Arrestato l'uomo dai cento volti: un bosniaco con vari precedenti
MOLFETTA – 1.2.2003
Aveva tante identità che gli servivano per delinquere facendola sempre franca e approfittando della sua nazionalità salva. Questa volta, però, i carabinieri sono riusciti a prendere l'uomo dai cento volti e a rinchiuderlo nel carcere di Trani prima della sua ennesima fuga.
Isa Fatmir, 23 anni, questa l'ultima sua identità, intorno alle 3 di notte era fermo con un amico, poi identificato per Erenato Mema, 27 anni, albanese, in un'auto nei pressi di via Ungaretti, alla periferia della città. La cosa ha insospettito la pattuglia dei carabinieri che ha fermato i due, scoprendo all'interno della vettura diversi arnesi da scasso.
L'uomo, senza permesso di soggiorno, è stato portato alla Questura per avviare le pratiche di espulsione. E qui, il malvivente ha tentato la fuga, per timore di essere definitivamente identificato. Bloccato in tempo, ha dichiarato altre generalità, ma è stato identificato per Artan Leke (sempre che questo sia il suo nome all'anagrafe del suo paese), 23 anni, di nazionalità bosniaca, il quale aveva cambiato almeno una quarantina di identità, quelle conosciute dalle forze dell'ordine. E ad ogni nuovo nome corrispondeva un'azione criminale. L'uomo era ricercato dal 1999 per evasione dagli arresti domiciliari.
Insomma, un personaggio pericoloso, colpito più volte da provvedimento di espulsione, il quale, grazie alla sua abilità a cambiare identità, era sempre riuscito a farla franca e a continuare in Italia la sua attività delinquenziale.
Adelaide Altamura