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Applaudito omaggio in musica e parole alla Vergine Maria con l’Alter Chorus
15 luglio 2021

«Grazie, perché dopo tanto tempo avete fatto di nuovo risuonare della buona musica all’interno di questa basilica». In questo particolare momento storico non potevano essere più significative le parole che fra Nicola Violante, parroco e rettore della chiesa della Madonna dei Martiri, ha pronunciato lo scorso 1° luglio al termine di uno dei primi eventi artistici che la città di Molfetta ha visto dopo il lunghissimo digiuno dagli spettacoli dal vivo causa Covid-19, nonché uno dei primi appuntamenti del cartellone Eventi Molfetta 2021 patrocinato dall’Amministrazione Comunale. Una variegata e suggestiva performance artistica dedicata alla Beata Vergine Maria in occasione del settantesimo anniversario della proclamazione della Regina dei Martiri quale compatrona della città, suggellata dall’incoronazione dell’icona della Madonna da parte del cardinale Federico Tedeschini. Ad organizzare e volere fortemente questa serata l’Associazione di Promozione Sociale Don Tonino Bello, che proprio nella basilica della Madonna dei Martiri vide nel giugno 2010 il suo concerto inaugurale, dal titolo Compagno di viaggio, diretto dallo stesso fondatore dell’Associazione, l’indimenticato don Salvatore Pappagallo, che qui era al suo ultimo impegno musicale prima della sua scomparsa avvenuta esattamente dieci anni fa. A farne memoria la presidente dell’Associazione Laura Scardigno, che ha presentato la serata volendola introdurre proprio con un affettuoso omaggio a colui che soleva definirsi prima sacerdote e poi musicista (e «non il contrario»), evidenziando il tenace impegno di questo maestro, compositore, teorico e docente nel trasmettere a intere generazioni il linguaggio educativo ed universale della musica, una missione che don Salvatore portava avanti a tutti i costi, non esitando a distogliersi spesso dalla sua arte per affrontare le numerose difficoltà burocratiche che via via si ponevano. A condurre il pubblico presente in questo affascinante viaggio di contemplazione e riscoperta della figura spirituale e secolare di Maria, tra musica sacra, opera lirica, canzone d’autore, preghiera e poesia, l’Alter Chorus diretto dal prof. Antonio Allegretta e parte integrante dell’APS don Tonino Bello, la Toto Corde Chamber Orchestra, formazione cameristica d’archi di giovani studenti di conservatorio diretta dal M° Benedetto Grillo, il pianista M° Emanuele Petruzzella, il soprano M° Marilena Gaudio e gli attori Pantaleo Annese e Claudia Gadaleta. Una delle guide fondamentali di questa serata è stato l’insegnamento di Monsignor Bello, pastore in odore di santità, legato indissolubilmente alla storia della nostra città e tanto innamorato della Madonna, al quale don Salvatore volle dedicare la sua Associazione. Ed è a uno dei più significativi messaggi del Servo di Dio è stato ispirato l’eloquente testo che ha aperto la serata, scritto da Pantaleo Annese, il quale ne ha accompagnato la coinvolgente lettura di Claudia Gadaleta con la fisarmonica, strumento che don Tonino amava spesso suonare: «Ognuno di noi ha un posto sul retro della croce» affermava don Tonino, volendo promuovere quel senso di solidarietà che porta ognuno a condividere la croce dell’altro per renderne più sopportabile il dolore. Ad aprire la parte musicale di questo percorso uno dei capisaldi del repertorio musicale sacro, l’Ave Verum Corpus di Wolfgang Amadeus Mozart, inno di incommensurabile bellezza, che coro e orchestra hanno reso in tutta la loro luce rendendo onore a Maria quale donna Eucaristica. A seguire il pubblico presente ha potuto godere dall’interpretazione dell’Alter Chorus e della Toto Corde Chamber Orchestra di altri mottetti sacri, autentici gioielli spesso trascurati, come Regina Caeli, gioiosa composizione corale del compositore barocco Antonio Lotti e le due composizioni di Raffaele Casimiri Stella del Mare e Rosa mistica, nelle quali si ritrovano lo spirito e sobrietà della polifonia classica come nella filosofia del Movimento Ceciliano di fine ottocento della quale questo sacerdote musicista fu uno dei massimi esponenti. Marilena Gaudio invece ha assunto il ruolo di appassionatissimo punto focale attorno al quale si è mossa la parte più operistica del programma musicale, sempre però orientata alla dimensione spirituale. A partire dall’Ave Maria dall’Otello di Giuseppe Verdi per poi passare dal Vissi d’arte della Tosca di Giacomo Puccini e da La Vergine degli Angeli da La forza del destino di Verdi, tre accorate preghiere elevate dalle protagoniste delle tre opere liriche rese dal soprano con emotivo trasporto, accompagnata dall’orchestra d’archi e dal pianoforte, con l’intervento di un sempre caldo e pastoso coro maschile nella terza di queste arie, tutti diretti con efficacia e competenza dal M° Benedetto Grillo. E poi ancora un potentissimo brano border- line, che si muove tra soggetto sacro e canoni operistici, come l’Inflammatus dallo Stabat Mater di Gioachino Rossini, che Marilena Gaudio non ha mancato di rendere con la sua impeccabile tecnica in tutto il suo ardore e la sua possenza, supportata da un prorompente e corposo coro. Non poteva poi l’Alter Chorus non sfoderare uno dei suoi cavalli di battaglia, il Va Pensiero del Nabucco di Verdi, la fervida preghiera degli schiavi ebrei, una delle arie d’opera in assoluto più profondamente religiose del melodramma italiano. A supportare l’esecuzione di questi due brani l’attenta direzione di Antonio Allegretta e il sempre puntuale accompagnamento pianistico di Emanuele Petruzzella. La Toto Corde Chamber Orchestra è stata invece la protagonista di una gradevole esecuzione del celebre Intermezzo da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. A raccordare tra loro i numeri musicali altri interventi sempre emozionanti dei due attori. Pantaleo Annese, accompagnandosi con la chitarra, ha reso una vibrante interpretazione dell’Ave Maria di Fabrizio De Andrè, il quale con questa canzone che dà una lettura tutta umana e terrena della vita della Madonna, rendendo Maria l’emblema di tutte le donne, di tutte le madri, di tutte le figlie, di tutte le mogli, di tutte le lavoratrici. Maria, donna dei nostri giorni, donna feriale, che è protagonista di uno dei più potenti scritti don Tonino Bello, uno stralcio del quale è stato reso dalla sempre brillante Claudia Gadaleta, dando ancora una volta voce durante la serata al Servo di Dio. Un testo quest’ultimo in cui emerge tra le altre cose anche il dramma, tutt’ora sussistente, dell’emigrazione e del duro lavoro lontano da casa, come quello dei marinai protagonisti della canzone Santissima dei naufragati di Vinicio Capossela, il cui testo è stato oggetto di una personalissima e intensa reinterpretazione di Pantaleo Annese a voler anche omaggiare i marittimi molfettesi che in giro per il mondo invocano sempre la protezione della Madonna dei Martiri. Alla fine ne è risultata una serata di arte e preghiera molto gradita al pubblico presente, tanto da rendere d’uopo il bis, concesso con la spettacolare Scena e preghiera di Cavalleria Rusticana di Mascagni Regina Caeli… Inneggiamo, il Signor non è morto che ha riunito tutti gli artisti della serata in una interpretazione piena e solenne che, ora più che mai, vuole essere l’auspicio di una definitiva resurrezione della cultura che si lasci una volta per sempre alle spalle questi tempi difficili, affidandosi, in particolare, alla materna intercessione della Regina dei Martiri, protettrice di Molfetta. © Riproduzione riservata

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