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Approvato il bilancio consuntivo 2007: avanzo di 600mila euro
15 settembre 2008

Via libera a maggioranza del Consiglio comunale di Molfetta al bilancio consuntivo 2007 dopo le scintille del 27 luglio, con la rabbiosa reazione del sindaco ad alcune dichiarazioni dell'opposizione di centrosinistra che, poi, offesa, aveva abbandonato l'aula. Il comportamento di Antonio Azzollini era stato stigmatizzato da tutti i media. Stavolta è rimasta nei ranghi la discussione che presentava, tra i punti all'ordine del giorno, l'adesione al Piano Strategico “Metropoli Terra di Bari”, la revisione del bilancio e la destinazione delle quote di minoranza dell' Asm. In apertura, la proposta di encomio per il sottocapo della Guardia Costiera Luigi Saladini, che il mese scorso aveva tratto in salvo una ragazzina nel tratto di mare della cosiddetta “Bussola” e la commemorazione dell'artista Tonino Nuovo. Subito dopo, prima ancora che si passi al programma, sono già le prime ostilità: a proposito delle sanzioni all'Ipercoop per l'apertura domenicale, prende la parola il consigliere dell'opposizione Pino de Candia (PD), che non trova accoglimento da parte del presidente del Consiglio Comunale, Nicola Camporeale. “Se vuole rimanere in ferie, lo dica pure”, è la risposta di De Candia, a cui segue il prevedibile scambio di battute, ma stavolta nessuno trascende. Ci sarà un altro momento di tensione poco dopo, ancora Camporeale protagonista, Pino Amato (Udc) l'interlocutore di turno: “lei è presidente del consiglio o presidente della maggioranza ?” è il quesito polemico di Amato, che lamenta una omissione di inoltro da parte Camporeale ad una sua richiesta di interrogazione consiliare, sulla quale invece “non dovrebbe entrare nel merito, in quanto non è di competenza del presidente decidere dell'inutilità di una interrogazione”. “Prego di non verbalizzare, perché al consigliere Amato non è stata concessa la parola”, la piccata risposta di Camporeale, sul cui operato torna pochi minuti dopo il consigliere e candidato sindaco del Pd, Mino Salvemini, leggendo una nota del prefetto di Bari Schilardi in cui si invitava il presidente Camporeale alla tutela di entrambe le fazioni dialettiche. “Risponderò alla nota come faccio sempre”, chiude Camporeale. Poi, per tutta la serata, saranno reciproci complimenti, ringraziamenti, suoni di violino: questa volta, dopo la bacchettata della stampa e l'invito di “Quindici on line” a comportamenti più corretti, tutti buoni. Si inizia col primo punto, l'interrogazione del consigliere socialista Nicola Piergiovanni sulla gara per l'assegnazione delle mense scolastiche. “L'amministrazione sarà non solo attenta, ma estremamente rigorosa”, assicura l'assessore alla socialità Roselli. Quello del bilancio è un discorso affrontato in due fasi, occupa gran parte del consiglio, e comincia con la lettura della relazione da parte dell'assessore Giulio La Grasta, che comunica un prelievo di 76.800 euro dal fondo di riserva per far fronte soprattutto “ad attività culturali e impianti termici”. La lettura dei bilanci consuntivi prosegue più tardi: “è un bel bilancio, un bel bilancio, proprio un bel bilancio”, ripeterà tre volte il sindaco Azzollini, che neanche Nando Martellini con il suo “campioni del mondo!” ai mondiali dell'82. “A noi non piace il window dressing (nel gergo, operazioni economiche di facciata, ndr), i conti coperti di trucco, un trucco che l'anno dopo se ne va. Noi plasmiamo i conti nella loro secca crudezza”, spiega Azzollini. “La gestione finanziaria sul Conto del Bilancio si è conclusa – ha dichiarato l'assessore La Grasta - con un avanzo di amministrazione di 625.658 euro circa. Il Conto Economico evidenzia un utile di esercizio pari a oltre 11 milioni di euro (11.048.358,94 euro. Il Patrimonio Netto ammonta a 117.855.589 euro circa”. L'argomento del bilancio non è circoscritto, e torna nel corso del consiglio ciclicamente, senza soluzione di continuità: una di queste volte, Piergiovanni sottolinea come nel 2007 il cartellone dell'estate molfettese fosse stato movimentato, a differenza di quello di quest'anno, in cui “ha fatto meglio il Comitato Feste Patronali. Un'estate di cose arrangiate: non riusciamo a dare continuità alla promozione d'immagine della città”. La risposta che segue, da parte del consigliere Angelo Marzano, è di quelle che fanno “bum”: “non c'è bisogno che ricordi io a cosa sono stati destinati 100.000 euro delle casse comunali, ma visto che devo, sono andati alle famiglie delle vittime della Truck Center”, risponde Marzano alla osservazione di Piergiovanni, una osservazione “che noi ci saremmo risparmiati”. Il bilancio è stato comunque approvato con 17 voti a favore e 11 contrari. Tutti favorevoli invece alla adesione al Piano Strategico per la Metropoli Terra di Bari: la relazione del dott. Luca Scandale della Università degli Studi di Bari, che parla di “un cerchio che si chiude, un passo storico che ha visto, nell'ambito di altre trenta municipalità la nascita di un piano condiviso, assolutamente bipartisan”, un piano in cui le cose funzionano “perché i comuni stanno insieme, oltre la miopia delle amministrazioni che guardano a breve termine, e agiscono come un unico brand”, incassa l'approvazione anche della opposizione, per bocca di Salvemini. Il progetto, che prevede dieci aree in Puglia, “aree vaste, che pianificano strategicamente insieme in un progetto che unisce la Puglia attraverso dieci modalità diverse”, spiega Scandale, riceve l'unanimità; il consigliere della Sinistra Arcobaleno, Antonello Zaza sottolinea però come Molfetta sia stato “l'ultimo Comune dei 31 ad aderire. Manca però una relazione del comune, al di là di quella tecnica di Scandale, del percorso che ha portato a questa adesione. Spero che non sia un'adesione solo formale, ma che l'amministrazione segua in maniera precisa il percorso, ci stia dentro, e coinvolga la città nella pianificazione strategica”. Due punti all'ordine del giorno vengono rinviati alla prossima seduta del 15 settembre, compreso quello dell'Asm, mentre inverte l'ordine del giorno per affrontare il tema dell'acquisto del 49% delle quote della Multiservizi da parte del Comune per la rinuncia della società Camassa di Andria. Alcune perplessità sono state espresse dai consiglieri di opposizione Zaza e Salvemini per la mancanza di un piano industriale, entrambi d'accordo per l'acquisto. Ma i due consiglieri hanno sostenuto la necessità di fare un piano industriale per vincolare il successivo acquirente (il Comune pagherà le quote 320mila euro a fronte dei 520mila richiesti dalla Camassa e rimetterà le quote sul mercato a 380mila euro), con precise garanzie, a nuovi compiti che potranno essere assegnati alla Multiservizi, soprattutto sul fronte del risparmio energetico. Ecco perché l'opposizione chiedeva un'integrazione alla delibera. A votare a favore sono stati i 17 consiglieri di maggioranza, contro i 7 dell'opposizione, che insistevano per una maggiore prudenza nella privatizzazione, visti i risultati pessimi avuti in passato. E suggerivano la creazione di un unico ente pubblico con una gestione onnicomprensiva anche dell'Asm e dell'Mtm. Nella giornata del politically correct, eccetto i due scambi di vedute citati in apertura, merita menzione la battuta di Abbattista, che evidentemente lo scontro con Azzollini del mese scorso, aperto, come i lettori ricorderanno, da un durissimo invito da parte del sindaco a De Candia ad “andare a studiare” e terminato con l'abbandono dell'aula assieme ad altri quattro consiglieri, non l'ha proprio dimenticato. Quando Azzollini, ancora una volta a proposito del bilancio, per un (breve) frangente dà ragione all'opposizione, Abbattista non si lascia sfuggire l'amo: “evidentemente, il consigliere De Candia aveva studiato”.
Autore: Vincenzo Azzollini
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