carte bollate, ha un risvolto politico e riguarda il forzato decisionismo del Governatore Fitto nel voler mettere il suo cappello su tutto (Iacp, emergenza rifiuti, acquedotto, Asi, ecc.), senza però risolvere le tante emergenze.
La cosa riguarda anche la nostra città. Con il vuoto di potere all’Asi di Bari e il disinteresse del nostro Comune, l’area industriale di Molfetta rischia di fare la fine della Zona artigianale, dove sono passati decenni prima di vedere gli insediamenti produttivi. Nel frattempo i problemi attuali, acqua, fogna e strade sconnesse, difficilmente troveranno una soluzione a breve.
Ultima questione: gli espropri. I proprietari dei suoli espropriati per le opere di urbanizzazione, non hanno visto ancora una lira, ma hanno ricevuto le cartelle esattoriali per l’Ici, non più come suolo agricolo, ma come suolo edificabile per gli insediamenti produttivi, con gli arretrati da pagare dal ’97.
Insomma, oltre al danno, la beffa.
F. d. R.