MOLFETTA – Ufficializzata con la presenza dell'on. Roberto Speranza la nascita di Articolo UNO MDP a Molfetta, il movimento che trae spunto dal primo articolo della nostra Costituzione: “l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Come ha precisato Corrado Minervini nell'incontro che si è svolto ieri sera nella sala stampa di Palazzo Giovene, è dal 2015 che «un pezzo importante della nostra comunità, dopo aver lasciato il PD, cercava un approdo stabile, un progetto per costruire il futuro della nostra terra e del nostro Paese. Pur sostenendo Emiliano, abbiamo seguito Guglielmo Minervini. Ma già allora avevamo individuato quello che avevamo definito “mutamento genetico” nel Partito Democratico».
Un movimento che riparte dai giovani, che vuole tornare a riflettere sul ruolo della politica e della Sinistra. Non a caso hanno promosso una serie di incontri culturali sul tema “Sinistra e Mezzogiorno”, il primo dei quali si terrà martedì 14 novembre e avrà come titolo “Addio cara mamma. Giovani, sviluppo e Mezzogiorno”, palesemente dedicato ai giovani che lasciano la nostra città alla ricerca di lavoro (cfr. http://www.quindici-molfetta.it/addio-cara-mamma-giovani-sviluppo-e-mezzogiorno-in-un-dibattito-a-molfetta_40760.aspx) .
«Il tema dello sviluppo, il tema del lavoro, il tema delle nuove generazioni ci sta a cuore – ha proseguito Corrado Minervini – possiamo dire che siamo in "piena tempesta" ma stiamo riscoprendo il valore del servizio nella politica».
«Molfetta è un paradigma della Puglia e dell'Italia» ha aggiunto l'ex consigliere comunale Davide De Candia, rimarcando come, politicamente, ciò che è accaduto a Molfetta si sta riproponendo a livello nazionale.
Di “nuovo radicalismo etico e morale” ha parlato Vito Antonacci, responsabile organizzazione Articolo UNO MDP in Puglia. «Articolo UNO nasce con l'esigenza di rideterminare un campo politico ma ha radici profonde che è quello del pensiero smarrito. Si è verificata una catarsi morale, prima ancora che politica: serviva uno scatto d'orgoglio che mettesse in discussione anche ciò che noi stessi abbiamo pensato» ha dichiarato Antonacci.
Non poteva che far riferimento alle questioni politiche nazionali l'intervento dell'on. Roberto Speranza: «il grande problema di questo tempo è che le persone sono sempre più lontane». A dimostrarlo, se mai ce ne fosse stato bisogno, i dati delle elezioni amministrative in Sicilia e ad Ostia, dove a vincere realmente è stato il partito dell'astensionismo (sono andati alle urne solo il 46% degli aventi diritto in Sicilia e meno del 40% a Ostia).
Nel corso degli interventi è stata messa in evidenza la necessità di ripensare la Sinistra; in un'Europa che cambia è indispensabile guardare a una Sinistra rinnovata, con delle categorie nuove. Ma cosa significa, oggi, essere di sinistra (o di centrosinistra)? Per l'on. Speranza «è provare a guardare al mondo con lo sguardo dei più deboli, degli ultimi. In Italia 10 milioni di persone non si curano come dovrebbero per motivi economici. Dobbiamo ripartire rimettendo al centro i valori fondamentali, la persona. Io voglio uno Stato che investa nel welfare, nella sanità. C'è un vuoto, ed è un vuoto che ci riguarda».
Il parlamentare ha, dunque, annunciato che il 21 novembre andrà in discussione alla Camera un provvedimento che vuole provare a ripristinare in parte l'art. 18.
«Il vero dramma di questo paese – secondo l'on. Speranza – è che l'articolo uno che noi abbiamo scelto come simbolo è l'orizzonte più forte che c'è ma è negato nella vita di tante persone». In merito alla sua uscita dal PD non ha dubbi: «Ho dovuto scegliere. O difendere un simbolo o difendere i miei valori, le mie idee».
Secondo quanto emerso nel corso della serata uno dei punti cardine dell'attività politica di Articolo UNO sarà proprio la formazione politica dei ragazzi e dei giovani. «È sicuramente una fase importante della storia del centrosinistra a Molfetta – ha affermato il coordinatore dei giovani del movimento Saverio Del Rosso – il nostro compito è costruire una casa per tutti i giovani che sentono di essere elettori di sinistra, di centrosinistra ma che hanno bisogno di riavvicinarsi alla politica».
Un elemento importante rimane la partecipazione, non poteva quindi mancare l'appello ai cittadini a tornare alla vita pubblica. E a farlo con coerenza.
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