Area ex mercato ortofrutticolo all'ingrosso, ancora nessun progetto
Ci sono zone di Molfetta che sembra quasi non esistano. Sono lì, racchiuse magari da un muro e lasciate a loro stesse, le si vede dal balcone di casa o ci si sbatte andando al lavoro, eppure paiono non appartenere alla città, visto che nessuno se ne occupa o si chiede cosa ne sarà.
Esattamente due anni fa l'inaugurazione del nuovo mercato ortofrutticolo all'ingrosso nella zona Asi, liberò la vecchia struttura, quella vicina alla chiesa di San Giuseppe per intenderci, circa 5 mila mq, un grande parcheggio e degli edifici, quelli in cui avveniva lo stoccaggio delle merci e la loro vendita.
Un'area vasta che da due anni sta lì, vuota ed abbandonata, senza che nessuno si preoccupi del suo riutilizzo. Eppure è situata praticamente al centro della città, in un quartiere popoloso e non particolarmente ricco di servizi, se non per quelli offerti dalla parrocchia San Giuseppe.
Dal punto di vista della pianificazione, di quel che è scritto sulla carte, in termini tecnici nel Piano particolareggiato della maglia mercato, lì, una volta smessa la utilizzazione commerciale, sono previsti per l'ex parcheggio la possibilità di costruire, cosa che sta puntualmente avvenendo, uno scavo che sembra preludere ad un grattacielo e non ad una zona residenziale, come indicato dall'apposito cartellone. Per l'area del mercato vero e proprio il Piano indica la destinazione a generici “servizi”, verde, uffici o simili; quali, nello specifico, dovrebbe essere il risultato di una decisione politica, nella migliore delle ipotesi assunta di concerto con la città, magari ascoltando soprattutto il quartiere.
Questione che non pare in cima ai pensieri dell'amministrazione in carica. L'assessore alla Programmazione, Mauro Magarelli, da noi interpellato afferma: “Per l'area dell'ex mercato ortofrutticolo allo stato non c'è nessuna decisione o progetto o idea già stabilita”. Aggiunge che: “Stanno pervenendo delle proposte, ad esempio quella di destinare l'area a verde pubblico oppure di localizzare lì un mercato al dettaglio che vada a sostituire quello dell'ex mattatoio, magari più completo, qualcosa di più di una semplice rivendita di frutta e verdura”. Sembra poco propenso ad un'altra ipotesi, che pure gli è stata avanzata, di destinazione ad uffici comunale. “Dopo l'investimento fatto per l'edificio di Lama Scodella sarebbe uno spreco di denaro pubblico”.
Gli abitanti del quartiere non si dimostrano molto curiosi di sapere cosa accadrà di quegli edifici abbandonati. C'è accordo solo su una cosa, il sollievo che il mercato ortofrutticolo all'ingrosso abbia trovato altra collocazione.
“Non si riusciva a dormire per il traffico di camion che portavano la frutta e la verdura e per i rumori della auto di chi veniva a comprare – dichiara una signora che ha i balconi che danno sull'ex parcheggio – e poi mica c'erano solo le auto, anche il vociare delle persone quando per noi era ancora l'ora del sonno”. Mette l'accento sui problemi igienici una donna che abita in un pianterreno nei pressi: “Allora si vedevano molti topi e sentiva cattivo odore, soprattutto d'estate”.
Nei giovani c'è poca memoria del passato, ma qualche idea in più sul futuro, sono unanimi, lì vorrebbero verde, quello che manca nel quartiere e pure nella città delle costruzioni a gogò.
Intanto il l'ex mercato fantasma continua a star lì, abbandonato nel cuore del quartiere, chissà per quanto ancora vien da chiedersi.