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Arrestato il direttore amministrativo dell'ospedale di Molfetta, Antonio Colella Già Capo area gestione patrimonio della Asl Bari era rimasto coinvolto nella vicenda Tarantini
15 gennaio 2010

MOLFETTA – Si è aggravata la posizione di Antonio Colella di Molfetta, già Capo Area Gestione Patrimonio dell’Asl Bari ed attualmente Direttore Amministrativo presso il P.O. di Molfetta, coinvolto nella vicenda Tarantini. Colella era già stato rimosso dall’incarico di capo area e destinato all’ospedale di Molfetta, ma nella tarda mattinata di oggi, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza Bari, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari (arresti domiciliari) emessa dal GIP del Tribunale di Bari nei suoi confronti di e di quelli di Michele Vaira, funzionario addetto all’Area Gestione Patrimonio dell’Asl Bari.
Ecco il comunicato che ci ha fatto pervenire la Procura della Repubblica, attraverso la Guardia di Finanza in relazione alle seguenti ipotesi di reato:
Tarantini Gianpaolo , Cosentino Lea, Colella Antonio, Vaira Michele, Lippolis Francesco
del reato di cui all’art. 416, co. 1,2,3 c.p., per essersi associati tra loro allo scopo di commettere un numero indeterminato di reati (contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio), così orientando l’esercizio della funzione pubblica degli uffici della ASL di Bari, preposti alla gestione delle gare e delle trattative per l’acquisto di attrezzature e protesi sanitarie e per l’affidamento dei servizi da espletare nell’ambito delle relative strutture sanitarie, verso il soddisfacimento degli interessi patrimoniali delle società rappresentate dai fratelli Gianpaolo Tarantini e Claudio Tarantini ( per il quale si procede separatamente) e delle società segnalate da Tarantini Gianpaolo e Cosentino Lea, con durevole divisione di compiti e ruoli e attraverso le modalità specificate nei capi che seguono ;
Tarantini Gianpaolo organizzava l’intera struttura, curando i rapporti con esponenti delle Istituzioni e con i dirigenti della ASL al fine di individuare gli strumenti necessari ad interferire sulla regolarità delle gare e altresì corrompendo i pubblici ufficiali preposti alle procedure amministrative attraverso la corresponsione di utilità varie e, in particolare,
determinando la nomina, con il contributo di Cosentino Lea che ne aveva il potere, di Colella Antonio e Lippolis Francesco alle cariche apicali sopra indicate presso gli uffici preposti all’adozione delle delibere e delle determine, (atti con cui si autorizza la fornitura di beni e servizi e si liquida la relativa spesa) ed alla gestione delle gare per pubblici incanti e per licitazioni private per l’affidamento dei servizi;
destinando a Cosentino Lea prestazioni patrimoniali di vario genere (pagamento di costosi soggiorni in località vacanziere, preziosi regali ed altro) e garantendole utilità di diverso tipo (indicate al capo n.2) come la mediazione con persone da lui conosciute che ricoprivano funzioni politiche sia a livello regionale che nazionale, al fine di alimentare le sue aspirazioni di rivestire cariche politiche o, comunque, di conservare quella politico-amministrativa, pur sempre di tipo fiduciario, già rivestita;
destinando a Colella Antonio, Lippolis Francesco e Vaira Michele danaro ed altre utilità di natura patrimoniale specificate ai capi seguenti;
gli altri, consapevoli partecipi, garantivano, nelle rispettive qualità, le attività strumentali alla vita stessa del sodalizio criminoso (la Cosentino nominava, per volere di Tarantini, Colella e Lippolis capi degli Uffici suddetti e interveniva, avvalendosi del potere connesso al ruolo apicale che rivestiva, per la risoluzione di ogni problema che interferiva sul meccanismo associativo sotto specificato) e consentivano, ciascuno per la propria competenza, il funzionamento e la realizzazione del progetto criminoso; e ciò facevano, in particolare, in occasione della istruttoria della procedura di acquisto dei beni commercializzati dal Tarantini:
- simulando, la convocazione di società concorrenti con quelle del Tarantini o convocando inutilmente altre ditte che non commercializzavano detti beni e così turbando le gare di assegnazione degli appalti ;
- simulando la necessità e l’urgenza rispetto a forniture di altro genere;
- omettendo qualsiasi valutazione di ordine comparativo con altre offerte di vendita ovvero di ordine comparativo con il valore reale del bene acquistato così generando danno patrimoniale all’ufficio pubblico;
- accelerando le procedure volte alla liquidazione relativa alle compravendite suddette senza il rispetto di alcun criterio di turnazione con le liquidazioni relative a compravendite analoghe ma da parte di ditte e società diverse;
ed in occasione di appalti per forniture e servizi diversi da quelli offerti dalle società del Tarantini, predisponendo i relativi bandi e capitolati di gara, secondo le direttive del Tarantini stesso e della Cosentino, che in tali casi, condivideva con quest’ultimo la qualifica di coordinatrice ed organizzatrice dell’attività associativa.

TUTTI
2) del reato di cui agli artt. 110, 319, 319 bis, 321 c.p. per avere Cosentino Lea, Lippolis Francesco, Colella Antonio, Vaira Michele, nella loro qualità di pubblici ufficiali, ricevuto o accettato la promessa da Tarantini Gianpaolo, nella sua qualità di amministratore e socio di fatto della società Tecno Hospital s.r.l., di danaro, prestazioni di tipo patrimoniale ed utilità di vario genere, in particolare :
Cosentino Lea
- per aver ricevuto il pagamento di costosi soggiorni in località vacanziere (Roma, Nizza, Montecarlo ecc.), regalie di costosi capi di abbigliamento (es. cappotto “Kiton”) orologi (Rolex “daytona”), disponibilità di autisti e di autovetture per i suoi viaggi ed altro;
- per aver ricevuto o, comunque, accettato la promessa della mediazione con persone conosciute dal Tarantini che rivestivano funzioni politiche di tipo regionale come Frisullo Sandro, vice presidente regionale e assessore allo sviluppo economico e industriale, e nazionale come Fitto Raffaele, Ministro degli affari regionali e delle autonomie locali e Berlusconi Silvio, Presidente del Consiglio, al fine di alimentare le sue aspirazioni di rivestire cariche politiche o, comunque, di conservare quella politico-amministrativa, pur sempre di tipo fiduciario, già rivestita;
- per aver ricevuto o, comunque, accettato la promessa della mediazione del Tarantini con De Tomaso Giuseppe, direttore responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno al fine di ottenere una ‘promozione’ mediatica della propria immagine di manager;
Colella Antonio
- per aver ottenuto la nomina -formalmente disposta da Cosentino Lea, su mandato di Tarantini Gianpaolo- di capo dell’Ufficio Area Gestione del Patrimonio della ASL, così rivestendo una carica prestigiosa e ben remunerata;
- per aver ricevuto la somma di danaro corrispondente al 5% dell’importo della delibera sotto indicata,
- per aver ricevuto le prestazioni sessuali della prostituta De Nicolò Maria Teresa pagate da TARANTINI Gianpaolo (per un valore complessivo di euro 1.500,00),
- per aver ricevuto la promessa del pagamento di euro 2000 al mese a vantaggio del figlio Colella Domenico e per aver ricevuto il pagamento di euro 2000 a vantaggio del medesimo figlio,
- per avere accettato la promessa e poi ottenuto la mediazione del Tarantini presso l’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena, filiale di via Nicolò dell’Arca, a favore di Petruzzelli Paola, a lui legata da relazione sentimentale, per il conseguimento di un mutuo,

Lippolis Francesco
- per aver ottenuto la nomina -formalmente disposta da Cosentino Lea, su mandato di Tarantini Gianpaolo- di Direttore amministrativo della ASL, così rivestendo una carica prestigiosa e ben remunerata,
- per aver ricevuto euro 30.000 in contanti

Vaira Michele
- per aver ricevuto euro 1000;

per compiere e per avere compiuto atti contrari ai rispettivi doveri di ufficio, in particolare per avere concorso alla formazione e alla adozione della delibera n. 569 del 2/7/2008 e conseguente determina n. 956 del 15/12/2008, avente ad oggetto la fornitura, dalla società Tecno Hospital di Tattoli s.r.l., di tavoli OPT 100 destinati alle sale operatorie del P.O. DiVenere per l’importo di 513, 187,99 euro - Cosentino Lea quale firmataria della delibera, nella esecuzione delle sue specifiche funzioni di verifica e controllo della regolarità formale e sostanziale, Vaira Michele quale funzionario istruttore della delibera e della determina di liquidazione della spesa, Colella Antonio quale dirigente dell’Ufficio che gestiva l’acquisto e Lippolis Francesco quale firmatario dell’ ordinativo di pagamento-, atti e attività da loro compiute per volontà di Tarantini Gianpaolo, in violazione, pertanto, dei principi di di buona amministrazione per l’assenza di qualsiasi valutazione di opportunità dell’acquisto e di qualsiasi valutazione in ordine alla congruità del suddetto prezzo pagato in rapporto al valore reale del bene acquistato.
In Bari fino a dicembre 2008

TUTTI
3) del reato di cui agli artt. 110, 314 cp per avere, in concorso tra loro, nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, formato la documentazione relativa alla fornitura del tavoli OPT 100 di cui al capo n. 2) individuando un prezzo superiore rispetto al valore effettivo dei beni per circa 166.000 euro; così, includendo tale somma in quella effettivamente liquidata al Tarantini nella sua qualità di amministratore di fatto e socio della società acquirente, se ne appropriavano, avendone la disponibilità giuridica in virtù delle competenze dei loro uffici. Con il concorso dello stesso Tarantini nella sua qualità di istigatore.
In Bari fino a dicembre 2008

TARANTINI, COSENTINO
4) del reato di cui agli artt. 319, 319 bis, 321 c.p. per avere, Cosentino Lea, nella sua qualità di cui sopra, nominato Colella Antonio e Lippolis Francesco rispettivamente Capo Area Gestione patrimonio della ASL Bari(con delibera n. 547 del 30/6/08) e Direttore amministrativo della ASL Bari (con delibera n. 973 del 5/8/08), per volontà di Tarantini Gianpaolo, ricevendo od avendo ricevuto, in cambio, da quest’ultimo le utilità indicate al capo n. 2) o per averne accettato la promessa.
In Bari fino ad agosto 2008

TARANTINI, COSENTINO, COLELLA, VAIRA, LIPPOLIS
5) del reato di cui agli artt. 110, 319, 319 bis, 321 c.p. per avere I PP.UU., nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, concorso alla formazione e alla adozione della delibera n. 1207 del 6/10/08 e della determina n. 25 del 19/1/09, relative alla gara indetta, con procedura negoziata (ai sensi del regolamento aziendale per l’acquisizione in economia di beni e servizi), per l’acquisto di una testiera di letto in lega alluminio/magnesio HI – TECH destinata alla Divisione di Neurochirurgia del P.O. Di Venere (Cosentino Lea quale firmataria della delibera, nella esecuzione delle sue specifiche funzioni di verifica e controllo della regolarità formale e sostanziale, Vaira Michele quale funzionario istruttore della delibera e della determina di liquidazione della spesa, Colella Antonio quale dirigente dell’Ufficio che gestiva l’acquisto, Lippolis Francesco quale direttore amministrativo); in particolare, avendo ricevuto o al fine di ricevere da Tarantini Gianpaolo, nella sua qualità di amministratore e socio di fatto della società Tecno Hospital, le utilità di vario genere individuate per ciascuno al capo n. 2), simulavano la gara suddetta nei termini specificati nei due capi che seguono e consentivano a Tarantini Gianpaolo di aggiudicarsi la fornitura senza alcuna forma di concorrenza, al prezzo per lui più conveniente, così violando i principi di buona amministrazione, nelle specie della imparzialità e par condicio, della economicità delle spese e della trasparenza dell’attività della P.A.
In Bari fino a gennaio 2009

TARANTINI, COSENTINO, COLELLA, VAIRA
6) del reato di cui agli artt.110, 353 1° e 2° comma c.p., per avere, i PP.UU, in concorso tra loro, nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, in occasione della vicenda di cui al capo che precede, simulato e, dunque, turbato la gara -invitando due società riconducibili a Tarantini Gianpaolo nella sua qualità di ammiinstratore e socio di fatto (TECNO HOSPITAL SRL e SYSTEM MEDICAL SRL), due società (INTERHOSPITAL SRL e SURGIKAL SRL) che non commercializzano il prodotto richiesto e simulando l’invito di una terza società (ABASAN SRL), che, invece, non riceveva alcun invito- così consentendo a Tarantini Gianpaolo, dal quale avevano ricevuto doni e promesse specificate al capo n. 2), di aggiudicarsi la fornitura senza alcuna forma di concorrenza ed al prezzo per lui più conveniente avendo ottenuto rispetto al prezzo massimo stimato dall’Area Gestione Patrimonio della ASL (euro 65.000,00 iva esclusa) una decurtazione di soli 643,00 euro.

TARANTINI, COSENTINO, COLELLA, VAIRA
7) del reato di cui agli artt.110, 479 c.p., per avere, i PP.UU, in concorso tra loro, nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, in occasione della vicenda di cui al capo n. 2), formato la delibera n. 1207 del 6/10/08 attestando falsamente la effettuazione di una gara che non è mai avvenuta per le ragioni sopra specificate ed in particolare attestando falsamente di avere invitato la ditta ABASAN alla gara per la fornitura suddetta; con il concorso del Tarantini nella sua qualità di istigatore dei pubblici ufficiali.
In Bari fino a ottobre 2008

COLELLA, LIPPOLIS, TARANTINI

8) del reato di cui agli artt. 110, 319, 321, c.p. per avere i PP.UU., in concorso tra loro, nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, concorso alla formazione e alla adozione della determina n. 531/08 del 18.9.08 e dell’ordinativo di pagamento n. 9934 del 25.9.08 (COLELLA firmatario della determina e LIPPOLIS dell’ordinativo di pagamento), relativi alla fornitura di strumentario chirurgico per un importo complessivo pari ad euro 32.730,24, aggiudicando la fornitura a Tarantini Gianpaolo, nella sua qualità di ammiinstratore e socio di fatto della TECNO HOSPITAL srl, in assenza di qualsiasi valutazione di opportunità dell’acquisto (non richiesto da alcun sanitario), di qualsiasi valutazione di tipo comparativo con altre società venditrici dello strumentario (e presenti nel c.d. listino) sotto il profilo della qualità e del prezzo del prodotto e provvedendo alla liquidazione della relativa somma in tempi brevi senza alcuna forma di turnazione; così violando i principi di buona amministrazione, nelle specie della imparzialità e par condicio, della economicità delle spese, e della trasparenza dell’attività della P.A.
In Bari fino a settembre 2008

COLELLA, LIPPOLIS, TARANTINI
9) del reato di cui agli artt. 110, 319, 321 c.p. per avere i PP.UU., in concorso tra loro, nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, concorso alla formazione e alla adozione della determina n. n. 648/08 del 20.10.08 e dell’ordinativo di pagamento n. 36316 del 24.10.08 (COLELLA firmatario della determina e LIPPOLIS dell’ordinativo di pagamento), relativi alla fornitura di materiale sanitario per un importo complessivo pari a euro 71.991,36, aggiudicando la fornitura a Tarantini Gianpaolo, nella sua qualità di ammiinstratore e socio di fatto della SYSTEM MEDICAL srl, in assenza di qualsiasi valutazione di opportunità dell’acquisto (non richiesto da alcun sanitario), di qualsiasi valutazione di tipo comparativo con altre società venditrici dello strumentario (presenti nel c.d. listino) sotto il profilo della qualità e del prezzo del prodotto e provvedendo alla liquidazione della relativa somma in tempi brevi senza alcuna forma di turnazione; così violando i principi di buona amministrazione, nelle specie della imparzialità e par condicio, della economicità delle spese, e della trasparenza dell’attività della P.A.
In Bari, fino ad ottobre 2008

COLELLA, LIPPOLIS, TARANTINI
10) del reato di cui agli artt. 110, 319, 321, c.p. per avere i PP.UU., in concorso tra loro, nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, compiuto atti contrari ai rispettivi doveri di ufficio, in particolare per avere concorso alla formazione e alla adozione della determina n. 708/08 del 24.10.08 e dell’ordinativo di pagamento n. 36368 del 28.10.08 (il COLELLA firmatario della determina e il LIPPOLIS dell’ordinativo di pagamento), relativi alla fornitura di strumentario chirurgico per un importo complessivo pari a euro 36.399,36 consentendo a Tarantini Gianpaolo, nella sua qualità di amministratore e socio di fatto della SYSTEM MEDICAL srl, di aggiudicarsi la fornitura in assenza di qualsiasi valutazione di opportunità dell’acquisto (non richiesto da alcun sanitario), di qualsiasi valutazione di tipo comparativo con altre società venditrici dello strumentario (presenti nel c.d. listino) sotto il profilo della qualità e del prezzo del prodotto e provvedendo alla liquidazione della relativa somma in tempi brevi senza alcuna forma di turnazione; così violando i principi di buona amministrazione, nelle specie della imparzialità e par condicio, della economicità delle spese, e della trasparenza dell’attività della P.A.
In Bari fino a ottobre 2008
COLELLA, LIPPOLIS, TARANTINI
11) del reato di cui agli artt. 110, 319, 321, c.p. per avere i PP.UU., in concorso tra loro, nelle qualità e nei ruoli di cui sopra, compiuto atti contrari ai rispettivi doveri di ufficio, in particolare per avere concorso alla formazione e alla adozione della determina n. 869/08 del 20.11.08 e dell’ordinativo di pagamento n. 36316 del 24.11.08 (il COLELLA firmatario della determina e il LIPPOLIS dell’ordinativo di pagamento), relativi alla fornitura di materiale chirurgico per un importo complessivo pari a euro 69.111,66 consentendo a Tarantini Gianpaolo, nella sua qualità di amministratore e socio di fatto della SYSTEM MEDICAL srl, di aggiudicarsi la fornitura in assenza di qualsiasi valutazione di opportunità dell’acquisto (non richiesto da alcun sanitario), di qualsiasi valutazione di tipo comparativo con altre società venditrici dello strumentario (presenti nel c.d. listino) sotto il profilo della qualità e del prezzo del prodotto e provvedendo alla liquidazione della relativa somma in tempi brevi senza alcuna forma di turnazione; così violando i principi di buona amministrazione, nelle specie della imparzialità e par condicio, della economicità delle spese, e della trasparenza dell’attività della P.A.
In Bari fino a novembre 2008

e altro

L’ordinanza si inserisce all’interno della più ampia indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Bari sulla gestione della sanità pugliese e, in particolare, scaturisce dagli accertamenti svolti
in relazione ai rapporti esistenti tra l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini e pubblici funzionari preposti alla gestione del patrimonio dell’ufficio della ASL di Bari.
Il Gip –anche sulla scorta del contributo fornito da Tarantini Gianpaolo, le cui dichiarazioni sono state ritenute pienamente attendibili- non solo ha riconosciuto l’esistenza di un considerevole numero di episodi corruttivi ma ha, altresì, ritenuto ampiamente riscontrata l’ipotesi accusatoria incentrata sull’esistenza di una associazione a delinquere facente capo al Tarantini e finalizzata a commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio; attraverso la corresponsione di utilità di diverso genere ai pubblici amministratori risulta essere stata orientato l’esercizio della funzione pubblica degli uffici della ASL di Bari, preposti alla gestione delle gare e delle trattative per l’acquisto di attrezzature e protesi sanitarie e per l’affidamento dei servizi da espletare nell’ambito delle relative strutture sanitarie, verso il soddisfacimento degli interessi patrimoniali delle società rappresentate dal Tarantini.
In relazione ad altre due posizioni per le quali il Gip non ha ritenuto di condividere l’impostazione del pubblico ministero –sebbene per una delle due abbia riconosciuto la percezione di utilità di vario genere e l’assoluta mancanza di trasparenza nell’esercizio della funzione pubblica- questo ufficio ha già proposto appello al Tribunale del riesame di Bari.

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