Antonio Azzollini oggi voterà la fiducia al governo Renzi. Natalicchio: l'ex sindaco è stato il peggiore della storia di Molfetta
MOLFETTA - È previsto nel pomeriggio il voto di fiducia al Senato per il governo presieduto da Matteo Renzi. E a esprimere il suo voto favorevole ci sarà il senatore Antonio Azzollini (nella foto, nell'aula del Senato con il suo referente sen. Renato Schifani) costretto anche a dover rinunciare a un appuntamento sulla zona franca annunciato con tanto di manifesti giganti 6x3 alla città. Ma forse quegli ingranaggi sono saltati già prima, con il responso del Consiglio di Stato che ha fatto saltare quello che era stato immaginato come l'avvio di una nuova campagna elettorale.
Nessuna sorpresa. Azzollini era già tra i sostenitori del governo di Enrico Letta. Per salvare il seggio e la poltrona alla presidenza della commissione Bilancio del Senato l'ex sindaco ha seguito infatti la scissione da Forza Italia voluta da Angelino Alfano.
È l'effetto delle larghe intese che tanta sfiducia e confusione stanno ingenerando tra gli elettori.
Nessuna alleanza a livello locale tra Azzollini e Paola Natalicchio, che non è Matteo Renzi, che con il premier ha in comune una missione di salvataggio, quella della città dopo 10 anni di centrodestra, ma ha scelto un'altra strada. Quella dell'unità delle forze del centrosinistra.
Il sindaco Natalicchio ne ha recentemente parlato in una trasmissione a Teledehon con alcuni passaggi su Azzollini "rispetto per il suo ruolo istituzionale" ma "non lo conosco e credo sia stato il peggior sindaco della storia". Ma anche sui consiglieri di opposizione in Consiglio Comunale nei confronti dei quali ha espresso toni concilianti ringraziandoli per il ruolo incalzante su alcuni temi che sarà chiamata a governare nei prossimi quattro anni.
Dunque sui territori nessuna replica delle larghe intese, anche nei Comuni che la prossima primavera saranno chiamati al voto come il capoluogo, nel quale il Ncd sosterrà Domenico Di Paola contro il candidato del centrosinistra Antonio Decaro, vincitore ieri sera delle primarie, contro Elio Sannicandro e Giacomo Olivieri, pare sostenuto anche da Piero De Nicolo, che a Bari ha il suo studio legale.
Difficile davvero difficile da analizzare questa situazione, la nascita di un nuovo governo che a livello locale è così distante da Roma e da spiegare ai cittadini. Ci ha provato qualche giorno fa Guglielmo Minervini, un altro che in con un post su facebook: "Detto che. C'è molta immagine e poca sostanza - scrive riferendosi alla squadra dei nuovi ministri - E la poca sostanza è pure di destra. Bene, detto questo e altro sul governo, resta la consapevolezza che, se dovesse fallire, sarebbe una catastrofe per questo povero paese. E, dunque, speriamo di sbagliarci. Auguriamogli di riuscirci. Ecco come siamo messi".
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