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Appello a Quindici: cerchiamo di dare una svolta alla città. Il dramma di due incendi Una lettrice racconta due episodi di cronaca
27 giugno 2007

MOLFETTA - Attraverso il nostro quotidiano on line i cittadini rivolgono appelli per episodi di cronaca di cui sono stati protagonisti e chiedono che l'amministrazione comunale e le autorità preposte al controllo del territorio siano più attive per evitare che la situazione possa degenerare. Quindici, come è dovere di un giornale, si è assunto questo ruolo di “difensore civico” e ha deciso di ospitare queste segnalazioni, con l'impegno di approfondire i temi della cronaca anche attraverso la rivista che è in edicola il 15 di ogni mese. E su alcuni di questi temi stiamo lavorando per il prossimo numero in cui potrete trovare inchieste sulla situazione del lungomare, della sporcizia in città e sulle spiagge e sulla situazione della villa comunale, dove spesso non vengono rispettati gli orari di chiusura che avviene in modo anticipato, quasi cacciando i cittadini che sono ancora all'interno. Su tutte queste situazioni chiederemo risposte ai nostri amministratori, che hanno il dovere di dare conto ai cittadini del loro operato e non gestire la cosa pubblica a proprio piacimento. Ecco la lettera della signora Annamaria Farinola: Preg.ma redazione di Quindici, avendo riscontrato il Vs. serio ed attivo interesse alla vita pubblica molfettese, rivolgo un appello a voi, affinchè riusciamo tutti insieme finalmente a dare una svolta a questa città, nella quale viverci è diventato impossibile! Giorno 25 giugno, mentre mi recavo al lavoro verso le ore 15 percorrendo contrada Mino, ho visto alzarsi una nube di fuoco. La complanare alla SS.16BIS era in fiamme a destra e sinistra. Impossibile percorrerla col rischio di saltare in aria! Ho chiesto a un abitante delle ville circostanti se avesse chiamato i vigili del fuoco e mi ha risposto che era un'ora che non si era fatto vivo nessuno, neanche i vigili urbani per impedire agli ignari passanti di percorrere quella strada. Naturalmente, per paura di morire tra le fiamme, ho indietreggiato. Stamattina mi sono svegliata verso le ore 06.10. Odo dalla strada il rumore della sterpaia che inizia a prendere fuoco. Mi precipito fuori a guardare: stava cominciando ad andare tutto in fiamme!!! Sto parlando delle terre abbandonate di via Berlinguer (per intenderci nei pressi del semaforo di via Bitonto) diventate gabinetto pubblico dei cani residenti, reparto di ostetricia per gatte (chissà quanti cuccioli saranno morti nel rogo), discarica abusiva per alcuni residenti incivili della zona. In meno di cinque minuti il fuoco si è propagato in tutti e due i campi abbandonati, naturalmente a ridosso delle palazzine. Il panico era alle stelle, tanto che non ricordavo più neanche il numero di telefono dei vigili del fuoco! Le macchine dei residenti erano lì parcheggiate, pronte a prendere fuoco, insieme ai salici piangenti della nostra area di parcheggio. Dopo mezz'ora arrivano finalmente i pompieri. Anche stavolta il Comune l'ha scampata bella!! Perchè il Comune? Perchè quel territorio, che pensavo fosse di proprietà del costruttore Amato, in realtà è del Comune. La cosa l'ho appresa da un contadino, mandato frettolosamente ad arare il campo che non è andato distrutto (cioè alle 07.05 sono andati via i pompieri e alle 07.06 è arrivato il trattore). Morale della favola: anche stavolta per poco non ci scappavano i morti. E' impossibile descrivere a parole quello che si prova in quelle circostanze: e se si fossero incendiate le macchine? Che fine avremmo fatto se non avessi prontamente dato l'allarme? Mi sto rassegnando e in me si sta delineando l'idea di andare a vivere altrove, perchè qui nessuno si cura del benessere dei cittadini. Delusa e affranta, porgo i miei migliori saluti. Annamaria Farinola Fin qui la lettera, attendiamo risposte, che non avremo, come sempre, dall'amministrazione comunale, che preferisce il silenzio ad imbarazzanti giustificazioni. Noi, malgrado ciò, continueremo a fare il nostro lavoro di cronisti al servizio di Molfetta, dando voce ai cittadini.
Autore: V. R.
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..scusate.. cmq il disagio per gli incendi c'è stato per tutta la città.. data la fuligine che svolazzava nell'area ed ha sporcato tutta la città.. A parte tutto.. in questa città si pretende che gli amministratori siano onnipresenti. Molfetta non è più una piccola città. Molfetta si è ingrandita. Conoscete i comitati di quartiere? Grazie alla libertà ed alla democrazia abbiamo strumenti che ci permettono di gestire la cosa pubblica .. ossia il "nostro" anche senza essere stati eletti.. Come?? Raccogliamo le idee.. sottoponiamole all'amministrazione.. la quale può far orecchia di mercante 1.. 2 volte.. (secondo me se è un comitato di quartiere a parlare ascolta più volentieri.. in quanto l'interlocutore è uno.. e non 10000.. con annessi e connessi..).. E poi.. se proprio non sente.. allora diamo adito a tutte le nostre proteste. Anche io ho più volte lamentato negli altri interventi qualche colpa all'amministrazione.. ma per cose lampanti.. sotto gli occhi di tutti. Se purtroppo in alcune zone della città ci sono delle terre abbandonate, pericolose, ecc.. sono solo i residenti che possono "aiutarsi" cercando di sollecitare l'amministrazione. A mio avviso bisogna smetterla di pensare di essere assistiti in tutto e per tutto.. bisogna partecipare con la vita attiva.. altrimenti si che si innescano meccanismi che fanno girare tutto intorno alla politica. La politica è necessaria.. ma la città siamo noi.. Collaborazione.. non è una parola grossa... è solo senso civico.. Non dobbiamo aspettare che vengano a toglierci tutto da sotto al naso.. senza, magari.. chiederlo.. Guardiamo al progresso.. pretendiamo il progresso.. ma se le nostre braccine non lo costruiscono.. chi lo fara? La politica???? La politica amministra, appunto.. Se non gli diamo noi gli spunti chi dovrebbe farlo??? A voi le considerazioni.


Vorrei rispondere alla lettera della sig.ra Farinola poichè, essendo un abitante di via Ungaretti, anche io stamattina mi son svegliato tra l'odore di fumo in casa. Anzitutto alle ore 06.10 il fuoco era già bello sostenuto...poi lei è certa di essere stata la paladina di tutta la città avendo "prontamente" provveduto a dare l'allarme??Quando ho chiamato io, e le assicuro che era ben prima delle ore 06.10, la locale stazione dei VV.FF. aveva già avuto altre segnalazioni riguardo l'incendio divampato in quelle terre abbandonate; seconda cosa: la testimonianza del contadino chiamato ad arare il fuoco che, a suo dire, le ha riferito che le terre sono di proprietà del comune mi permetta di prenderla con il beneficio del dubbio (molto molto forte devo dire...) poichè lei è certa che il contadino fosse realmente a conoscenza che quelle terre sono di proprietà del comune piuttosto che della ditta Amato?? Secondo lei, se veramente fossero di proprietà del comune, come mai (e mi riferisco al lato Damiani-Mega Outlet) vi sono riposti dopo oltre 20 anni tutti i materiali da lavoro e le parti in legno (che poi son quelle che hanno preso fuoco) inutilizzate per la costruzione dei palazzi ai civici 12, 14 e 20? E qui mi fermo per quanto concerne l'episodio odierno. comunque, e qui concludo, è facile e bello scrivere una lettera come la sua piena zeppa di dati descrittivi...la paura...gli odori...poveri gatti morti nel rogo...lei in prima linea in tutti gli incendi e pronta a dare l'allarme...il commento del contadino... Provi ad essere un po' più pragmatica ed ad evitare di appellarsi alle "chiacchiere" per continuare a dare addosso (insieme a tutto il giornale che, con le lettere come le sue, non fanno altro che avere altra carne da mettere al fuoco) all'amministrazione comunale, al sindaco ecc ecc. In questa lettera, se la rilegge, lei ha tirato in ballo il comune senza però aver esplicitamente detto quale colpa ha. Perchè non si è interessata alla questione dei terreni abbandonati prima dell'incendio e invece fa la paladina della giustizia (e delle fiamme mi permetta di aggiungere) solo dopo le ore 06.00 di stamane?? Con stima... p.s.: gradirei che la redazione di 15 non censurasse/cestinasse questo messaggio perchè, sebbene abbia dei contenuti un tantino forti e che vanno in netta contrapposizione con la linea direttiva del giornale, rappresenta il pensiero di chi stamattina, come detto, come la sig.ra Farinola, ha visto le fiamme e ha ben pensato di dire la sua riguardo questo argomento. Saluti.


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